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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 23491 a 23505 di 26232)


Umberto Masperi il 12 agosto 2011 alle 15:39 ha scritto:

Il lettore, anche chi ha familiarità con i libri di ogni tempo e natura (argomento), è non poche volte vittima dalla sua debolezza umana: fa una scelta condizionato oltre che dal nome dell’autore, anche dal titolo. Da “Il fenomeno umano”, ci si aspetterebbe subito una trattazione del problema-uomo. Viene dedicato ,invece,a tale aspetto specifico un terzo delle quasi trecento pagine ; da qui è chiara la caratteristica di fondo: analisi ampie,articolate, intense del tema “evoluzione” a partire dalle origini della realtà che ci circonda (la materia, la previta). Tuttavia sul fenomeno-uomo , secondo l’ottica di un naturalista ,troviamo precisazioni ed osservazioni,degne di sottolineatura;forse il commento migliore ( delle parole del lettore, che rimane “responsabile “ della scelta) è ricordarne un paio.
* Dall’Avvertenza: “ Per essere correttamente inteso,il libro che qui presento non deve essere letto come un’opera di metafisica,ancora meno come una sorta di saggio teologico,ma unicamente ed esclusivamente come una memoria scientifica. La scelta del titolo lo indica. Solo il Fenomeno. Ma anche tutto il Fenomeno.”
** Dal Prologo:”Centro di prospettiva,l’Uomo è nel medesimo tempo centro di costruzione dell’Universo”.
^^^ A) Sappiamo tutti che la rivoluzione scientifica, copernicana, ha messo in crisi questo concetto della centralità a livello …‘fisico’; sarà merito del pensiero filosofico successivo, maturo, da Kant in poi, aver riscoperto un altro tipo di centralità ( non più solo… “ il cielo stellato sopra di noi”, ma “ la legge morale in noi “). CENTRALITA’ molto problematica che ,avendo le sue radici in quel grande dono di Dio, per un credente (la LIBERTA’), può esplodere in QUELLA terribile del male ( pensiamo alla tragedia del secondo conflitto mondiale ,secolo scorso; due sole parole: Auschwitz, Hiroshima).
^^^ B).Conosciamo tutti l’insistenza caratteristica di Teilhard: l’evoluzione ha una direzione … il Pensiero,la Noosfera , che ci orienta verso il punto Omega. Ciò non deve,però, farci dimenticare che il pensatore francese del secolo scorso cammina (sa camminare) coi piedi per terra: e quanti ,ai suoi tempi ed ancora oggi, se lo dimenticano?
^^^ Risuona una domanda così semplice.
*** ”L’Uomo non poteva certo accorgersi dell’Evoluzione attorno a sé senza sentirsi da questa in qualche misura coinvolto”. (p.204).
Tante sono le suggestioni che ci potrebbero stimolare; dovendo concludere ( a causa dello spazio consentito ) non lascio cadere un aspetto sul tema del cambiamento ( da quei fenomeni che hanno richiesto milioni di anni, poi centinaia di migliaia, quindi decine …infine alcuni millenni– le civiltà storiche –,ai più conosciuti dai libri di storia di ‘solo’ qualche secolo ) :
**** “ In questo momento, stiamo passando attraverso un cambiamento di Età. … (nds: cioè…Industria,Petrolio,elettricità,Atomo, ecc. ecc)… L’avvenire deciderà quale nome sia il più adatto per definire l’era in cui stiamo entrando. Poco importa il termine. Ciò che conta,invece, è il fatto di poter dire a noi stessi che a prezzo di ciò che sopportiamo, un passo ulteriore,un passo decisivo della Vita si sta compiendo in noi e attorno a noi.” (p.200).
^^^ “ Avvenire”… rispetto a Teilhard siamo " NOI" (mezzo secolo dopo), il ‘ termine’ non ci è sconosciuto ( informatica-virtuale), ma abbiamo maturato (anche se, contraddittoriamente, ce lo dimentichiamo il giorno dopo), che “evoluzione”, rispetto all’ affascinante tesi teilhardiana, è quello che abbiamo più volte dimostrato di fare, noi uomini: balzo in avanti, ed … altrettanto … possibile balzo all’ indietro. … Il discorso deve continuare, dopo aver chiuso il libro ( rimanendo sempre aperto il nostro ... libro della vita).

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YOUCAT - AA. VV.
Libro
AA. VV. Città Nuova (giugno 2011, 256 p.)

Marco il 12 agosto 2011 alle 12:04 ha scritto:

Sul punto 420 è stato pubblicato il foglietto dell'errata corrige che viene inserito nel libro; quindi è stato corretto il termine erratamente tradotto con "anticoncezionali" con "regolazione della fecondità".
Ho letto il punto 382 ed il problema credo sia stato l'uso del termine eutanasia passiva.
Per un verso mi sembra corretto perché l'eutanasia passiva, nel senso in cui se ne parla nel punto, e che dice essere ammessa, non è altro che la cura del morente. Cioè non si tratta di omettere di curare il paziente (es. togliere alimentazione o idratazione) ma di non fare ciò che viene definito accanimento terapeutico.
Forse è stato infelice l'uso del termine eutanasia passiva, che in bioetica si intende una omissione di sostegno clinico che ha l'effetto di far morire il malato.
Si fa cenno alle cure paliative ed alle dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) la cui legge in Italia è tornata al Senato per l'approvazione definitiva, ma si dice chiaramente che non si può mai interrompere la cura del paziente.
Quindi, fatta eccezione per il termine eutanasia passiva che può essere ambiguo, non vedo errori di morale.

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Prof. Maria Chiara Valenziano il 11 agosto 2011 alle 17:55 ha scritto:

Un altro indispensabile sussidio catechistico e didattico per vivacizzare gli incontri con i nostri bambini che senz'altro non mancheranno di partecipare con gioia a questi momenti attraverso i quali impareranno divertendosi.


Prof. Maria Chiara Valenziano il 11 agosto 2011 alle 17:47 ha scritto:

Un testo divulgativo e allo stesso tempo puntuale e ricco di spunti ulteriori per potere meglio comprendere il valore della comunicazione a partire dall'ascolto, seppure silenzioso, ma partecipe dell'altro. La scoperta della persona umana nella sua globalità e la gioia del percorso che si compie per realizzarla sono le parti essenziali di tale testo.


Prof. Maria Chiara Valenziano il 11 agosto 2011 alle 17:44 ha scritto:

Gioire al più bel Dono che Dio ci ha fatto è il regalo più gradito che ciascuna creatura possa mai rivolgere al Signore!A partire dai Salmi e lungo la storia della Salvezza si snoda il nostro percorso che ci conduce all'incontro con Dio, proprio nella sua Lode. E' dunque importante per ogni genitore, educatore ed insegnante, laico o consacrato, guidare i bimbi, partecipando insieme a loro, verso il canto alla Vita!


Prof. Maria Chiara Valenziano il 11 agosto 2011 alle 17:41 ha scritto:

Indispensabile e utile sussidio didattico per accompagnare e lasciarsi guidare nelle lezioni di Religione Cattolica e negli incontri di Catechismo!Il valore dell'amicizia, della condivisione, dello stare insieme, ma soprattutto della scoperta del nostro migliore Amico:Gesù!Buon ascolto e buona evangelizzazione a tutti noi educatori!


Studente Guido Chiesa il 11 agosto 2011 alle 15:32 ha scritto:

Anche se a questo libretto non è stato concesso l'Imprimatur richiesto, penso che mettere in guardia contro l'inferno sia sempre molto utile. L'inferno dev'essere orribile, soprattutto perché è eterno.

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Studente Guido Chiesa il 11 agosto 2011 alle 15:30 ha scritto:

Mi fido ciecamente.
Padre Livio è un grande e sa quello che dice.

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germana piccolo il 10 agosto 2011 alle 17:15 ha scritto:

sintesi fatta molto bene soprattutto per chi è all'inizio e fa i primi passi in un approfondimento teologico.


GIUSEPPE VENNERI il 10 agosto 2011 alle 15:18 ha scritto:

Un testo che riempie l'anima e illumina la comprensione di un Testo sacro, l'Apocalisse, spesso ostico ai chi si avventura in una semplice lettura superficiale. Di grende aiuto per le meditazioni personali e anche per la Lectio.

Apocalisse - Ravasi Gianfranco
Libro
Ravasi Gianfranco Piemme (luglio 2004, 230 p.)

GIUSEPPE VENNERI il 10 agosto 2011 alle 15:14 ha scritto:

Come sempre Mons.Ravasi ci stupisce con la sua immensa cultura e spiritualità. Un testo che penetra l'Apocalissa e ci apre alla comprensione di un testo ricco di allegorie e di messaggi per la salvezza dell'Uomo e della Chiesa.


Bibiana il 10 agosto 2011 alle 10:47 ha scritto:

E' veramente un libro ineguagliabile, anch'io l'ho quasi imparato a memoria e spesso mi ritornano in mente le cose scritte in questo testo. E' una guida spirituale molto concreta, adatta a tutti. L'ho regalato a molte persone...ne sono entusiaste! Grazie, buona lettura!!!

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Andrea il 10 agosto 2011 alle 01:57 ha scritto:

Molto bello, complimenti all'autore.

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Umberto Masperi il 9 agosto 2011 alle 18:15 ha scritto:

Ci troviamo di fronte al discorso impegnativo del problema dell’evoluzione nei suoi vari livelli ( origine della materia, della vita,dell’uomo). La specifica competenza che Teilhard ebbe nel settore della geologia e della paleontologia ( suoi sviluppi nella prima metà del ‘900) ci stimola ad una continua riflessione anche se il suo ‘linguaggio’, secondo chi scrive, può creare difficoltà e perplessità in chi ha una preparazione di base non per competenza specifica, ma attraverso la divulgazione scientifica delle conoscenze di questi ultimi decenni. Il punto più problematico rimane la trattazione ‘antropologica’ che oggi coinvolge sempre più le scienze umane (psicologia,sociologia,filosofia,religione per limitarci ad un cenno): ad esse oggi siamo ‘portati’ e 'sensibili'. Così il discorso sull’evoluzione apre l’esigenza di maggior attenzione ( problema che rimane solo accennato nelle pagine del Nostro) ai rapporti “uomo-ambiente”. Questa lettura ci trasmette ,ugualmente, una lezione particolare : recupero di una continua,rimarcata, attenzione che l’uomo di scienza di oggi talora avverte poco ( dato che gli stupendi progressi richiedono una sempre più esplicita specializzazione) sul ‘soggetto’ al quale va rapportata la conoscenza (scientifica), … essendo ogni discorso sempre aperto sulla specificità,irriducibile, dell’io-soggetto che è datore di senso,apertura esistenziale, realtà mai ‘oggettivabile’ come il dato scientifico. Io,medico ( tanto per fare dei semplici esempi) studio la malattia, ma “ciò che esiste” non posso dimenticarlo è l’’uomo’ ammalato;… economista studio la crisi, economica, ma non posso dimenticare che ad esistere sono soggetti economici ( persone … “ in crisi o meno”);… giornalista, pubblicista, studio i mezzi di comunicazione, ma ad esistere non è forse ancor più ‘questo uomo d’oggi’ che comunica?; ecc,ecc.
Teilhard, teologo-scienziato, anche se in modo personale e con stile caratteristico, ha sempre questa dimensione, nelle sue diverse opere,in vari contesti; chi lo segue viene aiutato ad avvicinarsi al mistero ‘essere-uomo ‘, in continua evoluzione ( in ambito filosofico è lo “spirito” , vita che si fa, non ‘cosa’ che si dà).

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Cristina Viozzi il 9 agosto 2011 alle 17:45 ha scritto:

Il libro è ben fatto, scritto in modo semplice e con immagini abbastanza significative. L'unica nota negativa è che sono riportati pochi santi.

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