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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 24916 a 24930 di 26597)


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:45 ha scritto:

L'avventura umana e spirituale della mia concittadina Cristina Cella M. vale davvero la pena di essere diffusa e conosciuta. Il libro, scritto con una serissima e approfondita ricerca delle fonti, dal carissimo amico Alberto Zaniboni, è dono prezioso per giovani e fidanzati che si apprestano al matrimonio, nonchè fonte di meditazione per le giovani coppie: CONSIGLIATISSIMO!

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Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:40 ha scritto:

Testo prezioso per chi deve preparare Adorazioni Eucaristiche in diversi momenti dell'anno. Ricco di meditazioni, è facilmente "personalizzabile", sostituendo preghiere e qualche testo, senza per questo snaturarne il contesto.

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Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:38 ha scritto:

Valido aiuto nella preparazione delle Adorazioni Eucaristiche, sia per gruppi giovanili che per l'intera comunità parrocchiale.

La parola della festa - Franco Manzi
Libro
Franco Manzi Ancora (maggio 2010, 224 p.)

Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:37 ha scritto:

Sulla scia dei molti "predicabili" in commercio per il Rito Romano, ecco un testo ricco di spunti per la meditazione del preparatissimo Franco Manzi. Le letture festive sono commentate in sette punti: la preparazione teologica dell'autore, che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo parecchie volte, traspare dal dipanarsi dei pensieri in modo chiaro e piano. Ottimo per la meditazione personale.


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:32 ha scritto:

Il testo offre numerosi spunti per corsi di formazione e laboratori catechistici. Il tutto deve comunque essere rielaborato e calibrato per le singole esigenze e necessità, ma offre comunque una buona base di partenza.

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Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:30 ha scritto:

Un testo chiaro ed esaustivo, sicuramente illuminante per chi vive l'esperienza della vita consacrata. Da leggere, rileggere e rifletterci sopra con calma...


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:28 ha scritto:

Semplice la trattazione ma a mio avviso l'autore si dilunga troppo sui diversi concetti che sta presentando. Personalmente amo la sintesi: la lettura di molti capitoli si rivela ripetitiva e non coinvolgente.


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:26 ha scritto:

Ecco il nuovo testamento con la nuova traduzione della CEI con "a fronte" le note di esegesi biblica, semplici e illuminanti. Per leggere il Nuovo Testamento alla luce dei moderni studi e tenendo sott'occhio i riverberi dell'Antico. Lavoro ben riuscito.

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Guida alla bibbia - Vigini Giuliano
Libro

Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:23 ha scritto:

La semplicità con la quale l'autore introduce i diversi libri della Bibbia non è a scapito di completezza e grande rigore esegetico. Consigliato per chi inizia ad avvicinarsi alla Bibbia, ai giovani e ai Catechisti che necessitano di uno strumento agile e completo.

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I Salmi e i libri sapienziali
Libro

Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:20 ha scritto:

Accanto alla nuova traduzione, alcuni commenti e note a margine aiutano la comprensione del testo. Strumento agile per un primo approccio serio ai testi sapienziali.


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:15 ha scritto:

Un "vademecum" sulle potenzialità e i pericoli di Internet con un occhio di riguardo ai minori. L'ho usato come traccia per alcuni incontri con i genitori dei miei alunni... offre tanti spunti.


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:13 ha scritto:

Un tentativo di attualizzazione della grande opera spirituale di S. Teresa scaturisce dal confronto "per opposizione" del testo Kafkiano. Interessante.


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:11 ha scritto:

Una panoramica sul cammino e gli sviluppi della musica sacra dal canto fermo ai giorni nostri. Forse un po' ripetitivo su alcune sezioni; l'introduzione sul rapporto musica/spirito molto interessanti.


Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:06 ha scritto:

Ho avuto modo di conoscere personalmente B. Standaert, ricevendonone sempre utili consigli per la vita spirituale. Questo testo, ricco e completo nel suo genere, conferma la profondità spirituale dell'autore e la sua capacità di comunicare con estrema chiarezza e semplicità i temi trattati. Consigliato!


giuseppe, giubbe1967@hotmail.it il 9 dicembre 2010 alle 13:44 ha scritto:

Allo scopo di “commentare” il libro, può venire in soccorso proprio la seguente “felice” espressione utilizzata dal Montesquieu (ripresa peraltro anche dal Mossiet): “i libri che leggo per edificarmi, sovente hanno su di me l’effetto opposto”.
Infatti, a discapito della volontà di chiarire storicamente l’evoluzione del cattolicesimo spogliato da “spinte nazionalistiche” o da “vedute partigiane” ed invece mi sono imbattuto in un sorta di critica al cattolicesimo impuro o alla verità cattolica. Almeno così a me è parso.
Innanzitutto ho incontrato evidenti “sbandate storiche”: ad esempio la rivoluzione francese, presentata nella veste di “paladina” della libertà di coscienza e del trionfo della ragione (cavalli di battaglia dell’illuminismo e del razionalismo kantiano, hegeliano e marxiano), confinando, così, il cristianesimo al ruolo marginale di moralismo individuale o di credulità popolare, è nata proprio come una sorta di emancipazione anticlericale ed ha perseguito una scientifica politica di cristianizzazione. E poi Napoleone Bonaparte, questo campione della libertà, addirittura definito come “privo di pregiudizi anticattolici”. Ma non è colui che ha avuto il coraggio di introdurre nel calendario un San Napoleone (rectius Neopoli) da festeggiare il giorno 15 agosto (sua data di nascita), allo scopo di non condividerlo con la festa della ricorrenza della “dormitio mariae”? Inoltre, al riguardo del protestantesimo, sarebbe stato il caso di sottolineare che dietro l’alibi della “crisi religiosa soprattutto in chiave liturgica e di costumi, si nasconde una vera e propria “avversione” semplicemente ed unicamente al clericalismo di stampo romano: è una forma di protesta contro Roma contestata come caput mundi e, pertanto, il papismo, in condominio con il cattolicesimo, ha pagato pegno, sic et simpliciter, altro che rivedere una dottrina ormai “non al passo” con le aspettative dei fedeli” (cosa significa non è dato capirlo). Poi dire che l’umanesimo ha prodotto “una rivalutazione della cultura ellenistica e romana” rese soporifere dal monopolio culturale ecclesiastico non rende giustizia soprattutto all’attività di diffusione e di conoscenza dei vari storici e filosofi greci e latini (pensiamo ad Aristotele, Erodoto etc.) posti in essere grazie all’applicazione proprio del mondo ecclesiastico (anche i monaci amanuensi sono mitologia?). Altro che fedeltà storica, sussiste una evidente difformità di giudizio: come mai la predicazione cattolica viene definita “ambizione universalista” ovvero “occupazione militante” o, addirittura, “dominazione straniera” operata dal cattolicesimo mentre non viene utilizzato un identico stile “marziale” in merito alla divulgazione di altre confessioni quali il protestantesimo e l’islamismo?
Inoltre si presenta come una“propaganda francese”: basti semplicemente pensare a come l’autore nasconde un dignitoso distacco nei confronti di eventi non nazionali (vedasi lo spazio riservato limitato a San Francesco d’Assisi) e, nel contempo, tradisce un rispettoso compiacimento davanti ad eventi “di interesse nazionale” (vedasi lo spazio ben più curato per Pierre le Cantre).
Comunque, non mi piace perché non c’è una minima traccia di “gratitudine” nei confronti della Chiesa. Mi sembra l’autore che considera come elemento di “intellighenzia” tutto ciò che è in sintonia con l’utilizzazione di “un vocabolario teologico atto a non turbare”, si presenterebbe alla stregua di un crociato impegnato a liberare il cattolicesimo dall’influenza e dal peso del clericalismo Infatti, l’autore ha cercato di essere imparziale ma è stato infruttuoso. Infatti, il linguaggio prende vigore quando si tratta di soffermarsi su aspetti poco edificanti (ad esempio “lo spettacolo deplorevole del Papato e degli abusi del clero”) mentre il tono man mano si ammorbidisce o addirittura scompare quando si tratta di soffermarsi sulla portata di eventi virtuosi (quali ad esempio, le persecuzioni subiti dai cristiani a causa dell’evangelizzazione o semplicemente della professione di fede). Inoltre, l’autore sembra che voglia far passare il messaggio che può esistere una “santità laica” senza che necessariamente intervenga una mediazione ecclesiastica, cioè far passare l’idea di una salvezza senza Chiesa. Non esiste un cristianesimo personalizzato, sicuramente in linea con una cultura illuminista che privilegiava il progresso scientifico e razionale (oggi ne tocchiamo con mano le conseguenze) e riducendo il cristianesimo ad un “volemose bene” (è romanesco, ma rende). Spiacente ma anche fumosamente paventare una simile considerazione significa avere limiti sostanziali sul cristianesimo. Al riguardo, è importante prendere in considerazione che si sta parlando di un popolo (papi, vescovi, cardinali, laici etc.) che, magari in maniera forse umanamente censurabile e maldestra o forse “politicamente non corretta”, ha cercato di professare la fede in Cristo. La storia del cattolicesimo, piaccia o non piaccia, ha richiesto il sangue di persone a cui anche storicamente è il caso di dare “giustizia”. Ed è proprio in virtù di questo sangue versato, a qualcuno è consentito “stare dietro le quinte” limitandosi a parlarne ed altri sono stati chiamati ad “entrare in scena” mettendoci la faccia. Anche questo è cattolicesimo e non soltanto eventi che, agli occhi della modernità e dell’intellighenzia, appaiono disgustosi perché non vissuti e quindi non trattati in prima persona. Vorrei infine ricordare la tradizione sia evangelica sia cristiana ho sostenuto l’esame di storia e lo ha superato in maniera anche brillante.
Io ho frequentato un liceo classico salesiano ed i miei professori (loro si veramente liberi e non condizionati) mi hanno fatto studiare in maniera accurata ed approfondita e, soprattutto, senza derive “clericali”, filosofi sicuramente non classificabili nella nomenclatura cristiana come Marx ed Hegel e Kant. E tutta la filosofia che si riteneva depositaria della verità perché metteva in moto soltanto la ragione e non anche il cuore.
Giacchè non è consentito approfittare della formula “soddisfatti o rimborsati”, almeno posso suggerire, riprendendo il motto di una pubblicità in vigore qualche tempo fa, “NON COMPRATELO” (ovviamente riservato a coloro che intendono il cattolicesimo anche e soprattutto come culla del Cristo della fede e della storia).

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