Predicava nelle loro sinagoghe. Esegesi ebraica dei vangeli
(Studi biblici)EAN 9788839406132
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DETTAGLI DI «Predicava nelle loro sinagoghe. Esegesi ebraica dei vangeli»
Tipo
Libro
Titolo
Predicava nelle loro sinagoghe. Esegesi ebraica dei vangeli
Autore
Lapide Pinchas
Traduttore
Bassani F.
Editore
Paideia
EAN
9788839406132
Pagine
128
Data
2001
Collana
Studi biblici
COMMENTI DEI LETTORI A «Predicava nelle loro sinagoghe. Esegesi ebraica dei vangeli»
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G.S. il 13 dicembre 2010 alle 17:21 ha scritto:
Il volume, scritto dal noto esegeta Pinchas Lapide (1922-1997), mira a delineare, in 4 capitoli [(Il credo di un neotestamentario ebreo (cap. 1), Non date a Cesare quel che spetta a Dio (cap. 2), La questione delle spighe e la questione del sabato (cap. 3), La questione del centro della scrittura (cap. 4)], l'atteggiamento di Gesù davanti alla precettistica ebraica. Dallo studio ermeneutico ed esegetico, l'autore mette in luce i punti d'aggancio fra la religione ebraica e l'ortodossia cattolica. Molto bello il paragrafo "Gesù riconosce il precetto del sabato" (p. 78-82), da esso ricaviamo, come in sei diversi passi dei Vangeli, Gesù riconosca l'esatta osservanza del sabato. Buon volume, specie per chi si occupa di studi interconfessionali o ecumenico-ebraici.
Massimo Ventoruzzo il 24 maggio 2011 alle 08:18 ha scritto:
Leggendo questo libro si ha un'impressione simile a quando ci si ritrova con un vecchio amico con cui non si parlava da tanto tempo: nonostante siano passati anni e le esperienze fatte ci hanno cambiato entrambi, ancora esiste un forte legame che permette una comprensione reciproca profonda. Così leggere questo testo mette in luce come tra cristiani ed ebrei le somiglianze di pensiero siano assai più profonde che non le differenze! L'argomentare a partire non tanto dalle conoscenze, ma dalla "conoscenza" della bibbia e il professare la concretezza del dio che si svela nella storia dell'uomo ci unisce più profondamente di quanto ci separino venti secoli di paura e fraintendimento reciproci. E paradossalmente quello che più ci unisce è quello che anche ci separa nettamente, Gesù di Nazareth.