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La voce dei clienti - Libri

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Dott. Giovanni Bove il 31 gennaio 2009 alle 13:31 ha scritto:

Libro meraviglioso sotto ogni aspetto.
E' da leggere assolutamente.

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La riforma di Benedetto XVI - Nicola Bux
Libro

Federico Fontanini il 30 gennaio 2009 alle 21:37 ha scritto:

Un libro opportuno pubblicato a poco più di un anno dal motu proprio, in un contesto nel quale, a mio modesto avviso, l'invito del Santo Padre non è stato adeguatamente accolto. Nella mia diocesi, a Lucca, ci sono ancora forti resistenze da parte del clero nei confronti del vecchio rito.
Si tratta di un testo di lettura relativamente facile, più adatto a chi già conosce un pò la materia, ma sufficiente a sensibilizzare la gran parte dei fedeli e soprattutto traccia una storia chiara e documentata di quanto avvenuto e contiene suggerimenti pratici. Dovrebbero leggerlo tutti i vescovi e i sacerdoti. Chi può lo regali al proprio parroco.

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sig Cosimo Strusi il 29 gennaio 2009 alle 17:14 ha scritto:

a distanza di 40 anni dalla sua prima pubblicazione, resta un libro fondamentale per ogni cristiano che voglia seriamente interrogarsi sulla sua fede e sul suo essere credente... una testimonianza davvero... scomoda per avere una fede autentica


valerio il 29 gennaio 2009 alle 15:27 ha scritto:

Un'ottima guida per meditare, attualizzandola nel tempo presente, la passione di nostro Signore.

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Lara il 26 gennaio 2009 alle 19:13 ha scritto:

A Natale ho ricevuto la bella kin come regalo, mi sono detta: il solito racconto missionario! in effetti dopo la lettura mi sono dovuta ricredere, ritengo lo scritto discreto, per me vale la pena leggerlo; semplice come il battito del cuore, ma vitale.

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Luigi Murtas, luigimurtas@tiscali.it il 26 gennaio 2009 alle 13:51 ha scritto:

A San Josemaria non si può dire che una parola: GRAZIE.


Luigi Murtas, luigimurtas@tiscali.it il 26 gennaio 2009 alle 13:50 ha scritto:

Ha ragione Andrea, un libro dolcissimo e fortissimo allo stesso tempo. Orazione e azione, apostolato e preghiera, tutto a formare un'unità di vita davvero straordinaria.
Per tutti, anche per chi ha temporaneamente smarrito la strada e vorrebbe ritrovarla.

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Antonio il 25 gennaio 2009 alle 14:56 ha scritto:

Ottimo.


Antonio Bensi il 25 gennaio 2009 alle 08:09 ha scritto:

L'autore ha una particolare competenza dell'argomento che svolge con particolare profondità; l'iconografia è splendida e da sola giustifica la consultazione. Il libro è un'ottima introduzione ad un viaggio nei paesi di questo vicino Oriente


marina, marina_157@libero.it il 24 gennaio 2009 alle 09:49 ha scritto:

Purtroppo da 20 anni a questa parte nelle scuole dai programmi èstato quasi bandito del tutto il nostro Risorgimento e le guerre che ci hanno visti coinvolti, con tutto quel che concerne, episodi tragici e di fulgido eroismo. Io non dico di essere contraria alla "giornata della memoria", anche se a me personalmente delle Shoa ebraica non me ne frega niente in quanto gli ebrei sono come i nazisti se non peggio e lo abbiamo visto in questi giorni, mi secca solo che ci vogliono far dimenticare per forza chi siamo! Cordiali saluti marina


s.vitalini il 23 gennaio 2009 alle 19:35 ha scritto:

LETTERE DA GIBUTI Comunità cristiane nel mondo musulmano
di Renato Zilio con note di Giulio Albanese e Giorgio Bertin,
Edizioni Messaggero Padova 2009, pp. 88.




Renato Zilio, missionario scalabriniano, è specializzato in teologia delle religioni. Il suo carisma gli permette di esprimersi in modo semplice ed incisivo, andando diritto al cuore del lettore.
Questa è una pubblicazione struggente e affascinante. L’autore ci fa toccare i drammi della miseria più nera, della droga, delle malattie, della fame, della sporcizia (a Gibuti non piove da più di quattro anni), della fuga disperata verso la ricerca di un posto di lavoro. Eppure questo paese incanta l’autore non solo per il miracolo delle religiose che leniscono tante piaghe, non solo per la fede che musulmani e cristiani esprimono in modi diversi, capaci comunque di capirsi e di amarsi, ma anche per la serenità e la gioia che quella popolazione assapora e irradia, pure segnata da ferite laceranti.

Mi rendo conto che ogni citazione sarebbe una mutilazione di un’opera che va letta e meditata nel suo complesso. Questa sintesi è un gioiello che ci offre la chiave per lasciarci coinvolgere nel mistero di queste “Afriche” così ricche non solo di materie prime, ma soprattutto di spiritualità. Il petrolio fa gola alla Cina, agli Stati Uniti, che hanno intrapreso una nuova colonizzazione di quel continente. Le oligarchie locali, ben foraggiate, tacciono sul dramma di questa invasione, che strappa all’Africa la sua anima.

Si vive la situazione paradossale di sprofondare nella miseria in mezzo all’abbondanza. Già oggi nel mondo si produce cibo per sfamare 12 miliardi di persone (cf.Jean Ziegler, p.80), ma la squilibrata distribuzione di esso fa sì che i pochi abbiano troppo e i molti abbiano niente.
Ci sarà un futuro positivo per le Afriche? È un fatto che ci siano indizi terribili che portano allo scoraggiamento, ma ci sono pure segni di speranza. I giovani africani, la stragrande maggioranza della popolazione, “hanno fame e sete di democrazia”(p.83).
“Le donne producono il 62% del reddito e sono spesso alla guida di movimenti per i diritti umani. E proprio grazie ai giovani e alle donne sta maturando una società civile composta di comunità cristiane, associazioni ambientali, movimenti per la libertà di pensiero, con l’intento di promuovere l’affezione al “bene comune”.
Occidentali e africani dobbiamo incontrarci, come scrisse Léopold Senghor, all’appuntamento dove il dare e il ricevere sono reciproci” (pp. 83-84).
a cura di Sandro VITALINI*




*Professore emerito dell’Università di Friburgo (Svizzera).
Recensione apparsa sul Bollettino Ufficiale della Diocesi di Lugano, gennaio 2009.

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Manuel il 22 gennaio 2009 alle 20:32 ha scritto:

Questo libro è essenzialmente un'antologia. Una magnifica raccolta ragionata di tutto quanto Moretti ha detto sui segni grafologici da lui stesso codificati. Egli ha sparso, nei vari libri che ha scritto nel corso della sua vita, la descrizione delle caratteristiche dei segni. Contrariamente a quanto si è soliti ritenere, non è nel solo trattato che sono contenute queste informazioni. Sono un pò .. dappertutto. Un vasto mare che spesso conduceva lo studioso a perdere l'incontro con alcune delle sue uniche pillole di saggezza psico-grafologica.
In questa antologia ad ogni segno viene associato tutto quello che dal Moretti è stato scritto sul segno stesso. A fianco di ogni citazione è indicata l'opera dalla quale la citazione è stata tratta.
Ne esce così una descirzione dei segni assolutamente completa, circolare, compiuta.
Oltre a ciò ho trovato illuminanti gli appunti del fedele discepolo Luisetto. Interventi chiarificatori del tutto inattesi e sconosciuti.
Complimenti!! Un bel lavoro.


giubi il 22 gennaio 2009 alle 16:24 ha scritto:

e' molto informativo, sulla sacra scrittura, ti propone di leggere la Bibbia in modo nuovo, non distaccato come spesso ci aprocciamo e ti accorgi, nel leggere il libro quanto ti e'vicino l'Altissimo, ti apre nuovi sguardi su tutta la tua vita, in conformita' con la Parola di Dio mi e' piaciuto moltissimo, lo consiglio e te lo consiglio!!!!

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anna il 21 gennaio 2009 alle 22:14 ha scritto:

caro Nicola,
ti sono state date delle chiare indicazioni sugli argomenti e se tanto ami questa publicazioni dovresti già aver individuato le pagine in questione.
Il mio modesto consiglio è di leggere un pò meno parolai-pifferai magici e più Parola, da lì sì che si esce rinfrancati.
Il giudizio ultimo sulla persona spetta solo a Dio ma intanto siamo chiamati a giudicare, eccome, i fatti e le opere. E questo libro in quanto opera che si pone in comunicazione col modo va analizzato e, spiace dirlo, non emana alcuna fragranza evangelica.

Per un utile confronto in preghiera puoi leggere:
Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi.
Col 2,1-10a

4"Dico questo perché nessuno vi
inganni con argomenti seducenti: 5infatti, anche
se sono lontano con il corpo, sono però tra voi
con lo spirito e gioisco vedendo la vostra
condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
6Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il
Signore, in lui camminate, 7radicati e costruiti su
di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato,
sovrabbondando nel rendimento di grazie. 8Fate
attenzione che nessuno faccia di voi sua preda
con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla
tradizione umana, secondo gli elementi del
mondo e non secondo Cristo".

Dio Ti benedica fratello

nicola il 21 gennaio 2009 alle 16:07 ha scritto:

Certo, Signore pietà proprio. Invece di continuare ad esprimere giudizi sulla persona Cardinale, cercate, se ne avete gli argomenti e la capacità intellettuale, di controbattere alle sue idee. Siete solo capaci di classificarlo come eretico senza peraltro spiegarne i motivi. E, d'altra parte, non avendo altri argomenti, è chiaro che si deve ricorrere allo screditamento personale. Che tristezza..

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