La voce dei clienti
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carla corioni, carlacorioni@alice.it il 11 marzo 2008 alle 21:15 ha scritto: Bello. Valentino ha il potere di rasserenarci, insegnarci, invogliarci a "fare". Ho già letto parecchi suoi libri. Stamane ho ricevuto la graditissima visita di una suora cappuccina, che mi è molto amica e che, purtroppo, ha dovuto lasciare Bergamo per altra destinazione. La seconda copia di "Tenerezza" l'ho regalata a lei. E ne è stata felice. Conosce Valentino, così come lo conoscono i suoi parenti, che lo ascoltano spesso a Bossico. Spero che Valentino legga il mio scritto.....BRAVO!!! Leggi tutti i commenti (2) |
Alexandra Coi il 6 marzo 2008 alle 13:47 ha scritto:
Nel suo libro parla della perdita di suo figlio e in un capitolo sottolinea la grande differenza che esiste tra la perdita di un figlio,che è parte di te e la perdita di un genitore che,prima o dopo, bisogna affrontare e accettare.Io sono una ragazza di 19 anni ed ho perso mia madre appena due mesi fa..Mia madre era la mia più grande amica,la mia più grande confidente,la persona che mi conosceva meglio di tutti che ha sempre rinunciato a tutti per i suoi figli,affrontando molte difficoltà quotidiane da sola,in quanto mio padre era spesso assente per lavoro.Ciò che mia madre rappresenta per me è inspiegabile..Ha lottato 14 anni, contro un tumore sconfitto ben 6 volte.Il "match"si è concluso 6 a 1.La malattia ha vinto solo una volta,ma è bastata per portarmela via...le racconto tutto questo non certo per mettere in dubbio ciò che ha scritto nel suo libro..Anzi,pur non essendo mai stata madre,riesco comunque ad immaginare ciò che si può provare di fronte ad una perdita tanto grande ed è sicuramente un dolore che va ben oltre il mio... |
raffy acito il 2 marzo 2008 alle 12:07 ha scritto: Questo libro mi ha sorpreso anzitutto per la sua limpidezza espressiva, che ha la chiara finalità di essere immediatamente compresa da ciascun lettore. La storia di vita dell'Autore mi ha coinvolta per la sua profonda autenticità; Gaudiano non metaforizza il reale e non eleva l'Io narrante a una sorta di eroe protagonista, ma presenta i fatti starordinari accadutigli come un cronista di sè. Ne vien fuori una vicenda tenera e delicata, fatta di intense relazioni umane, impregnate di valori altissimi - l'amicizia, la riconoscenza - con aperture persino al parapsicologico (o comunque al mistero). Ecco, mi sento di dire di essermi trovata davanti ad una narrativa "valoriale" che si legge con piacere perché riporta ad un gusto della vita, ad una finezza spirituale oggi raramente presente in letteratura. Un libro che ritengo abbia grande interesse pedagogico, e che possa aiutare studenti ed adulti a riscoprire i valori fondamentali della vita nella Fede, per la Speranza che trasuda da ogni sua pagina in un mondo migliore. Leggi tutti i commenti (3) |
Renato Bazzacchi, bazzyrex@alice.it il 28 febbraio 2008 alle 07:04 ha scritto: Consiglio la lettura di questo libro a tutti, soprattutto agli adulti che si sentono sempre in cammino nella vita. Ci sono spunti anche pratici per vivere la dimensione della vita nell'ottica del servizio verso gli altri, della fede, dell'amore verso il fratello, verso la città ed il creato. Una guida che ha molti spunti di riflessione semplici e quindi immediati, utili. Scritto da due care persone che amano e credono fortemente in ciò che hanno testimoniato nel libro e che testimoniano nella vita. Gabriella non c'è più ma la ritrovo ancora fortemente in questo libro e la porto nel cuore con gratitudine. |
Marco Fadda il 25 febbraio 2008 alle 19:10 ha scritto:
Testo fondamentale per ogni cattolico impegnato o meno nella vita attiva della chiesa. |