La voce dei clienti
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giacomo vannucchi, vannucchi31@alice.it il 31 agosto 2008 alle 13:11 ha scritto:
è un libro prezioso stilato da Jean Guitton, grande interprete della spiritualità e del grande amore di Paolo VI; solamente la preparazione e la professionalità carismatica di questo grande scrittore potevano cogliere |
La bella Kin. Racconti di un'esperienza africana
EMI Editrice Missionaria Italiana
(gennaio 2008, 128 p.)
Walter Galbusera il 2 agosto 2008 alle 09:05 ha scritto: La bella kin ha il pregio di aiutre a capire con maggior profondità l'esperienza del volontario in Africa. Il protagonista che è partito con l'idea di fare e cosatruire, si rende conto che si può godere dell'essere meno che sentirsi di più...insomma un buon racconto da "bersi" tutto in un fiato e scoprire che è veramente una buona "bevanda" Ele e Niko il 1 agosto 2008 alle 12:23 ha scritto: l'ho letto tutto in un fiato, una pagina tirava laltra ne vale proprio la pena...lo consiglio a chi sta cercando una risposta dalla propria vita... ELISABETTA BRAMBILLA il 28 luglio 2008 alle 18:59 ha scritto: La bella Kin ha il grande pregio di aiutare a capire con maggior profondità l'esperienza del volontario in Africa. il laico missionario si pone come una figura intermedia tra il padre o le suore, i cui ruoli molto chiari e definiti, a volte inpediscono loro di vivere quel contatto e quella vicinanza con le persone che invece è permessa al volontario. Eleno ci mostra come entrare con semplicità e rispetto nella quotidianità delle persone diventanto loro amico...lo definisco un ottimo racconto leggetelo ne vale la pena...sono nove euro spesi bene...Betti Leggi tutti i commenti (19) |
Amicizia danza alla vita: 365 pensieri sugli amici e l'amicizia
San Paolo Edizioni
(maggio 2006, 144 p.)
Agnese, pikkola_stella.95@hotmail.it il 29 luglio 2008 alle 21:34 ha scritto:
io ce l'ho e l'ho letto è molto bello ......credo che dia molti consigli su come comportari con gli amici.............. |
Un utente, puntotriplo@alice.it il 29 luglio 2008 alle 20:00 ha scritto:
Che strana cosa che é la fede! Antonio é un ragazzo un pò sfortunato, in quanto orfano di genitori, che seguendo alla lettera il passo del vangelo in cui Gesù dice al ricco:" va', vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi", se ne va a vivere o meglio rinchiudersi dentro una grotta lasciando i suoi possedimenti terreni. In quell' "abitazione" Antonio si nutre pochissimo seguendo una vita contemplativa. A volte gente del luogo lo va a visitare trovandolo in condizioni pessime e spesso malato, ma lui non vuole rinunciare a questo tipo di vita. In seguito in quella caverna si sostiene che Antonio abbia avuto visioni di entità spirituali (demoni) contro cui si ritrova a combattere, ma anche l'apparizione di Cristo. Antonio col trascorrere degli anni ottiene una fama rilevante a cause delle doti preveggenti e guaritive e anche filosofi contemporanei si rivolgono a lui (privo di studi) ritenendolo un grande saggio. Solo in età più matura esce da quella grotta per vivere in comunità con altri monaci, ma in vecchiaia vi ritornerà. |
Giovanni Battaglia, pegiobruno@hotmail.com il 28 luglio 2008 alle 17:25 ha scritto: E' sempre poco quello che si può scrivere e dire sulla importanza della mensa, tavola della Parola nella Assemblea liturgica. Nonostante tanti anni sono passati dalla riforma Liturgica le nostre chiese, tra le quali molte cattedrali, non hanno realizzato l'ambone, non riescono a esprimere la bellezza e monumentalità del luogo della Parola. Ancora sono molti i "leggii" o mensole di appoggio per il lezionario o per l'Evangeliario. Il Sinodo dei vescovi potrebbe nelle scelte concrete orientare verso la realizzazione della Tavola della Parola in piena simmetria con la tavola Eucaristica? Nella progettazione di nuove chiese potrebbe essere norma essenziale realizzare il luogo della mensa della Parola attorno al quale l'Assemblea liturgica dovrebbe riunirsi, accogliendo, nutrendosi, contemplando e condividendo la Parola. |
Barbara Ferrari il 28 luglio 2008 alle 16:20 ha scritto: Sono l'autrice del libro. Rendo grazie al Signore, alla mia Famiglia Religiosa, alla Vostra Casa Editrice per l'opportunità ricevuta di esplorare e custodire la vita di chi ci ha preceduto nel segno della fede, nell'avventura dell'essere cristiani. Incontrarsi con i testimoni della Speranza non lascia mai indifferenti: è esperienza che scuote dentro e fa puri e nuovi con tanta voglia di giungere là dove l'effimero si cancella, là dove è amore vero, là dove è dono di sè. Fino in fondo. Sull'esempio del Santo che ci ha redenti. Grazie a tutti. Leggi tutti i commenti (2) |
Marco Pellacani il 26 luglio 2008 alle 10:42 ha scritto:
Il grande silenzio ha avuto un grande successo in tutto il mondo. Si è chiesto quali sono le ragioni per le quali il suo documentario è riuscito a interessare così tanti spettatori? |
dott. Giovanni Furlani il 21 luglio 2008 alle 07:08 ha scritto:
Dover dire no ad un figlio, metterlo di fronte alle sue contraddizioni, o dovergli dire "prenditi le tue responsabilità" suscita nel genitore profondi sommovimenti emotivi, dubbi morali (avrò fatto bene, avrò fatto male?), paure (avrò esagerato? avrà capito che l'ho fatto per il suo bene?), riflessioni ed emozioni che meritano di essere accolte e chiarificate. (pag.164-165) |
Gabriele Galleri il 19 luglio 2008 alle 11:18 ha scritto:
Un modo semplice e tradizionale di rivivere la via crucis. |
Cinzia Almiresi, 27marzo@tiscali.it il 17 luglio 2008 alle 17:58 ha scritto:
Centinaia di apparizioni hanno cercato di avvertirci dei tempi che stiamo vivendo. |