La voce dei clienti - Libri

Elisa Bulgarelli il 22 dicembre 2021 alle 13:00 ha scritto:

Libro stupendo...!
Parla della spiritualità della Congregazione monastica Figlie del Cuore di Gesù, fatta di amore ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria e di riparazione, di Adorazione a Gesù nel SS. Sacramento dell'altare...

Gherardo Messina il 22 dicembre 2021 alle 12:38 ha scritto:

Essere cristiani, professare una fede nei gesti e nelle parole, non ci esonera dall’incontro con la povertà e col dolore. Non serve a camuffare agli occhi di Dio come la nostra coscienza ci guida nelle situazioni quotidiane della vita, come ci poniamo di fronte a noi stessi e agli altri, a coloro che formano la grande famiglia umana con la sua bellezza, le cose che non ci piacciono, quelle che ci fanno soffrire ma anche gioire.
Questo libro di Alessandro Ginotta – dopo “Cento giorni con Gesù” e “Altri cento giorni con Gesù” - conclude una trilogia che ha voluto accompagnarci giorno per giorno avendo come guida il Vangelo, suggerendo una rilettura molto personale, introspettiva dei fatti narrati, quasi ad anticipare domande esistenziali e tentando di offrire risposte di senso alle nostre inquietudini. «Ecco che, dopo esserci immersi nella Parola, sarà la Parola ad entrare nella nostra vita quotidiana, ad interrogarci, ma anche ad offrirci risposte che, in modo mai banale e mai scontato, ci aiuteranno ad incontrare Gesù» come si legge in una presentazione del volume.
Nelle riflessioni che l’autore ci propone si legge chiara l’impronta di quella “teologia del grembiule”, che per i vincenziani è un esercizio continuo di fede, un rinnovarsi nello spirito della carità ad ogni incontro col prossimo. Il lettore intraprende un viaggio a ritroso nel tempo e nei luoghi della storia, in un richiamo continuo al presente, perché, se cambiano i contesti, l’insegnamento di Gesù attraversa ogni limite umano per espandersi «oltre quell'orizzonte infinito che rappresenta il confine della nostra anima».

Don Andrea Allegro il 21 dicembre 2021 alle 18:20 ha scritto:

Comprato come suggeritomi da un sacerdote per prendere spunto sulla preparazione delle omelie e per avere le direttive che ci vengono fornite dalla congregazione del culto divino. l'ho trovato molto semplice e chiaro.

Anto Simic il 21 dicembre 2021 alle 13:01 ha scritto:

Bel libricino, con sintetizzato alcune visioni di profezie mistiche di Don Bosco.

Anto Simic il 21 dicembre 2021 alle 12:59 ha scritto:

Libro interessante, molti fatti biblici dell'antico testamento, visti da Anna Caterina Emmerick nelle sue visioni mistiche.

Anto Simic il 21 dicembre 2021 alle 12:52 ha scritto:

Un libro che ogni credente dovrebbe assolutamente leggere e avere nella propria biblioteca, lo consiglio associato alla lettura quotidiana della Bibbia, in quanto è pieno di riferimenti e insegnamenti biblici.
Da leggere e meditare con calma, davvero consiglio assolutamente.

Isabella Artuso il 20 dicembre 2021 alle 14:50 ha scritto:

È stato un libro che con la sua semplicità mi ha toccato molto il cuore. Mi ha ridato speranza nel vedere che nel mondo esistono ancora persone che usano il cuore e l'intelligenza per vivere con serenità e aiutare gli altri.

Isabella Artuso il 20 dicembre 2021 alle 14:48 ha scritto:

Fantastico! Mi farà compagnia tutto l'anno! Ogni giorno sarà bello leggere una frase e dedicare del tempo per riflettere, utilizzando questo tempo e queste riflessioni per migliorare il più possibile la mia vita.

Dott. Manuel Sant il 19 dicembre 2021 alle 20:08 ha scritto:

Trascrizione in lingua corrente dell'importantissima opera di I. Bembo su Santa Caterina da Bologna, originariamente scritta negli anni immediatamente successivi alla morte della Santa. L'opera è molto curata e ben trascritta permette di avvicinarsi alla vita di questa Santa fondamentale per la città di Bologna e piu' in generale per il periodo storico.

Prof. Stefano Coccia il 19 dicembre 2021 alle 15:41 ha scritto:

Molto interessante questo libretto che riprende alcune lettere e riflessioni che l'allora vescovo di Latina. oggi arcivescovo de L'Aquila, ha scritto al suo popolo nel corso degli anni. Sono riuscito a conoscere il cardinale Petrocchi Ad Ascoli Piceno, sua città natale quando non era ancora vescovo e sono rimasto molto colpito, e a distanza di tempo ancora ricordo quel giorno.
Le riflessioni contengono diverse citazioni dei Padri e del Magistero della Chiesa ed anche di alcuni santi esemplari. La prima riflessione, scritta nel 1998, sembra molto attuale, soprattutto quando scrive delle varie problematiche presenti nella società, che non sono poi così diverse da quelle odierne. Il cardinale prende in considerazione ogni categoria a rischio cioè: i lavoratori che stanno per perdere il proprio posto, gli anziani che faticano ad arrivare a fine mese, i malati e le persone fragili e sostiene che il Figlio di Dio si fa "prossimo" di ogni uomo, condivide le sofferenze e si carica del negativo che percorre la nostra vita. Per essere credenti è necessario essere anche credibili. Solo testimoniando una carità a "tutto campo" potremo anche noi, andare senza indugio e testimoniare Cristo Risorto.
Molto toccante è la riflessione del 2001 dopo le sciagure accadute qualche mese prima di Natale che hanno sconvolto il mondo intero. L'autore scrive: "aspettavamo, varcando la soglia del terzo millennio, un'epoca di pace ed abbiamo sognato una terra abitata da nazioni riconciliate nell'amore, ma così non è stato". Il sangue di tanti innocenti, purtroppo, continua a scorrere ancora oggi.
La lettera del 2004 è semplicemente meravigliosa. Il cardinale Petrocchi prende spunto dall'egoismo, come radice profonda della nostra infelicità, e ci dice che ci sono tre parole importanti che se messe in pratica hanno la forza di far fiorire anche il deserto. Le tre parole sono: grazie, scusa e ti voglio bene. Sembrano le parole che ha utilizzato Papa Francesco e che spesso vengono ripetute.
Molto carina è la lettera del 2007 in cui l'autore afferma una cosa che può sembrare scontata, ma in realtà non lo è affatto. Egli sostiene che per vincere il male non basta avere una buona intenzione, ma occorre fare bene il bene; perché il bene fatto male genera il male.
Dalla lettura di questo libretto mi sono posto una domanda che mi ha accompagnato in questo avvento 2021: in che modo "fare posto" al Signore che, oggi come allora, chiede accoglienza nelle nostre case? Non possiamo accontentarci di una risposta generica. Dobbiamo invece, tradurre in modalità concreta l'apertura della mente e del cuore all'arrivo dell'Emmanuele, il Dio-con-noi. Il Natale ci annuncia che agli occhi di Dio noi siamo infinitamente importanti.

Angela Maltese il 17 dicembre 2021 alle 20:40 ha scritto:

Libro altamente autocelebrativo e pieno di paroloni fuori luogo.
Già dal titolo pomposo.
Roba che Milan Kundera era un dilettante.
Non c'è niente di più falso delle persone che si reputano animalisti quando questi stessi utilizzano e praticano la cattiveria pura sulle persone.
È proprio lì che si crea il confine della loro intelligenza e avanza la falsità, perché quello in cui credono o combattono non rispecchia la vera sensibilità di chi sa dimostrare e portare rispetto.
Diffidate di queste persone.

Mirella Salvatorelli il 16 dicembre 2021 alle 17:51 ha scritto:

È da tanti anni che lo prendo tramite una mia collega per fare il regalo di Natale ed è stato sempre molto apprezzato, infatti tutti gli anni aspettano il mio solito regalo molto gradito. Anche a me piace leggerlo.

Dott. DONATELLA PEZZINO il 16 dicembre 2021 alle 17:49 ha scritto:

Un brano di Don Tonino Bello per ogni giorno dell'Avvento. Bellissimi spunti su cui meditare, per trasformare questo tempo di attesa in una preziosa occasione per riflettere sulla presenza reale di Gesù nella nostra vita. Le letture sono estratte da opere diverse di Don Tonino, quindi è anche un modo per conoscere meglio il suo pensiero.

Dott. DONATELLA PEZZINO il 16 dicembre 2021 alle 17:13 ha scritto:

Per ogni giorno dell'anno, il testo offre un brano della Scrittura, un proposito e un dolcissimo messaggio della Madonna di Medjugorje. Un ausilio semplice ma prezioso alla meditazione quotidiana, ma soprattutto un modo per sentire più vicina la voce della nostra Mamma.

Dott. DONATELLA PEZZINO il 16 dicembre 2021 alle 17:04 ha scritto:

Santa Teresa ha scritto questo testo per le sue monache, ma possono trarne profitto tutti, indipendentemente dallo stato. Per la sua forma colloquiale, risulta molto scorrevole e quindi piacevole da leggere.