Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Emmaus - Baricco Alessandro
Libro
Baricco Alessandro Feltrinelli (novembre 2009, 139 p.)

anna maria augier il 25 novembre 2009 alle 17:30 ha scritto:

non ho ancora letto il libro perciò volevo leggere i comenti di chi lo conosce già - adoro baricco e tuti i suoi scritti meno city che non ho neanche capito - comunque la prima volta che anrò in libreriasarà il mio prio acquist grazie

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Il suono di mille silenzi - Emma La Spina
Libro

anna il 25 novembre 2009 alle 09:48 ha scritto:

Non ho ancora letto tutto il libro. Trasuda sofferenza in ogni parola, perciò le pause sono d'obbligo. Mi chiedo se esiste ancora qualcuna delle suore citate dall'autrice ... se sono state denunciate, se hanno, in qualche modo, pagato per il male fatto a tante creature indifese, per tanto tempo, in chissà quanti anni ...
Ma, soprattutto, mi chiedo dov'era (e dov'è) la voce della Chiesa, che si leva indignata per scagliare anatemi e difendere a tutti i costi chi non è ancora nato o è già morto ... e per chi è più che mai vivo nel dolore, nella sofferenza e nella vessazione quotidiana, la Chiesa Vov'era (e dov'è)?
Perchè non difende questi suoi figli indifesi?
Perchè non grida tutto il suo orrore a chi sotto la "sua bandiera" ha commesso il peccato più orribile, maltrattando i bambini?
Andavano anche a questi istituti le offerte che noi lasciavamo la domenica alla Santa Messa?
E cosa fa adesso la Chiesa per avere la certezza che simili atrocità non accadano più?
Auguro a Emma tutto l'amore e la felicità che le sono stati così crudelmente negati nella sua infanzia.

lucia il 23 novembre 2009 alle 14:42 ha scritto:

ho gia mandato una mia recensione qualche tempo fa.
come mai non la vedo? il libro deve farci riflettere sull'importanza di avere una famiglia o dei genitori comunque siano,la riflessione sugli ambienti degli orfanotrofi lascia molto da pensare e ancora di più sulle pie suore........ auguri emma.
spero di poter leggere un secondo libro sul resto della tua vita....

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Roberta il 24 novembre 2009 alle 11:43 ha scritto:

Anch'io ho letto il libro: è "rivoluzionario" ma realistico, pratico e se ci si libera dai vecchi pregiudizi delle nostre mamme/nonne si riescono ad applicare i preziosi consigli....anche se a volte risulta complicato Bravo Dott. Montini

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valeri il 23 novembre 2009 alle 20:04 ha scritto:

bellissimo. Poesia allo stato puro. Storia incredibile ma sincera


Nickythebest il 22 novembre 2009 alle 20:32 ha scritto:

Bellessimoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.....Daniele Ricci sei un grandeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.........per pasqua abbiamo bisogno di un tuo nuovo musical però..........................Grazie

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federica il 21 novembre 2009 alle 11:14 ha scritto:

io sono una bambina di 9 anni e faccio la 4 elementare e i maestri hanno deciso di farci fare come recita di natale "Ondina un tesoro in una nuvola" e io dalla 1 alla 2 canzone faccio Ondina. Questa recita mi piace molto.

Federica


giuseppe, giuseppe.bevivinn@libero.it il 20 novembre 2009 alle 16:10 ha scritto:

Non credevo che fosse possibile rinascere nella fede ripercorrendo le sofferenze di un'infanzia rubata e di una gioventù frustrata e di una vecchiaia redenta.
E' un libro intenso di emozioni dove è impossibile non immedesimarsi in un protagonista che, dopo un periodo di crisi di fede dovuto a vicissitudini inquietanti, ha riscoperto come Cristo non ti abbandona mai, è sempre al tuo fianco in ogni lotta.


Gianfranco Stivaletti, gianfrancoski@yahoo.it il 20 novembre 2009 alle 10:13 ha scritto:

Non l'ho ancora letto , ma lo ordino senz' altro perchè il tema proposto è oggi più che opportuno . Mi è stato segnalato dall' Associazione d' Arma cui sono iscritto : l' Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana - sez. di Torino . E' opportuno perchè è importante oggi far conoscere quali devono essere i VERI sentimenti di chi indossa un uniforme . Sentimeni che oggi animano i nostri ragazzi nelle missioni militati all' estero .

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La Tenda della Parola
Articolo Religioso
cm 195 x 50

dott tommasa trovato il 20 novembre 2009 alle 09:58 ha scritto:

e' veramente una bella idea , ogni casa che si reputa cristiana ne dovrebbe avere una. complimenti!!!!!

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mary il 19 novembre 2009 alle 23:19 ha scritto:

Non ho ancora letto il libro, ma ho seguito la trasmissione su Rai 2 e quindi ne conosco il contenuto. Penso che lo regalerò a Natale alle persone care perchè prendano esempio da questa straordinaria IMITAZIONE DI CRISTO.

Agenda Shalom 2010
Articolo Religioso
15 x 20 cm

Sig.na Clorinda Canelli il 19 novembre 2009 alle 21:32 ha scritto:

L'Agenda della Editrice Shalom è ormai una piacevole tradizione.
E' molto di più di una semplice Agenda a sfondo religioso.
Ottima idea regalo.

Dio è cattolico? - Cammilleri Rino
Libro

aldo, a.paliaga@tiscali.it il 19 novembre 2009 alle 14:19 ha scritto:

Un Dio cattolico?
E' una domanda che, a mio avviso, non coglie il problema di Dio. Dio è indefinibile e non catalogabile; tuttavia si possono fare al riguardo di Dio delle supposizioni.
Non credo che si possa parlare diun Dio cattolico, presunzione della nostra Chiesa, ma che il cosiddetto Dio cattolico sia, come un novello Totem, il riferimento centale di una comunià autoritaria dominante. Credo che la stessa Trinità legata a questo Dio sia il prodotto di un bricolage teologico.
Perso che credere in Dio è credere che la verità non è in superficie, non è definibile e catalgabile in formule. Credo che si può negare un certo Dio senza essere atei, credo che il dubbio ha la stessa profondità della preghiera.
L'ateo è chi non ama, non chi non crede.
Che ne dice l'autore? Sono un eretico? E' così gentile da rispondermi? Molti saluti. Aldo

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fabio fiorelli, fiorellifabio@virgilio.it il 18 novembre 2009 alle 11:09 ha scritto:

Il libro propone un'ottica interdisciplinare di psicologia e sociologia, integra la teoria di Erikson con la fase prenatale e propone l'intuizione di una continuità fra la formazione dell'identità nell'adolescente (identità psicosociale) ed un più esteso processo di formazione identitaria a livello di umanità in generale (che oggi viene definita identità planetaria)". Il libro tratta di come crescere e come crescere i bambini di psicologia del turismo e della formazione di psicoanalisi di cinema e teatro delle torri gemelle e degli astronauti e di altro con un linguaggio ad un tempo specialistico e divulgativo. Il libro permette infine l'analisi dei sempre più complessi fenomeni con i quali gli individui, le realtà sociali e l'umanità in generale si stanno confrontando in questo inquieto inizio di ventunesimo secolo.


fulvio il 17 novembre 2009 alle 18:38 ha scritto:

Il libro di Norbert Vogel è un buon libro, tra l'altro scritto bene. Il problema è che inciampa in un "falso storico". La malapsicologia, reiki, pnl, enneagramma, coaching e via dicendo, non deriva semplicemente dal matrimonio della psicologia americana con il marketing, ma è invece, a mio avviso, un sottoprodotto inevitabile della malapsicologia che hanno creato gli psicologi stessi. Gli psicologi che hanno fatto della psicologia clinica un insieme composito di filosofie della mente; gli psicologi che hanno voluto che la psicoterapia diventasse un prodotto del mercato della formazione. Gli psicologi che arrogano diritti d'autore sull'acqua calda, arrogando il diritto ad essere gli unici a poter esprimere un punto di vista sulla vita della mente, muovendosi sul piano filosofico: fino a prova contraria, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, quindi se ci si muove sul piano filosofico, ognuno è libero di affermare ciò che vuole. Solo il gioco di regole scientifico frena la saga del punto di vista, che d'altra parte esprimono legittimamente i pnlisti, così come gli appartenenti a qualsiasi "malapsicologia", come direbbe Vogel. La malapsicologia è degna figlia della psicologia clinica attuale. Ma gli psicologi sono troppo presi dalle loro ideologie per guardare alla cultura della scienza come ad un salvifico criterio di ordine. E tutto questo rischia di portare la cultura della psicologia al suo più totale fallimento storico. Vogel ha sbagliato titolo: avrebbe dovuto intitolare il libro "la malapsy figlia della nostra malapsy", la malapsy fatta dagli psicologi.