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La voce dei clienti - Libri

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enricae il 25 giugno 2009 alle 23:37 ha scritto:

belissima trama rivisitata; letta e interpretata alle elementari nel laboratorio teatro.
Speriamo che ci siano altre pubblicazioni!!!


Benedetto, bstrano@alice.it il 24 giugno 2009 alle 23:16 ha scritto:

Gioia e commozione ho provato nel vedere la pubblicità in un centro commerciale di " Ho fatto una promessa"
presto lo leggerò.

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emanubian, emanubian@gmail.com il 24 giugno 2009 alle 22:43 ha scritto:

E' un libro piccolo ma ricchissimo: riporta molte preghiere, parole di S. Josemaria, fondatore dell'Opus Dei;
cita le feste di molti santi e nasce dall'affetto di molti toscani per questo "santo dell'ordinario", come lo definì Giovanni Paolo secondo. Un vero serbatoio di energie spirituali.
Raccomandabile, agile, simpatico; se inizi ad usarlo non lo abbandoni e lo ricompri ogni anno, anche per regalarlo agli amici. Da questo calendario appresi qualche anno fa che S. Josemaria visitò il 15 settembre 1955 il santuario di Montenero, presso Livorno, dove è venerata la bellissima immagine di Maria madre delle grazie, patrona della Toscana. Immagine a me carissima, dovreste vederla. Emanuele Bianchi.


Un utente, lally3msc@hotmail.it il 23 giugno 2009 alle 13:56 ha scritto:

Eì un libro stupendo che mi ha completamente coinvolta...
mi mancano ancora alcune pagine ma sono riuscita a cogliere degli aspetti che spesso noi,genere umano lasciamo correre senza rendercene conto...

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credente il 22 giugno 2009 alle 20:12 ha scritto:

non ho ancora letto questo libro ma penso comunque che sarà bellissimo, un libro piacevole da leggere durante l'estate. papa wojtyla mi ha colpito tantissimo e vorrei sapere più cose possibili di lui, della su vita. il lo consiglio

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francesca, francesca.defontaine@libero.it il 22 giugno 2009 alle 11:27 ha scritto:

vi vorrei indicare un altro libro simile.
Anatomia di una molestia con delitti.
tratta proprio della molestia che purtroppo si verifica in certi ambienti di lavoro dove il maschio, padrone del lavoro elargisce, (lavori più qualificati) solo se ....e a chi......
Perchè a tale proposito non si apre una inchiesta?

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Lara- CT il 20 giugno 2009 alle 17:36 ha scritto:

Buona sera, ho appena seguito la puntata andata in onda su rai 1 e vi faccio i più sentiti complimenti per la dedizione a S. padre Pio! Ammiro sopratt. te, Pio Daniele, ke sei una perla tra i giovani di oggi!!! Leggerò senz'altro il vostro libro e magari, scriverò anche io una umile recensione! Nell'attesa, kissà mi farebbe molto piacere, ricevere un tuo cenno! Un caro saluto Lara...

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Antonino il 20 giugno 2009 alle 11:23 ha scritto:

Un vivo plauso ai tre Coautori, nonché alla benemerita Editrice “Fede e Cultura”, per la sollecitudine con cui hanno risposto all’esigenza, sempre più diffusa, di maggior conoscenza della liturgia classica, specie dopo il Motu-proprio “Summorum Pontificum” (7 luglio 2007) del Pontefice f.r. L’unico rammarico è, per me, quello di darne notizia non con altrettanta sollecitudine, anche se ciò non è dipeso da cattiva volontà.
I Coautori non son preti, appartengono al mondo della musica e del canto sacro, specialmente a quello gregoriano. S’interessan pure di filosofia, di teologia ed ovviamente di liturgia. A tre mani – stavo per dire a tre voci – han composto questo “Vademecum”: un preziosissimo ausilio teorico-pratico per la retta celebrazione liturgica, considerata nella più ampia accezione del termine, non escludendo l’applicazione pratica del Motu-proprio sopra ricordato.
La materia è distribuita in modo un po’ singolare: i primi dieci capitoli si riferiscono un po’ a tutto quel che s’intende per liturgia: le fonti, i libri liturgici, i ministri, i paramenti, il luogo sacro, il canto e la musica, l’anno liturgico, la santa Messa, il Vespero, il servizio all’altare. Seguon poi tre parti dedicate all’apparato liturgico, alle cerimonie in genere e a quelle speciali.
Una prefazione dell’Em.mo Card. Dario Castrillón Hoyos ed una postfazione del p. Konrad zu Löwenstein di Venezia, oltre ad una scelta e pertinente bibliografia, aggiungono un ulteriore prestigio a quello intrinseco dell’opera. Non si può che ripetere: un vivo plauso!
Trovo interessante – oltretutto perché ho sempre sostenuto altrettanto – che la ragione della più facile comprensione dei testi, addotta dalla riforma conciliare, è mal posta: non si tratta infatti di ragione linguistica, ma di penetrazione del mistero e d’adesione ad esso, per la qual cosa più che la lingua vale la contemplazione orante. Utile anche la descrizione dei singoli passaggi cerimoniali per celebrare la liturgia tradizionale: i preti delle ultime leve sanno a mala pena che l’attuale rito s’iniziò con Paolo VI ed ignorano quello precedente; i preti della mia età hanno in gran parte dimenticato il rito della loro prima Messa e del loro primo servizio ministeriale. Degna di nota anche l’osservazione sulle traduzioni ed il conseguente pericolo di slittamenti semantici nel passaggio da una lingua all’altra. Anche per questo, oltre all’espressività propria e alla duttilità della lingua di Roma, sarebbe stato opportuno rimanere alla fissità del latino. Esprimo infine la mia grande ammirazione per lo spirito di fede, di preghiera e d’amore alla Chiesa che i tre Autori esprimono in ogni loro pagina.
Se mi si permette, faccio un rilievo critico: non insisterei più di tanto sulla continuità fra il nuovo rito e quello tradizionale, ed ancor meno fra il Vaticano II – globalmente considerato – e la Tradizione ecclesiastica. Che ci siano affermazioni in tal senso, nessuno lo nega; che sian qualcosa di più del famoso specchietto per le allodole, è da provare. Aggiungo che non basta qualificare la Tradizione con l’aggettivo “vivente” per giustificare ciò che le è estraneo: è un cavallo di Troia introdotto nella cittadella della liturgia e della Chiesa.


Brunero Gherardini




Estratto da: Divinitas. Rivista internazionale di ricerca e di critica teologica, 2 (2009) 237-238.

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Luca Di Biagio il 19 giugno 2009 alle 16:40 ha scritto:

sono veramente stupito del coraggio dell'autore che scrive citando nomi, fatti e fonti senza usare alcuno pseudonimo..Spero sia da esempio per tutti coloro che continuano a non volere affrontare certi argomenti per paura. Il libro è infatti uno di quelli destinato a creare una nuova corrente di pensiero... Imperdibile!

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Giorgio Zamariola il 19 giugno 2009 alle 02:12 ha scritto:

Volume "Nella Casa del Padre" digitalizzato ed organizzato, accessibile da qualunque computer dotato di scheda audio e di software per ascoltare brani MP3. Interfaccia web semplicissima, leggera ed intuitiva. E' anche possibile copiare il contenuto dei brani audio sul proprio pc per ascoltarli ed organizzarli in "playlist". Il nome di ogni brano è costituito dal numero del canto.
Consigliatissimo per chi canta o insegna il canto nelle chiese, oppure... per chi si sposa e desidera scegliere i canti.
Ottimo audio, e, soprattutto, ottime interpretazioni!

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Dott. Claudio Virgili il 18 giugno 2009 alle 19:42 ha scritto:

Un libro di qualità, per chi vuole vivere e meditare la Parola di Dio ogni giorno della vita!.

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monsignore il 18 giugno 2009 alle 19:27 ha scritto:

Credo che si debba assolutamente evitare di pubblicizzare tale miracolismo capace di accrescere in gente dalla Fede debole credenze e favole basate su un uomo la quale attività è di dubbia santità visto il modo egocentrico e narcisistico che va sfoggiando sopratutto attraverso gli scritti iperbolici dell'Autrice...Fides et Ratio!!! E di ratio quì ce n è ben poca...e la Fede è ben altro che questo!!

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renata, renny1.rc@libero.it il 16 giugno 2009 alle 22:43 ha scritto:

é decisamente forte più volte mi sono fermata non riuscivo a proseguire mi chiedevo come mai un sacerdote me lo aveva consigliato oggi penso che ogni sacerdote dovrebbe leggerlo ed anche i vescovi .
prendere coscienza di come viene trattato il corpo santo di Gesù sarebbero più attenti?quando c'e lo donano? e non più sul palmo della mano raccontato da chi la vissuto è davvero impressionante .io ve lo consiglio

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Il suono di mille silenzi - Emma La Spina
Libro

Mil il 16 giugno 2009 alle 17:08 ha scritto:

Ho quasi terminato di leggere questo toccante libro. Io da bambina sono stata in collegio. Ma non era esattamente cosi' perche' avevo i genitori che mi venivano a trovare regolarmente e perche' non avrebbero permesso i maltrattamenti che ha subito Emma. Mi domando: ma le suore non dovrebbero essere le persone che danno amore? Quelle che ha conosciuto Emma che suore sono? E' pur vero che spesso sono frustrate. ... Sono veramente scandalose! E lo Stato che fa in questi casi? Non dovrebbe controllare?
Spero che Emma ci faccia sapere cosa e' successo in seguito.
E che "dopo" sia stato tutto piu' sereno.
Auguri ad Emma

Ornella 63 il 15 giugno 2009 alle 12:49 ha scritto:

ho letto il libro ed ho provato tanto dolore per i suoi contenuti quasi incredibili. La mia educazione è cristiana ma di fronte a queste dichiarazioni mi sorge spontaneo pensare a come possano pregare persone così meschine e cattive che si nascondono dietro le mura di questi istituti professandosi suore.
Il libro lascia presagire che ci sia un seguito, vorrei tanto conoscere il seguito della vita di Emma e sperare che dopo tutto quel dolore finalmente abbia conosciuto l'amore quello vero.
Auguri di vero cuore.
Ornella

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