Citazione spirituale

La voce dei clienti

Tutti i commenti (da 1366 a 1380 di 32522)


Umberto Masperi il 18 novembre 2023 alle 17:27 ha scritto:

Per chi non è a digiuno di studi di filosofia,ed ha una certa sensibilità per quella medioevale, basta il nome di Gilson per ricordare che siamo in compagnia di uno dei massimi studiosi in questo ambito, nome più volte ricorrente nel corso delle lezioni universitarie. Quasi con una certa emozione ci si accosta alla sua opera , desiderosi di una ventata di ossigeno,magari dopo quel frastuono delle ricorrenti litanie di pensatori del secolo scorso con la declinazione anche fastidiosa di concetti quali :nichilismo,morte di Dio, interpretazioni non realtà, decostruzione , crisi di ... e via dicendo. Questo testo ,di una ricchezza di contenuti eccezionale, di una chiarezza e scorrevolezza espositiva che non solo non stanca ma anzi cattura e coinvolge nel corso della lettura, aiuta ad entrare in sintonia con quell’atmosfera unica nel corso della civiltà di un passato di cui è sempre utile ricordare che lì abbiamo le nostre radici di “pensatori” cristiani. Oramai queste considerazioni sono fuori moda per molti che ritengono che solo il presente è a livelli di conoscenze valide a cominciare con le meraviglie dei progressi delle conoscenze e scoperte scientifiche. La perdita di certi valori di cui la società oggi soffre possiamo valutarla se ripensiamo all’impegno speculativo che animò i grandi ( e tra questi anche le figure ‘minori’ delle quali Gilson non si dimentica) di quell’età storica. Un altro studioso del passato,Marrou ,diceva che per comprendere il passato occorre farsi un’anima nuova. E quest’ANIMA NUOVA non è forse ciò di cui ha bisogno l’uomo del terzo millennio?
PS: una osservazione su questa edizione,utile per il suo formato quasi “tascabile”, nonostante il notevole numero di Pagine (956!): l ‘INDICE andrebbe arricchito riportando il nome di tutti i pensatori,non solo di alcuni (faciliterebbe la ricerca) e così , nel corso dell’esposizione ,gli stessi (tutti)andrebbero evidenziati con caratteri più grandi ,per tale motivo.

Leggi tutti i commenti (2)

Don BRUNO ROGGERO il 17 novembre 2023 alle 21:57 ha scritto:

È un libro povero di contenuti.
Molti racconti ed esperienze suonano infantili o di poco effetto.
Forse per un titolo così importante, ci si attende molto di più.
Credo l'autrice abbia valutato un po' troppo le proprie competenze.


Don BRUNO ROGGERO il 17 novembre 2023 alle 21:54 ha scritto:

È una frase assolutamente bella. Ho regalato questa tazza ad un gruppo di Cresimandi ed ha suscitato molto entusiasmo anche tra i genitori.
È adatta in modo particolare ai giovani e a tutti infonde coraggio e fiducia.

Leggi tutti i commenti (6)

Don BRUNO ROGGERO il 17 novembre 2023 alle 21:48 ha scritto:

Libro utilissimo. Presenta in modo originale e fedele la vita di diversi santi.
Utilissimo da regalare a catechisti ed operatori pastorali.
Assolutamente da consigliare.


Don BRUNO ROGGERO il 17 novembre 2023 alle 21:44 ha scritto:

Grun in questa opera mostra la sua consueta sapienza umana, cristiana e monastica al servizio di una crescita profonda. Da raccomandare a chi vuole ogni giorno iniziare o chiudere la giornata con una meditazione che dilata il cuore.


Don BRUNO ROGGERO il 17 novembre 2023 alle 21:43 ha scritto:

Libro perennemente valido. Aiuto ad iniziare la giornata o a concluderla con un sapiente pensiero di Padre Pio.
Pensieri fulminei a volte più lunghi, ma sempre capaci di orientare la giornata e dare un tono.

Leggi tutti i commenti (2)

Don BRUNO ROGGERO il 17 novembre 2023 alle 21:40 ha scritto:

Profondo e utile in questo ottavo centenario del presepio di Greccio.
L'autore con maestria aiuta ad entrare nel mistero pasquale che sembra ha coinvolto l'esistenza di San Francesco.
Raccomandato per comprendere al meglio l'esperienza degli ultimi anni di vita di Francesco.


CONGREGAZIONE MINISTRE INFERMI il 17 novembre 2023 alle 14:30 ha scritto:

8


CONGREGAZIONE MINISTRE INFERMI il 17 novembre 2023 alle 14:29 ha scritto:

9


CONGREGAZIONE MINISTRE INFERMI il 17 novembre 2023 alle 14:29 ha scritto:

6

Leggi tutti i commenti (4)

CONGREGAZIONE MINISTRE INFERMI il 17 novembre 2023 alle 14:29 ha scritto:

Sette

Leggi tutti i commenti (3)

Aniello Clemente il 16 novembre 2023 alle 18:01 ha scritto:

Il prof. Pasquale Giustiniani è ordinario di Filosofia presso la sezione “San Tommaso d’Aquino” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Esperto e studioso del Doctor Angelicus, una sua recente pubblicazione è l’Introduzione a Tommaso d’Aquino, Somma di Teologia, Città Nuova, Roma 2018). Per i tipi di Artetetra ha curato le traduzioni Il segreto della felicità di Eadmero di Canterbury (2018) e La pietra filosofale dello pseudo Tommaso d’Aquino (2019).
L’inizio dell’alchimia latina medievale si pone nel 1144, l’anno in cui venne tradotto in latino dall’inglese Roberto di Chester la prima opera di alchimia, il Liber de compositione alchimiae di MORIENO ROMANO. Con la diffusione delle idee alchimistiche mutuate dagli Arabi, anche gli scienziati europei e la Chiesa iniziarono a elaborare nuove teorie. Non è semplice dire quali rapporti ci siano stati tra la scienza alchemica e la religione cattolica, anche perché nel corso del tempo questi rapporti hanno subito grandi cambiamenti. Infatti in un primo momento l’alchimia era abbastanza tollerata anche perché era una scienza di cui si occupavano diverse persone considerate dotte e, tra queste, anche alcuni uomini di Chiesa. Come ci ricorda BENEDETTO VARCHI «non pure i filosofi, ma i teologi ancora e i Santi l’approvano per vera e l’insegnano per buona» (Questione sull’alchimia, 1544). Una leggenda di epoca medioevale narra addirittura che San Domenico, grazie all’ispirazione divina, riuscì a scoprire il segreto della pietra filosofale, segreto che sarebbe stato tramandato poi ad Alberto di Bollstadt, noto come Alberto Magno, che dimostra infatti di avere una conoscenza, almeno generale, in materia di Alchimia, soprattutto nel suo trattato Sui Minerali (De Mineralibus), dove al III libro, IX capitolo si chiede anche se sia possibile trasmutare i metalli nell’una o nell’altra specie, rispondendosi affermativamente. Altrove lascia invece intendere che secondo lui, tra gli alchimisti, esistono dei veri saggi - Alchimicorum Sapientes - (cf. A. MAGNO, De quindecim problematibus, XIII). Per quanto riguarda S. Tommaso la questione è un po’ più complessa, dal momento che egli è stato fatto passare alla storia come grande alchimista, basti leggere cosa scrive Padre GABRIEL DE CA-STAIGNI, abate di Sou, nelle sue Oeuvres tant medicinales que Chymiques: «Ma che diremo dunque di quel grande Dottore Angelico San Tommaso d’Aquino dell’ordine dei Venerabili Padri Predicatori, che egli stesso faceva questa santa opera dell’oro potabile». A San Tommaso sono stati attribuiti numerosi libri che trattano di alchimia, i più famosi dei quali sono l’Aurora consurgens, il Trattato della Pietra Filosofale, e il Trattato sull’Arte Alchemica dato a Frate Reginaldo. Alla luce di un’analisi filologica più attenta, però, queste opere sono risultate quasi tutte apocrife e scritte anche parecchi decenni dopo la morte del Doctor Angelicus. Tuttavia non mancano in assoluto dei riferimenti all’Alchimia nei testi (autentici) di San Tommaso. Nella Summa Theologiae egli infatti si pone la seguente questione: «è lecito vendere l’oro che è stato ricavato mediante un processo alchemico?”. L’Aquinate risponde di sì, ma alla sola condizione che l’oro così ricavato abbia esattamente le stesse caratteristiche qualitative dell’oro normale: «Se però con l’alchimia si ricavasse dell’oro vero non sarebbe illecito venderlo» (Summa theologiae, II-II, Quaestio 77, art. 2). Tuttavia nel 1317 l’Alchimia fu duramente condannata da papa Giovanni XXII, con la bolla Spondent pariter. Questa bolla prevedeva pene pecuniarie per i laici che praticavano l’Alchimia; i sacerdoti rei dello stesso crimine avrebbero inoltre perso «i privilegi dell’abito».
In un mondo che, come dimostrano gli ultimi tragici eventi legati al coronavirus, ha perso la “bussola”, si sente oggi più che mai il bisogno di riprendere il modo di pensare di Tommaso d’Aquino, che aveva fondato il pensiero religioso e laico sull’obbligo morale per l’uomo di dare a ogni soggetto (incluso lo stesso Dio) il suum, non solo quando lo giudica secondo verità, ma anche quando pone in essere atti che devono mettere l’uomo stesso in rapporto con tale soggetto secondo giustizia. Anche se non è più attribuibile a Tommaso d’Aquino, il trattato La pietra filosofale s’inserisce alla perfezione in quel complesso mondo basso medievale che, se da un lato approfondisce alcuni filoni della scienza naturale antica, dall’altro prelude alla scienza moderna. L’Introduzione di Carmela Bianco è un’ottima premessa al contesto socio-politico dello scritto, che sottolinea anche i rischi per la vita morale che potevano derivare dalla pratica dell’alchimia. Rispetto alle versioni precedenti, la nuova traduzione del prof. Giustiniani è molto letterale, così da non perdere la coordinazione e la subordinazione dei periodi, nell’intento di far parlare l’Autore che ci conduce quasi per mano nella “bottega dell’alchimista” [Aniello Clemente in Asprenas (Rivista di Teologia della PONTIFICIA FACOLTA TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE SEZIONE SAN TOMMASO D’AQUINO di Napoli), 4 (2020), 570-571].

I Vangeli - Carlo Maria Martini
Libro
Carlo Maria Martini Bompiani (settembre 2016, XXXVII-1158 p.)

Antonio Caputo il 16 novembre 2023 alle 10:34 ha scritto:

Si tratta semplicemente di un libro straordinario. Illuminante. Leggendo le varie pagine è come avvertire la presenza di qualcuno che ti guida e favorisce l'incontro con la Parola. Non è il solito testo di meditazioni sui Vangeli: i vari esercizi spirituali sembrano realmente aprirti la mente ed il cuore. La prima parte "Vangeli ed esercizi spirituali" è quella più impegnativa, perche fa da introduzione alla metodologia adoperata da Martini, che non può non far riferimento alle indicazioni di sant'Ignazio per quanto concerne, appunto, gli esercizi. Da pagina 43 iniziano le riflessioni-esercizi partendo dal Vangelo di Marco. Volendo si può iniziare direttamente da questo punto. Consigliato. Forse poco pratico da portare con se: 1158 pagine...

Leggi tutti i commenti (2)

Antonio Caputo il 16 novembre 2023 alle 10:19 ha scritto:

E' un classico ormai della "letteratura" di Medjugorje e come tale va letto. Sono successe tante cose da quando è uscito questa edizione e pertanto può offrire al lettore una visione parziale del "fenomeno Medjugorje", fenomeno complesso sotto molti aspetti. Laurentin sembra svolgere il ruolo di studioso critico, imparziale, riportando le tesi pro o contro i vari aspetti presi in esame. La lettura di questo testo, non sempre scorrevole, portrebbe aiutare a capire come rapportarsi con il mondo delle rivelazioni private e come la prudenza debba guidare sempre i nostri giudizi.


Antonio Caputo il 16 novembre 2023 alle 10:11 ha scritto:

Nulla da dire sul contenuto del libro, che in realtà riporta i messaggi della Regina della pace. Forse non sempre condivisibili i brevi commenti o chiarimenti di Diego Manetti, che ovviamente propone delle linee interpretative soggettive e non vincolanti. Si tratta di un testo per svolgere sicuramente delle riflessioni, alla luce del Vangelo e di quanto insegna la Chiesa.

Leggi tutti i commenti (2)