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Gli innamorati di Dio. Ernesto Olivero «raccontato» da Francesco...
Città Nuova
(gennaio 2006, 216 p.)
Prof. Stefano Coccia il 17 ottobre 2017 alle 17:24 ha scritto: Libro molto bello che solo un autore come il card. Comastri poteva scrivere, intriso di spiritualità vissuta e non solo di spiritualità ragionata. L'autore mette in relazione la vita di San Francesco d'Assisi e quella di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, e cerca di leggere le varie fasi della vita di Olivero alla luce di quelle del “Poverello” d'Assisi perché solo un innamorato di Dio può aiutare a leggere la vita di un uomo nel suo cammino di innamoramento verso Dio. Tutti i capitoli, ognuno a loro modo, sono stati interessanti e letti con molta cura, ma ci sono alcuni capitoli in particolare che hanno catturato la mia attenzione. Nel terzo capitolo vengono riportate alcune lettere scritte da diverse persone amiche di Ernesto Olivero che lo hanno candidato al Nobel per la Pace del 1994, tra cui spicca il nome di Madre Teresa di Calcutta. Sono lettere davvero belle che fanno capire chi è quest'uomo. Un altro capitolo molto bello è quello in cui viene riportata la conversione di Pietro Cavallero, un “lupo” trasformato in “agnello”. Molto toccante è il racconto della sua vita e la descrizione che fa dell'Arsenale della Pace e di Ernesto Olivero, forse l'unico uomo che abbia mai creduto in lui. Questo capitolo si conclude con una bellissima poesia di un altro “lupo” che è diventato “agnello” del nostro tempo: «Signore, vorrei poter togliere tutte le spine dalla Tua fronte e conficcarle nelle mie mani macchiate dal peccato. Vorrei poter togliere i chiodi dalle Tue mani e dai Tuoi piedi e piantarli sulle mie labbra che hanno bestemmiato. Vorrei poter guarire la ferita del Tuo costato e offrire alla lancia il mio cuore indegno del Tuo Amore. Dov'eri, Signore, quando la mia mano colpiva incurante del Tuo Messaggio? Ora lo so! Eri là sulla Croce, a rinnovare il Tuo eterno grido d’amore: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno". Perdonami, buon Gesù». Mi ha colpito anche l'attaccamento che Ernesto Olivero, come San Francesco d'Assisi hanno nei confronti della Madonna. Ogni cristiano dovrebbe avere un amore così smisurato nei confronti di Maria, mamma di Gesù e mamma nostra. Infine, l'ultima cosa che vorrei sottolineare per coloro che avranno voglia di leggere questo libro, è il capitolo dove viene narrata una parabola fatta uscire dalla bocca di quell'asino che ha portato Gesù a Gerusalemme la domenica delle Palme. In quell'asino possiamo riconoscere i piccoli e gli umili di tutti i tempi, coloro che Dio cavalca per entrare nella città degli uomini. Possiamo essere noi questi asini se abbiamo umiltà. Lo scopo del libro è quello di invitare chi legge a mettersi in cammino, invitarlo, cioè, ad innamorarsi di Dio. |
Francesco Andolfatto il 17 ottobre 2017 alle 14:56 ha scritto: Una grande raccolta di lettere indirizzate a personaggi illustri, veri e fittizi in cui l'autore tratta svariati argomenti. La struttura stessa dell'opera permette una lettura a piccoli sorsi, quasi a godere del linguaggio vivo e pimpante e della profondità delle riflessioni. Cosigliato vivamente a tutti, con un occhio particolare a catechisti, sacerdoti e a coloro che cercano spunti originali ed esempi efficaci per la trasmissione della fede a fanciulli, ragazzi ed adulti. Leggi tutti i commenti (2) |
Viviana Orizio il 17 ottobre 2017 alle 10:18 ha scritto: Versione bellissima e molto curata, in cui ai testi ufficiali si uniscono una grande quantità di informazione di vari ambiti. assolutamente utile per avere spunti in più, soprattutto se utilizzata per la catechesi dei giovani o anche per un semplice arricchimento personale anche dei non più giovanissimi. Leggi tutti i commenti (10) |
Don CELESTINO RIZ il 16 ottobre 2017 alle 20:46 ha scritto: Il rituale cartonato come "una volta" è davvero fatto bene... non come gli attuali lezionari che si sfilacciano in pochi mesi. Ma perché non si ritorna a questo tipo di rilegatura e di impaginazione impeccabile. (Non c'è lettura che bisogna girare pagina interrompendosi...) Negli anni settanta impaginavano, stampavano e rilegavano in maniere davvero eccellente! Leggi tutti i commenti (3) |
Don CELESTINO RIZ il 16 ottobre 2017 alle 20:43 ha scritto: Il benedizionale non può mancare ad un parroco. Pur se voluminoso risulta comunque maneggevole. Talvolta si sarebbe potuto rendere le preghiere benedizionali più vicine nel linguaggio alla gente. Le benedizioni sono certamente dei riti... ma pur sempre per lo più devozionali!! Leggi tutti i commenti (6) |
Don CELESTINO RIZ il 16 ottobre 2017 alle 20:41 ha scritto: Tra tutte le agende "liturgiche" questa la trovo la più maneggevole anche per programmare l'attività pastorale. Preferisco il cartaceo all'agenda del cellulare. Era meglio quando partiva da settembre per terminare l'anno successivo in dicembre. Sono inutili le prime pagine con la compieta... oggi ci sono app che svolgono tale compito in maniera più facile. Sarebbe bello avere il calendario annuale dell'anno successivo Leggi tutti i commenti (2) |
Don CELESTINO RIZ il 16 ottobre 2017 alle 20:37 ha scritto: Sussidio semplice per educare i bambini ad accostarsi alla Celebrazione eucaristica riconoscendo i principali momenti e il significato dei riti e dei segni. Sussidio accattivante e vivace. Da regalare anche quale libro da leggere e completare assieme ai genitori in preparazione alla Prima Comunione. Leggi tutti i commenti (9) |
Lucia Pomposo il 16 ottobre 2017 alle 19:25 ha scritto: Quel senso di vuoto che si percepisce quando pur avendo tutto non si ha nulla, cioè si è infelici. Il desiderio di infinito è la risposta a quel vuoto che sembra non avere un nome. L'esperienza con il Cristo mette a posto tutte le cose, ci si rende conto che è proprio lui che ci dona la pace interiore alla qual'e tutti aspiriamo. Leggi tutti i commenti (3) |
Lucia Pomposo il 16 ottobre 2017 alle 19:22 ha scritto: Questo libro è una perla preziosa! Aiuta a comprendere il silenzio è la mitezza di Maria, che attraverso il suo si ha cambiato il senso della nostra storia! Questa icona è sacramentale, osservandola si riesce e percepire pur non parlando il messaggio di Maria. Leggi tutti i commenti (5) |
Lucia Pomposo il 16 ottobre 2017 alle 19:20 ha scritto: Invito tutti di leggere questo libro fantastico, un dono! Se tu conoscessi il dono di Dio! Questa frase mi ha messo soqquadro, mi ha invitata a rivedere concretamente la fede, vivendola concretamente nella vita di tutti i giorni. Se tu conoscessi chi ti chiede da bere! Leggi tutti i commenti (6) |
Studente Garrett Guerrieri il 16 ottobre 2017 alle 14:03 ha scritto:
Sara, |