Presentazione del Cardinale Angelo Bagnasco Metropolita di Genova
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Presentare la raccolta di una serie di fotografie di Giovanni Paolo II è un onore e una gioia. Desidero esprimere il mio apprezzamento ad “Avvenire” per questa iniziativa: è un atto di gratitudine e di affetto dei Vescovi e delle Comunità cristiane verso il nuovo Beato che ha guidato la Chiesa e segnato il mondo per più di ventisei anni. Scorrere le immagini di una persona è come leggerne la vita attraverso la via dello sguardo. Quelle qui raccolte, con sapienza e perizia, guidate certamente dalla fede e dal cuore, ripercorrono gli anni e li congiungono come un filo d’oro: dall’elezione alla Cattedra di Pietro, dai viaggi apostolici alla malattia, al fallito tentativo di spegnere la sua vita, ma ancor di più di intimorire lo slancio pastorale e scoraggiare la parola. La predicazione sulla dignità umana è stata come un fuoco che ha incendiato e liberato una parte significativa del mondo, e ha consentito di tornare a respirare a due polmoni, occidentale e orientale. Ne aveva bisogno non tanto la Chiesa, che mai aveva smesso di guardare e di attingere alle molteplici Tradizioni, quanto soprattutto il Continente europeo che Giovanni Paolo II da sempre concepiva come una unità rispettosa di popoli diversi eppure originata dalle medesime radici cristiane. L’uomo è la via della Chiesa perché Cristo è la via dell’uomo: si potrebbe così spiegare quella passione evangelizzatrice che ha reso inarrestabili i passi – anche quando molto faticosi – di Giovanni Paolo II sulle strade della terra. Come se volesse che la vicinanza fisica della sua persona rendesse più visibile la presenza del Signore Gesù e più tangibile il volto di quel divino Maestro che il mondo, in ogni tempo e latitudine, attende e cerca perché salva tutti gli uomini e tutto l’uomo. Ma, sfogliando, la visione corre ad altri incalzanti ricordi che testimoniano l’ansia ecumenica: preghiere, incontri, dialoghi, segni… passi concreti che, come pietre ben scelte, hanno portato avanti l’edificio dell’unità dei cristiani. Su quella strada la Chiesa continua a camminare con convinzione e sicurezza. In un Occidente segnato da complessi e da incertezze, da dubbi e da elasticità non sempre lodevoli, Papa Wojtyla ha portato una vento nuovo, il vento della fierezza, della forza della testimonianza, la certezza che il Vangelo ha qualcosa di unico da dire, di originale e di insostituibile per la storia del mondo. Ed è per questo che non si esime di incontrare culture e mondi diversi, perché ha un tesoro da offrire nel nome di Colui che tutti crea e salva, nel nome di Colui che lo aveva scelto e inviato per confermare la fede ai fratelli, e per essere voce della Parola di Verità e d’Amore. Quante volte il mondo più attento si è interrogato circa quell’uomo che, pellegrino e lottatore, conduceva la Chiesa sui passi di Dio: da dove la pace di quel volto? l’amorevolezza del tratto? l’energia della parola? da dove il coraggio della sofferenza che ha portato di fronte al mondo? E’ qui, dentro a questi interrogativi, che si scopre il segreto, la dimensione spirituale e mistica dell’anima, la sorgente di ogni ricupero e di ogni resistenza, di ogni speranza: il suo vivere immerso in Dio, il suo “vedere” l’Invisibile. Anche questo le fotografie raccolte ci ricordano e di questo ci parlano. Sì, perché in fondo, di questo abbiamo tutti sempre bisogno: essere ricondotti all’essenziale che Gesù di Nazaret, Figlio benedetto di Dio, ha rivelato e portato all’umanità e che la Chiesa, con i suoi uomini – manovali o giganti della fede – ci offrirà fino alla fine dei tempi. Come non ringraziare il Santo Padre Benedetto XVI? Ponendo Giovanni Paolo II nella cornice della beatitudine, alimenta la fede in Cristo Gesù, l’amore alla Chiesa, Maestra e Madre, la responsabilità operosa dei cristiani verso il mondo.
Prefazione di SS Bartolomeo I Patriarca Ecumenico di Costantinopoli
È un piacere presentare questa pubblicazione in onore dell'elezione, ministero e memoria del nostro amato fratello in Cristo, il compianto Papa Giovanni Paolo II. La leadership di Papa Giovanni Paolo II è stata un'incarnazione del ministero della riconciliazione. E' stata la realizzazione pastorale del ministero di unità, così come comandato dal Signore stesso e immaginato da coloro che lavorano al superamento di tutte le barriere umane create da conflitti e divisioni. Dalle fasi iniziali e fino ai momenti conclusivi del suo pontificato benedetto, mai Papa Giovanni Paolo II ha perso di vista questo ministero e questo mistero. E' stata questa la forza centrale della sua preghiera a Dio, così come il fattore determinante della sua comunicazione con gli altri. Nell'arco di un solo anno dalla sua elezione al Pontificato, Papa Giovanni Paolo II ha visitato il Patriarcato ecumenico, per dichiarare, insieme con il nostro predecessore, il defunto Patriarca Ecumenico Dimitrios, l'apertura ufficiale dei lavori della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica Romana e la Chiesa Ortodossa. E allo stesso modo, nell'arco dell'anno del suo addormentarsi nel Signore, egli ha acconsentito alla nostra umile richiesta, e ha offerto la restituzione formale delle sacre reliquie dei nostri venerati predecessori nel Trono Ecumenico e maestri formatori della Chiesa antica, San Gregorio Teologo e Giovanni Crisostomo. Questi due gesti splendidi e coraggiosi, nel nome del defunto Papa, si stagliano come simboli superbi della visione e del ministero di unità che egli ha nello stesso tempo abbracciato personalmente e pubblicamente praticato. Essi contengono una testimonianza di integrazione tra teoria e pratica, di teologia fedele e ministero pastorale, e, in ultima analisi, di storia tradizionale e realtà contemporanea. Inoltre, essi costituiscono la base e l'essenza delle sofferenze assunte dal compianto Papa Giovanni Paolo II per portare il messaggio del Vangelo a tutto il mondo moderno e per contribuire al ristabilimento della pace in frantumi in questo mondo. La storia si ricorderà il suo contributo decisivo alla resistenza contro l'occupazione nazista a metà del secolo XX, nonché alla nascita di "Solidarnosc" e alla caduta dell'ateismo nei Paesi ex-comunisti nel tardo secolo XX. Ha aperto la strada a numerosi sviluppi e ha avviato diverse iniziative per guarire le fratture storiche tra le religioni del mondo. Ha denunciato la violenza settaria in Irlanda e ha difeso la libertà religiosa in seno alle Nazioni Unite. E' stato il primo Papa a visitare un tempio ebraico. Ha perdonato un possibile assassino. Egli ha canonizzato Santi per confortare i fedeli. Ha parlato ai politici e alle folle. E' stato un poeta e un filosofo, un teologo e un pastore. Ha lasciato dietro di sé l'eredità indelebile della sua personalità e del suo ministero. Possa la sua memoria essere eterna!
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Simone Degli Innocenti il 28 aprile 2011 alle 19:12 ha scritto:
Un'opera preziosa ed indimenticabile per ripercorrere la vita e le opere di un Pontefice che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti.
Papa Giovanni Paolo II verrà proclamato ufficialmente Beato domenica 1 maggio, ma spero ardentemente e mi auguro che molto presto venga proclamato Santo, come io personalmente lo ritengo.
Complimenti ad Avvenire ed alla Libreria del Santo che ha reso possibile l'acquisto di questa splendida raccolta.
Dott. adriano gaggero il 30 aprile 2011 alle 14:03 ha scritto:
Una bella raccolta di fotografie che mostra alcuni momenti della vita del nostro amato Papa. Una lodevole iniziativa che permette di avere un ricordo visivo di questo grande Papa.
stefano riva il 4 maggio 2011 alle 11:10 ha scritto:
Congratulazioni!
Non è sicuramente facile "raccontare" in poche immagini la vita del Beato Giovanni Paolo II Papa; ottime anche le didascalie. Decisamente contenuto il costo dell'opera.
Credo proprio che ricomprerò l'opera come regalo alle persone più fidate.
Grazie, Stefano Riva
Nicoletta Scollo il 14 maggio 2011 alle 14:18 ha scritto:
Bellissima pubblicazione. La maggior parte delle immagini, sono degne di cornice, posso solo consigliarla.