La cacciata di Cristo di Rosa Alberoni Un libro con un titolo simile – La cacciata di Cristo – suscita immediata curiosità. Il lettore ne sarà ricompensato, scoprendo pagina dopo pagina che Rosa Alberoni ha messo insieme un lavoro originale, interessante, sicuramente contro corrente. Un pamphlet che regala almeno tre tesori. Il primo: il libro è stato scritto da una persona che si è innamorata di Cristo. E che soffre di fronte a un mondo che ha deciso di compiere quello che Giovanni Paolo II in Memoria e identità chiama peccato di “bestemmia contro lo Spirito”: l’uomo rifiuta Cristo e il suo perdono, pensando di potersi salvare da solo. Secondo: la Alberoni non ha paura di denunciare la deriva relativista della modernità e di mettere sul banco degli imputati alcuni illuministi, gli idealisti, Voltaire, Rousseau, il mito del buon selvaggio, Marx. Terzo: l’opera non è una superficiale rimasticatura di idee altrui, ma mette insieme alcuni spunti originali di una studiosa – sociologa allo IULM di Milano – che morde le tesi di Cartesio con profondità spesso sconosciuta ai maîtres à penser della cultura dominante. Formidabile il capitolo quarto, con le coraggiose prese di posizione su divorzio, aborto, unioni omosessuali, animalismo, e sul concetto di libertà.
Tratto da Il Timone n. 55 - anno 2006
(http://www.iltimone.org)
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10,00 €→ 8,00 € -
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Padre Clario Antonio Salatin il 19 giugno 2011 alle 21:58 ha scritto:
Ottimo, anche se penso nn si possa condividere la lettura che fa di Hegel. Leggano i sessatottini, leggano!!!