EAN 9788830812659
Il volume, curato da Pietro Maranesi, raccoglie gli Atti della settimana di studi dedicati, dall’Istituto Teologico di Assisi, a Chiara d’Assisi, in occasione dell’ottavo centenario della sua conversione. I contributi proposti si concentrano ora sulle questioni piu` specificatamente legate alle fonti e al confronto fra le stesse, ora sul delicato tema della definizione delle Sorelle Povere di Santa Chiara come Secondo Ordine, infine sulla particolare esperienza claustrale inaugurata e tenacemente difesa dalla santa.
Nel suo intervento, La conversione di Chiara d’Assisi (pp. 5-32), Marco Bartoli analizza i testi che raccontano la conversione della giovane, guidando il lettore attraverso un rapido excursus dalla lettera Gloriosus Deus emanata dal papa Innocenzo IV il 18 ottobre 1253, agli Atti del processo di canonizzazione, alla Legenda sanctae Clarae virginis, alla bolla di canonizzazione Clara claris praeclara. L’autore, evidenziando la diversita` dei generi letterari delle fonti considerate e la loro specifica prospettiva, tenta di far emergere la consistenza del tema della conversio in ciascuna di esse e le tonalita` differenti secondo cui e` presentato, anche in rapporto all’attrazione esercitata sulla santa da Francesco d’Assisi. Bartoli tratteggia cos?`il percorso della costruzione e rielaborazione della memoria che pero`, sottolinea l’autore, «non si concluse con la solenne canonizzazione, perche´ resto` viva in seguito, soprattutto presso le sorores che, prendendo a modello Chiara e la comunita` di San Damiano, scelsero di vivere la sua stessa vita.
Molto interessante in tal senso e` la rilettura delle vicende della conversione di Chiara proposta da suor Battista Alfani, autrice di una Vita et Leggenda della seraphica vergine Sancta Chiara, del XV secolo» (p. 30). Marco Guida si concentra sull’analisi della Leggenda di santa Chiara d’Assisi scritta da Tommaso da Celano (pp. 33-75), un testo che, pur presentando le caratteristiche tipiche del genere agiografico, e` originale «oltre che per i contenuti, soprattutto per il modo in cui Tommaso da Celano utilizza le fonti a sua disposizione per narrare la vita e la santita` di Chiara d’Assisi» (p. 33). Guida si propone, quindi, di entrare «nel ‘‘laboratorio’’ dell’agiografo» (p. 33) attraverso il prologo, porta d’accesso alla struttura dell’intera Leggenda, articolata «secondo i quattro ambiti su cui si era svolto il processo di canonizzazione della santa: la vita, la conversione, la vita religiosa (conversatio) e i miracoli» (p. 63), in base ai quali l’autore riporta e scandisce schematicamente i contenuti dell’opuscolo (cf. pp. 63-67).
In riferimento specialmente agli Atti del processo, dunque, Tommaso seleziona i temi fondamentali del suo scritto, assegnandogli un fine non solo informativo, ma soprattutto performativo: «Chiara diventa per le donne un modello di santita` imitabile» (p. 63). Claudio Durighetto, nello studio Le Sorelle Povere di Santa Chiara come secondo Ordine. Per un approccio canonistico a documenti e fatti noti(pp. 77-134), affronta la complessa questione del costituirsi dell’esperienza clariana come Secondo Ordine all’interno della famiglia francescana, nel solco del movimento penitenziale (pp. 83-89), verso una nuova forma di vita religiosa (pp. 90-94). Queste nuove realta`, strutturate secondo una normativa ancora embrionale, assumono pero` gradualmente «una fisionomia specifica» e «vanno assurgendo alla dignita` di comunita` regolari, con voti solenni, abito religioso, vita secondo una regola, approvazione pontificia» (p. 90). L’autore delinea l’iter canonico che, tra sollecitazioni carismatiche (le inamovibili istanze di Chiara) e adeguamenti istituzionali, ha condotto allo sviluppo dell’Ordine delle Clarisse, una nuova forma di vita consacrata, integralmente contemplativa in «monasteri legati dal carisma e dalla comunione, che costituiscono un Ordine pur restando autonomi e reciprocamente indipendenti, con un legame speciale con la Santa Sede, che li erige ad uno ad uno» (p. 133).
Chiara Agnese Acquadro, nel suo intervento L’esperienza di Chiara di Assisi tra clausura e reclusione (pp. 135-184), si sofferma sul significato del «vivere corporalmente rinchiuse» nella spiritualita` di Chiara. La sua riflessione e` preventivamente introdotta da un excursus storico sulla clausura e la sua legislazione (pp. 137-150), per toccare poi il tema del fenomeno della reclusione volontaria all’inizio del XIII secolo (pp. 150-159), con una particolare sottolineatura del movimento penitenziale della reclusione urbana. Illustrato tale contesto, l’autrice individua una possibile collocazione dell’esperienza clariana: «la forma di vita delle Sorelle povere si situa proprio all’incrocio tra la clausura istituzionale e la reclusione volontaria del movimento penitenziale centro-italico, movimento di cui la comunita` di San Damiano era una delle innumerevoli e privilegiate espressioni» (p. 158). Considerando la clausura nella forma vitae dell’Ordine delle Sorelle Povere (pp. 160-184) e individuandone i tratti peculiari, l’Acquadro riconosce nella clausura/reclusione clariana una specifica forma del vivere in altissima poverta` e santa unita` (p. 175). Su questo medesimo tema si sofferma anche Chiara Damiana Tiberio, nel saggio La clausura nella spiritualita`di Chiara.
Tra storia e profezia (pp. 185-233) . L’Autrice nella prima parte del suo contributo passa in rassegna i testi legislativi costitutivi del Secondo Ordine francescano e i documenti ufficiali della Chiesa e del magistero riguardanti l’esperienza contemplativo-claustrale (pp. 186-213), per concentrarsi quindi sulla clausura nell’Ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara (pp. 213-228) e focalizzarne i tratti caratterizzanti: la clausura e` il luogo teologico del «fare penitenza», un modo concretissimo di vivere l’altissima poverta` e la santa unita` (p. 214) nel quotidiano, coinvolgendo tutto l’essere nella donazione a Dio (p. 219), in una «relazione di interdipendenza con la comunita` civile e l’intero corpo della Chiesa» (p. 221), assumendo un’obbligazione contratta con forza di voto (pp. 222- 225). «Bisogna riconoscere – puntualizza l’Autrice – che ne´ nella Regola, ne´ nelle lettere di santa Chiara troviamo una giustificazione teologica esplicita della clausura» (p. 225), tuttavia essa si configura come vocazione specifica e scelta radicalmente evangelica e profetica nella sua peculiare percezione del corpo, del tempo, dello spazio: nella chiamata a «essere custodi del Verbo incarnato e quindi dimora permanente della SS. Trinita`» (p. 227).
Tratto dalla Rivista "Il Santo. Rivista francescana di storia dottrina arte" LII, 2013, fasc. 1-2
(http://www.centrostudiantoniani.it)
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FRANCESCO MAULA' il 27 settembre 2023 alle 15:33 ha scritto:
Libro molto interessante e scritto in maniera semplice. La figura di Chiara è al centro della Spiritualità francescana al pari di Francesco. L'autore esprime con il suo studio un nuovo e completo aggiornamento.