EAN 9788817025904
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Il nuovo millennio, quello che a detta degli “acquariani” doveva segnare la fine del Cristianesimo (legato all’era dei pesci, mentre la nuova era, quella dell’acquario, avrebbe visto il passaggio ad una nuova religione universale) è invece iniziato con una “riscoperta” di Gesù. Anche da un punto di vista editoriale.
Dopo l’interesse suscitato dal libro di Papa Benedetto, un testo destinato a uno studio, non certo a una semplice lettura, giunge ora nelle librerie – ed è risultato subito un successo di vendite con sei edizioni nel giro di due mesi, a riprova dell’interesse mai sopito sull’argomento – un saggio formato da uno dei giornalisti più attenti alle tematiche religiose, Antonio Socci.
Anche i non credenti, da Marx a Nietzsche, non possono non rimanere colpiti da questa figura che, in soli tre anni di vita pubblica, ha modificato radicalmente il mondo: senza la sua presenza la nostra civiltà non esisterebbe; senza la dignità donata a tutti gli uomini esisterebbe ancora un’economia basata essenzialmente sulla schiavitù e non si avrebbe avuto quell’incredibile balzo tecnologico che ha portato l’Europa molto più in avanti di culture ben più antiche, come quella cinese; senza la predicazione di Cristo non ci sarebbe stata la nuova visione del mondo caratterizzata dalla nobiltà del lavoro e dall’eroismo del padre di famiglia.
A sostenere le proprie parole, Socci cita anche una serie di autori per nulla cattolici, da Napoleone a Rousseau, da Hegel a Kant, da Benedetto Croce a René Girard, da Kafka a Jorge Luis Borges, a riprova che anche chi ha combattuto – con il pensiero, con gli scritti o addirittura con le armi – la Chiesa Cattolica, ha comunque subito il fascino della figura di Cristo e ne ha riconosciuto l’incomparabile grandezza.
La parte centrale del saggio di Socci si concentra sui rapporti con l’Antico Testamento, cercando di rispondere in maniera positiva alla domanda se Gesù fosse il Messia preconizzato dai libri sacri ebraici. Mescolando sapientemente ricostruzione esegetica – senza cadere nella pedanteria – e squarci di grande forza narrativa (come il passo sulla conversione del rabbino di Roma, Israel Zolli, che volle essere battezzato con il nome di Eugenio in segno di riconoscimento a papa Pio XII per tutto quello che egli aveva fatto per salvare gli ebrei dai nazisti), dimostra come la possibilità che 8 profezie messianiche si sarebbero potute verificare tutte assieme, in una sola persona, solo su un caso su miliardi (il calcolo è stato fatto da un matematico americano, Peter W. Stoner, ed è riassumibile in una cifra “astronomica” rappresentata da un 1 seguito da 17 zeri, che divengono addirittura 157 se le profezie prese in considerazione fossero 48!).
Il fatto è che le profezie messianiche sono addirittura 300, e che tutte si sono realizzate in Cristo. L’autore passa quindi al problema della Resurrezione: si parte, naturalmente, dalla Sindone, di cui si dimostra l’autenticità (il famoso test al radiocarbonio, che avrebbe datato il lino al tardo Medioevo, è inattendibile, e si spiega bene perché), poi si sintetizzano le testimonianze del tempo e si passano in rassegna alcuni studi più vicini a noi, per terminare con una prova estremamente concreta, la presenza di miracoli certi come quelli di Lourdes (bellissima la ricostruzione dell’esperienza avuta dal medico dichiaratamente ateo Alexis Carrel, che nel 1903 assisté ad una guarigione miracolosa avvenuta sotto i suoi occhi, che erano, più che scettici, in atto di sfida).
Insomma, quella di Socci è una sintesi ottima e soprattutto perfettamente leggibile (elemento che ne spiega l’enorme successo) di molti studi cristologici e una ulteriore conferma del «perché non possiamo non dirci cristiani», come scriveva un altro autore non sospetto di simpatie cattoliche, Benedetto Croce.
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 43 - Aprile 2009
In questa accurata, intensa e avvincente indagine su Gesù Cristo, raccontata con rara maestria, Antonio Socci ci aiuta a conoscere ancor di più il fondatore del Cristianesimo. E lo fa attraverso un percorso le cui tappe analizzano, i tra l'altro, anche i riflessi che la vita, le parole e le opere di Cristo hanno avuto su tanti che pur non lo hanno accolto. Un libro, questo, che vale davvero la pena non solo di leggere ma di studiare e... meditare.
Nella storia è realmente accaduto un fatto eccezionale: l'incarnazione di Dio in Gesù Cristo.
E questo fatto - un fatto! - ha capovolto la storia (un altro fatto incontestabile), affascinando non solo coloro che di Cristo si sono fatti discepoli, ma anche molti che non hanno ritenuto di seguirlo.
Un vero peccato, perché, come mostra Socci, a partire da una serie impressionante di profezie riguardanti Gesù, che si sono tutte mirabilmente avverate nella storia, non si può certo dire che Cristo non abbia dato prova convincente della sua divinità, grandezza, bontà, fascino.
l'autore non fugge dinanzi alle domande più ardue: è davvero risorto? E quali prove ci sono? E se è vivo, dove si trova oggi? I lettori del Timone non dovrebbero farsi sfuggire questo libro, che fortificherà la loro fede e fornirà strumenti per la buona battaglia apologetica.
Tratto da Il Timone n. 79 - anno 2009
(http://www.iltimone.org)
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triolina il 10 dicembre 2008 alle 11:46 ha scritto:
ME-RA-VI-GLIO-SO
Un utente il 12 dicembre 2008 alle 15:24 ha scritto:
w Gesù. Grazie Antonio. Io seguo un cammino di fede da 4 anni e Gesù ha cambiato la mia vita. Sono fortemente convinto che la testimonianza è la forma migliore di evangelizzazione, così come fece quel cieco: "Io non so se quest'uomo sia il figlio di Dio. So solo una cosa: prima ero cieco e adesso ci vedo." Grazie Gesù per aprire i nostri occhi.
Ma tu Antonio...
Facci la tua testimonianza...
rosamaria il 27 febbraio 2009 alle 21:13 ha scritto:
il libro mas lindo que e leido en mi vida, gracias por mostrarme en manera simple la vida de gesu
andrea il 21 dicembre 2009 alle 07:23 ha scritto:
appassionante e scritto molto bene. culturalmente molto elevato anche se alcune volte dà per scontati alcuni punti ancora discussi dalla analisi storica.
é fede, e come dice Pascal ce n'è abbastanza per confermare e convincere chi vuole essere convinto. accettiamo Gesù avremo una vita più libera e migliore. attendo con ansia la promessa seconda parte
ellis il 28 febbraio 2010 alle 03:45 ha scritto:
E' un libro stupendo! L'ho letto 2 volte di fila, l'ho studiato. Ho comprato e letto almeno 6 libri nominati nelle note, per saperne di più. Aspetto con ansia la seconda parte annunciata da Socci. Mi domando perchè non sia ancora stato tradotto il libro di Anthony Flew:"C'è un Dio nell'Universo", di cui Socci riporta varie citazioni.
Massimo Rho il 27 marzo 2010 alle 12:00 ha scritto:
Socci è sempre Socci...
Indicato per chi si ri-approccia alla fede...
Nicola Giuliani il 23 maggio 2011 alle 19:46 ha scritto:
Il libro è affascinante e si legge con vero piacere. Se si evitasse,però, di considerare la Resurrezione di Gesù come fisicamente avvenuta, ritenendola verità essenziale per la validità del messaggio cristiano (messaggio opportunamente innestato in senso salvifico sull’Ebraismo), il mondo sarebbe già risultato migliore di quanto lo è adesso. Duemila anni sono passati dalla venuta e predicazione di Gesù,ma se ci giriamo a guardarli tutti, non possiamo far altro che rimanere sgomenti. L’aver voluto dogmatizzare il Cristianesimo, al di là delle intenzioni del suo Fondatore, è stato un grosso errore, peraltro formalizzato, al di fuori di ogni logica cristiana, dal potere imperiale di Roma,rappresentato da Costantino nel Concilio di Nicea, con il conseguente deprecabile avvio di una spietata lotta agli eretici. Spiace che anche il Cardinale Martini, molto apprezzato da giovani e meno giovani, abbia più volte dichiarato,sulla scorta di quanto già affermato duemila anni fa da Paolo di Tarso,dopo la sua conversione, che senza la veridicità della Resurrezione fisica di Gesù, il Cristianesimo non avrebbe ragione di esistere e che Antonio Socci,validissimo,appassionato scrittore su questi temi,torni ad evidenziare questa tesi nei suoi libri e nelle interviste RAI. Spiace perché non ci si rende conto che per rimanere rigorosamente fedeli ad un oligarchico Magistero, ampiamente contestato in seno alla stessa Chiesa Cattolica (vedi fra tanti il noto prestigioso teologo Hans Kung), si creano seri ostacoli ad una più estesa condivisione del messaggio evangelico, oltre che ad concreto avvio di un discorso ecumenico su scala mondiale.
Stefano il 8 luglio 2011 alle 13:02 ha scritto:
Risposta a Nicola Giuliani:
Cortese Nicola, intanto la invito a leggere anche l'ultimo libro di Socci: " La guerra contro Gesù", che può "finalmente" chiarirle il senso storico del Cristianesimo. Ma a prescindere, qualsiasi indagine sul Cristianesimo non può che partire da questo evento di cronaca: Gesù è risorto fisicamente. Nessun senso avrebbero l'Ebraismo ed il Cristianesimo senza il verificarsi di questo evento storico. Questo, infatti risolve il grande enigma della morte come gravemente invalidante la libertà dell'uomo. Dio si presenta nella storia come: IO SONO COLUI CHE E'.
L'essere umano ha impresso nella sua anima "l'essere ideale soggettivo" (vedi la teosofia del Santo Rosmini), che ci permette di affermare che IO SONO. Tale consapevolezza stride con la scomparsa nella morte. Filosofia e scienza, nei suoi massimi esponenti, da Parmenide ad Einstein, affermano, appunto che: è e non è possibile che non sia ... non è ed è necessario che non sia. Solo la Resurrezione fisica di Gesù compie la piena libertà dell'uomo.
Per quanto il "dogma" possa dar fastidio alla "cività" che domentica cosa sia la libertà (a tal fine invito a leggere Papa Ratzinger: “L’uomo che intende la libertà come puro arbitrio di fare quello che si vuole e andare dove si vuole vive nella menzogna, perché, secondo la sua stessa natura, egli è parte di una reciprocità, la sua libertà è una libertà da dividere con gli altri; la sua stessa natura porta in se disciplina e norma; identificarsi intimamente con queste, ecco la libertà!”), esso è nient'altro che la necessità che l'uomo si allinei a Dio nello scrivere "diritto" sulle pagine della storia.
L'affermazione della spietatezza del combattimento agli eretici è un modo di ribaltare i termini di visione della storia: sono infatti coloro che affermano la Resurrezione fisica di Gesù che subiscono da duemila anni le peggiori persecuzioni. E le cronache quotidiane riportano ogni giorno casi di nefandezze perpetrate a danno di inermi credenti in Cristo.... ogni santissimo giorno! La condivisione del messaggio Cristiano non è e non può essere la condivisione di un pensiero o di una ideologia, ma qualcosa di molto più prezioso, ovvero la condivisione del Corpo stesso di Cristo. Tutto l'annuncio Cristiano, fin dall'annuncio ad Abramo, verte su questo straordinaria possibilità data all'uomo per il compimento di un "quantico" che l'attuale Regno dei Cieli sta realizzando. Un parto, un travaglio che non può avere ad epilogo una terra nuova e nuovi cieli, in cui l'uomo sarà finalmente libero dal divenire, in una alba eterna, e in pienezza. Per pienezza intendendo: conservando la propria soggettività, individualità e personalità nella piena condivisione dell'Amore di Dio. Amore che è la causa ed il fine di ogni cosa. Qualsiasi riduzione del messaggio cristiano a corpus normativo e dogmatico determina sterilità e divisione. Siamo tutti, tutti invitati ad una Mensa meravigliosa e ci soffermiamo a criticare il colore della tovaglia e la forma del piatto. Comincia a mangiare caro Nicola Giuliani e dimenticherai anche che Gesù ti sta imboccado tenedoti amorevolmente in braccio, accostandoti al Suo Cuore (vero e palpitante) aperto come una porta verso il meraviglioso.
Emilioi, md0762@tiscali.it il 28 agosto 2011 alle 18:27 ha scritto:
Grazie Socci!!!
Ho comprato il libro come lettura per le vacanze,ma non riesco a staccarmene!!
L'ho già letto 3 volte e lo leggerò ancora,perchè mi ha aperto nuovi orizzonti sulla figura del Cristo.
Orizzonti che mai ho sentito proporre dalla Chiesa,mai ho sentito indicare nelle omelie domenicali in Chiesa.
Lei con il Suo libro ha dato spessore storico ed archeologico al Credo.
Quando lo capiranno anche i sacerdoti?
FABRY, fabrizioorielli@libero.it il 10 ottobre 2012 alle 06:49 ha scritto:
É un libro semplicemente straordinario, + che un libro é un bellissimo documentario d'amore, l'amore immenso di Gesù per il mondo e per noi uomini! Anch'io ho dovuto leggerlo 2 volte e solo perchè non riesco a trovare ancora un briciolo di tempo non ho iniziato la terza lettura! È un libro che mi ha emozionato e commosso e mi ha fatto capire veramente chi è Gesù! Quanto sia vivo e presente nella vita di ognuno di noi giorno dopo giorno! Socci scrive stupendamente, con intelligenza maestria ci porta a sciogliere tutti quei piccoli dubbi che ognuno di noi ha sull'esistenza del Salvatore del mondo, l'approccio da indagine scientifica nell'affrontare il tema, rende la lettura estremamente accattivante e avvincente, è bellissimo vedere come la scienza e il pensiero scientifico non facciano altro che confermare l'intero Vangelo! I + grandi personaggi della storia, da Einstein a Napoleone, da Keplero a Galileo quando parlano di Gesù lo fanno con una fede che non ti aspetti, con una consapevolezza della Sua grandezza che lascia senza fiato! E la Sacra Sindone poi é li davanti a noi a ricordarci le 120 frustate che hanno colpito un Uomo speciale! Grazie Socci per aver contribuito con questo tuo lavoro alla mia piccola fede! Un libro da regalare anche a chi afferma di essere ateo, un libro da avere e da leggere assolutamente, il vostro cuore non sará + lo stesso! Ve lo assicuro!