Che differenza c'è tra un mago e un esorcista? Gli indemoniati sono contagiosi? Come immaginare il volto di Satana? Ha un valore protettivo portare con sé immagini sacre? La possessione colpisce a caso? Come si fa a distinguere i fenomeni demoniaci da quelli paranormali e da quelli psichiatrici? Sono solo alcune delle domande più frequenti che nel corso degli anni sono state rivolte a Gabriele Amorth, il più noto esorcista italiano. Sono interrogativi e curiosità di persone comuni, ma anche di medici e psichiatri, e offrono il quadro dei dubbi ricorrenti su angeli, diavoli e fenomeni di possessione.
INTRODUZIONE
Il successo del libro Un esorcista racconta mi ha portato in primo piano, contro ogni mio merito, nei mezzi di comunicazione sociale. Ho rilasciato più di cento interviste a tv e giornali d'ampia risonanza, e ho partecipato a tanti incontri minori, sempre seguiti da discussione. Ho accumulato una grande quantità di domande, tra cui mi è facile scegliere le più ricorrenti. Si pensi che, anche solo nei miei interventi a Radio Maria, venivo intervistato per un'ora, poi, per due ore, si susseguivano le telefonate con le domande degli ascoltatori. In seguito ho iniziato una serie di interventi mensili, di un'ora e mezzo ciascuno. Sul mensile Eco di Medjugorje ho inoltre curato a lungo una rubrica che terminava con domande e risposte.
Ho ritenuto opportuno avvalermi di questa esperienza e riportarne qui i tratti più significativi. Non presento un testo organico, poiché si tratta di domande singole, staccate; mi sforzo solo di raggrupparle in base alle affinità degli argomenti. Nella prima parte propongo le domande più comuni, mentre nella seconda riporto le domande che mi sono state rivolte da psichiatri nel corso di incontri pubblici.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
Esorcisti e maghi
Ci sono esorcisti più forti ed esorcisti più deboli, o uno vale l'altro?
Che ci sia differenza tra un esorcista e un altro è innegabile. Dipende da fattori d'indole spirituale (l'intensità di preghiera, di unione con Dio, di sacrifici; oso dire: la santità) e da fattori umani quali l'esperienza, l'intelligenza, la cultura specifica, l'intuizione... Non è però facile valutare questi fattori e ogni confronto sarebbe errato perché solo Dio è giudice. Giustamente un esorcista francese, rispondendo al suo vescovo che gli aveva posto questa domanda, gli ha fatto l'elenco delle cose nuove che aveva imparato, anno dopo anno, durante l'esercizio di questo ministero; in sostanza ha voluto dire: «Posso solo confrontarmi con me stesso, e ho visto che ho sempre da imparare, ma ho anche visto i vantaggi dell'esperienza».
Non dimentichiamo inoltre che, in questo settore, giocano molto anche altri fattori: l'impegno di fede e di preghiera della persona colpita e dei suoi cari; la fede nell'intercessione della Chiesa e quindi l'accostarsi all'esorcista come a uno strumento di Dio, attraverso l'incarico ricevuto dal suo vescovo. Ho anche notato una certa specializzazione fra gli esorcisti, ossia che la loro efficacia dipende dal tipo di mali malefici che si trovano di fronte. Ma è poi sempre il Signore che decide e che concede la grazia del risultato all'uno o all'altro, secondo la sua volontà, perché si debba a lui solo ogni rendimento di grazie.
Che differenza c'è tra un mago e un esorcista?
Il mago, quando è un vero mago e non un semplice imbroglione, agisce con la forza di Satana; l'esorcista agisce con la forza del nome di Gesù e l'intercessione della Chiesa.
Come ci si deve regolare di fronte a tanti non esorcisti che benedicono: sacerdoti, suore, laici?
Tutte le preghiere sono efficaci, purché fatte con fede, con umiltà, con carità (quindi senza nessun interesse materiale), senza stranezze. Pregare gli uni per gli altri è certamente una raccomandazione che ci viene da Dio. Ognuno può farlo conformemente al suo sacerdozio: derivante dal battesimo o più ancora se si tratta di sacerdozio ministeriale. È ottima cosa che i sacerdoti benedicano; dovrebbero farlo molto di più.
È evidente che si tratta in questi casi di preghiere private, che niente hanno a che fare col sacramentale dell'esorcismo. Poi bisogna guardare ai frutti. Conosco tanti che pregano o benedicono con efficacia; conosco anche tanti che si sono fatti una fama da santoni, mentre non sono altro che imbroglioni o ipocriti, quando non addirittura dei maghi. Non possiamo pretendere che sia l'autorità ecclesiastica a pronunciarsi in tutti i casi; sono troppi e neppure meritano una considerazione di carattere ufficiale. Dobbiamo essere noi ad avere buon senso e a saperci regolare; i parroci dovrebbero essere in grado di dare i consigli appropriati ai singoli casi che si verificano nelle loro parrocchie.
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Franco Albiero il 21 febbraio 2015 alle 20:21 ha scritto:
Acquisto conveniente e spedizione rapida.
Ente scuola dell'infanzia paritaria Enrico Candiani il 21 luglio 2017 alle 17:25 ha scritto:
Chiaro e semplice
Dott. Rosaria Lullo il 25 agosto 2017 alle 23:53 ha scritto:
Trattasi di uno dei testi più spiccati e autorevoli della bibliografia dell’ex presidente degli esorcisti. Don Amorth per me resterà uno dei più grandi sacerdoti che hanno esercitato il ministero sacerdotale e di esorcistato con la massima serietà, nel totale rispetto della dottrina cattolica e anche con un pizzico di ironia che alleggeriva il peso della sua missione, essendo un compito molto arduo e impegnativo. L’opuscolo delinea sinteticamente le tecniche di difesa dagli attacchi del maligno, al quale siamo tentati in ogni istante della nostra esistenza, fornendo degli ammonimenti e suggerimenti per rafforzare la nostra fede, essere saldi nelle tentazioni ed affrontare nel migliore dei modi il nostro combattimento spirituale, contrastando tutte le avversità di cui il diavolo è l’autore.
Per me vale 100 stelle per la semplicità nel linguaggio e per le sane esortazioni che il grande Amorth offre in questo libretto.
Nancy Romano il 20 ottobre 2017 alle 17:06 ha scritto:
Ho acquistato molti scritti di padre Gabriele Amorth e non mi stanco mai di leggere le memorie del più conosciuto esorcista della Chiesa cattolica e delle sue opere di bene compiute fra di noi. Riflettiamo ...!
Alessandra Franceschelli il 22 ottobre 2020 alle 18:10 ha scritto:
Questo libro è estremamente interessante ma va sicuramente approfondito con altri scritti di padre Amorth di cui Angeli e Diavoli rappresenta una sorta di sunto, per approcciare ad argomenti di amplissima e difficile trattazione.