Apparizioni mariane
L'apparizione di Maria rappresenta il più grande messaggio per la Chiesa, un incoraggiamento sul suo cammino verso l'eternità. Parlando della devozione mariana d'oggi, il Papa Giovanni Paolo II ha sottolineato che essa deve "mostrare con chiarezza il posto di Maria nella Chiesa". Lei è tutta per Cristo e per la Chiesa, ecco perché non esiste una sana devozione a Maria che non conduca a Cristo e alla costruzione della Chiesa.
"Dalla descrizione dell’evento di Cana si delinea ciò che concretamente si manifesta come nuova maternità secondo lo spirito e non solo secondo la carne, ossia la sollecitudine di Maria per gli uomini, il suo andare incontro ad essi nella vasta gamma dei loro bisogni e necessità. A Cana di Galilea viene mostrato solo un aspetto concreto dell’indigenza umana, apparentemente piccolo e di poca importanza («Non hanno più vino!»). Ma esso ha un valore simbolico: quell’andare incontro ai bisogni dell’uomo significa, al tempo stesso, introdurli nel raggio della missione messianica e della potenza salvifica di Cristo. Si ha dunque una mediazione: Maria si pone fra suo Figlio e gli uomini nella realtà delle loro privazioni, indigenze e sofferenze... la sua mediazione ha un carattere di intercessione... come madre desidera anche che si manifesti la potenza messianica del Figlio, ossia la sua potenza salvifica volta a soccorrere la sventura umana, a liberare l’uomo dal male che in diversa forma e misura grava sulla sua vita". (Redemptoris Mater, Giovanni Paolo II)
"Dalla descrizione dell’evento di Cana si delinea ciò che concretamente si manifesta come nuova maternità secondo lo spirito e non solo secondo la carne, ossia la sollecitudine di Maria per gli uomini, il suo andare incontro ad essi nella vasta gamma dei loro bisogni e necessità. A Cana di Galilea viene mostrato solo un aspetto concreto dell’indigenza umana, apparentemente piccolo e di poca importanza («Non hanno più vino!»). Ma esso ha un valore simbolico: quell’andare incontro ai bisogni dell’uomo significa, al tempo stesso, introdurli nel raggio della missione messianica e della potenza salvifica di Cristo. Si ha dunque una mediazione: Maria si pone fra suo Figlio e gli uomini nella realtà delle loro privazioni, indigenze e sofferenze... la sua mediazione ha un carattere di intercessione... come madre desidera anche che si manifesti la potenza messianica del Figlio, ossia la sua potenza salvifica volta a soccorrere la sventura umana, a liberare l’uomo dal male che in diversa forma e misura grava sulla sua vita". (Redemptoris Mater, Giovanni Paolo II)
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