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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 901 a 915 di 26202)


Avv. PATRIZIA CASTALDO il 23 gennaio 2024 alle 13:11 ha scritto:

Testo di grande profondità e acutezza. Avendo quale tema la vita di un umile parroco di campagna, nella metà del XX^ secolo, ed ispirato alla vita del santo curato d'Ars, il libro affronta la terribile tematica della presenza, e dell'opera, del male e di Satana, nel mondo. Attraverso le vicende del mite sacerdote e dei suoi incontri, fra cui lo stesso Satana, l'autore racconta il peso del male sulla scena del mondo, intrecciato con l'eterna tematica della ricerca di Dio, dilemma che tocca tutti, durante l'esistenza. Ne risultano pagine di grande interesse e molto coinvolgenti emotivamente.

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teresa fara il 23 gennaio 2024 alle 10:40 ha scritto:

Super! libretti carini e dal contenuto prezioso

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Andrea Rahino il 22 gennaio 2024 alle 22:29 ha scritto:

Consigliatissimo

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Catechismo maggiore - Pio X
Libro
Pio X San Paolo Edizioni (settembre 2014, 304 p.)

Andrea Rahino il 22 gennaio 2024 alle 22:29 ha scritto:

Bello

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Andrea Rahino il 22 gennaio 2024 alle 22:29 ha scritto:

Bellissimo

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Umberto Masperi il 22 gennaio 2024 alle 13:23 ha scritto:

A)Antropologia è una parola ricorrente,oggi,a vari livelli: sia nelle interviste ad intellettuali,studiosi,uomini di scienza, che partecipano a dibattiti-conferenze, trasmesse sui social o in altri mezzi di comunicazione,sia su giornali o riviste di orientamenti formativi culturali,sia in discussioni di carattere socio-politico,per limitarci a questi soli tre ambiti. Antropologia può essere ritenuto un aspetto specifico della sociologia, un sapere ,quest’ultima, che trionfa quando ci si rivolge alle persone di cultura in processi valutativi su realtà dell’esistenza dell’uomo dei nostri tempi.Il nome del sociologo Francesco Alberoni,mancato nell’ Agosto 2023, basta da solo,ripensando all’eco che ha avuto la notizia della sua morte,ben pochi ne ignoravano la figura,il pensiero,i libri.
B) Un secondo richiamo:la presenza nelle scuole secondarie di secondo grado delle cosiddette scienze sociali ,che sovrastano e prendono il posto del tradizionale studio della filosofia ( riconferma del petrarchesco “Povera e nuda vai, Filosofia”?). L’antropologia come scienza si avvale di altre “discipline”,quali :psicologia,sociologia, medicina,neurologia,psichiatria, psicoanalisi,etnologia,ecc.
C)Questa lunga premessa è per dire che può risultare utile anche un confronto con questo libretto , che tratta il problema dal lato filosofico, di minore risonanza oggi. Un dato già per se stesso significativo: pubblicato nel lontano 1980 la I edizione ha avuto cinque ristampe fino al 1993 ;II Edizione 1995, due ristampe,1996-2007. Ma non sono i numeri che contano,è il nome dell’autrice,la filosofa Sofia Vanni Rovighi. Fu una studiosa e docente universitaria di elevato livello per competenza,preparazione ,attitudine agli approfondimenti critici, chiarezza nell’esposizione che evita e supera eventuali difficoltà concettuali quando si trattano argomenti filosofici. Benedetto Croce diceva che la chiarezza dell’espressione dipende dalla chiarezza delle idee, e la “nostra” l’ha sempre confermato. Il contenuto del libro?diviso in due parti. Secondo lo stile che l’ha sempre caratterizzata:la prima come panoramica storico-filosofica,la seconda è la sua proposta,” Appunti per una antropologia” (L’unità dell’uomo,la sussistenza dell’anima,la libertà). La visione di fondo è quella della tradizionale concezione neoscolastica,oggi dimenticata e non più “di moda” (purtroppo!mentre andrebbe riscoperta,perché anche la perla del vangelo era rimasta nascosta o dimenticata). Ho letto questo volumetto anni fa,l’ho preso ancora in considerazione e, nonostante i numerosi libri di carattere filosofico letti per tenermi aggiornato,posso dire di “trovarmi ancora bene).


Marco Cimini il 22 gennaio 2024 alle 07:52 ha scritto:

Essere educatore è certamente un "lavoro" non facile e c'è possibilità che, a seguito di delusioni educative, ci si senta falliti. Il testo ci aiuta a comprendere che esperienze negative possono essere trasformate in occasioni di crescita e di Grazia dove poter testimoniare il nostro essere risorti.


Umberto Masperi il 21 gennaio 2024 alle 15:22 ha scritto:

Il presente libro è la riedizione (2007) di un volume di tanti anni fa (1963) dal titolo “Gnoseologia”. Un testo che fu molto utile nel corso degli studi universitari, in alcuni casi anche durante l’insegnamento scolastico. Affronta il problema della conoscenza nel suo “aspetto” filosofico, ossia del suo valore nell’indagine filosofica , attraverso una panoramica di storia della filosofia. La caratteristica, ed il pregio, sta nella competenza che dimostrò sempre la studiosa con il suo stile di una chiarezza espositiva esemplare ,cosa non facile in sede filosofica, nel senso critico costante, nel cogliere gli aspetti essenziali, con continuo riferimento alla lettura e commento di testi degli autori. Il quadro filosofico del Novecento è complesso nella sua ricchezza di indirizzi ;chi si impegna in questo ambito è condizionato dal pericolo di seguire alcune proposte quasi fosse affascinato dai contenuti culturali, meno stimolato ad approfondimenti critici personali sui problemi “tradizionali” che scaturiscono dal nostro “ essere”, soprattutto “ esistenziale “. Vanni Rovighi ebbe sempre un orientamento di base nel suo “discorso” filosofico incentrato sul problema della conoscenza. Nello studio e nella presentazione di ogni filosofo, nel corso della storia , la loro posizione su tale problema, quello gnoseologico, era come il banco di prova nel processo valutativo. Un volume certo tradizionale ,questo ,ma sempre da tener presente.

Umberto Masperi il 20 gennaio 2024 alle 18:44 ha scritto:

Il presente libro è la riedizione (2007) di un volume di tanti anni fa (1963) dal titolo “Gnoseologia”. Un testo che fu molto utile nel corso degli studi universitari,in alcuni casi anche durante l’insegnamento scolastico. Affronta il problema della conoscenza nel suo “aspetto” filosofico, ossia del suo valore nell’indagine filosofica,attraverso una panoramica di storia della filosofia. La caratteristica,ed il pregio,sta nella competenza che dimostrò sempre la studiosa con il suo stile di una chiarezza espositiva esemplare ,cosa non facile in sede filosofica, nel senso critico, nel cogliere gli aspetti essenziali, con costante riferimento alla lettura e commento di testi degli autori. Il quadro filosofico del Novecento è complesso nella sua ricchezza di indirizzi ;chi si impegna in questo studio è condizionato dal pericolo di seguire alcune proposte ,quasi affascinato dai contenuti culturali,meno stimolato ad approfondimenti critici personali sui problemi “tradizionali” che scaturiscono dal nostro “ essere”, soprattutto “ esistenziale “. Vanni Rovighi ebbe sempre un orientamento di base nel suo “discorso” filosofico incentrato sul problema della conoscenza. Nello studio e nella presentazione di ogni filosofo,nel corso della storia , la loro posizione su tale problema,quello gnoseologico,era come il banco di prova nel processo valutativo. Un volume certo tradizionale questoma sempre da tener presente.


pino pini il 21 gennaio 2024 alle 02:03 ha scritto:

Splendido libro, semplice e avvincente, una bella introduzione alla preghiera per tutti, lo consiglio

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Umberto Masperi il 20 gennaio 2024 alle 17:29 ha scritto:

Da anni utilizzo questo libro,assieme agli altri due,per per una preparazione alle letture della messa domenicale. Mi ritengo fortunato per averli acquistati anni fa’ quando erano in commercio,mentre ora è reperibile solo questo dei tre cicli dell’anno liturgico. C’è da augurarsi che vengano riediti tutti.L’esposizione è semplice e sempre focalizzata sulla lettura del vangelo,con pochissimi cenni sulla prima e seconda,un limite che poteva esse evitato. Gli essenziali elementi del commento sono utili per acquisire una certa preparazione per entrare in sintonia con il discorso biblico-evangelico;dipende dal lettore ,che ricorre al commento, per ottenere uno stimolo alla propria meditazione. I quattro vangeli canonici hanno una esposizione essenziale ,e semplice a livello comunicativo, e questo ci fa capire che sono “contenuti” da meditare; insistendo su questo punto si affina e stabilizza il nostro atteggiamento quando ci poniamo di fronte alla parola di Dio,che è da vivere come fu testimoniata nella,e dalla,vita de primi discepoli. Talora le omelie dei celebrantl ci distraggono da tutto questo soprattutto se in chiesa non ci sono i tradizionali “foglietti”,ma è più importante se la preparazione venga curata a casa,il giorno prima con un sentimento di attesa del giorno dopo,il dies Domini ,ridotto nella nostra società a sola festa,magari senza il dovuto riposo in senso biblico.


Filippo Sorgonà il 19 gennaio 2024 alle 20:19 ha scritto:

Bellissimo il dialogo fra i due autori, che fa meditare moltissimo la Parola. Ti mette in risalto tante sfumature e particolari che sfuggono a che non è un esperto biblista. Da leggere e rileggere con molta attenzione.


Don mauro costantini il 19 gennaio 2024 alle 13:42 ha scritto:

Un testo interessante che vale la pena leggere e riflettere. Il mondo del digitale entra silenzioso nei nostri modi di vivere, causando inconsapevolmente, la necessità di sentire la loro necessità e presenza nella nostra vita.


Don Marcello serio il 19 gennaio 2024 alle 11:17 ha scritto:

ma anche no!

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Marco Cimini il 19 gennaio 2024 alle 06:38 ha scritto:

Una raccolta di varie testimonianze di diversi esorcisti che condividono alcune loro esperienze. La finalità di questo testo, mi sembra, sia quella di metterci in guardia dalle tentazioni, ma soprattutto nel riconoscere che la salvezza viene da Dio, dalla comunione con Gesù.

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