Citazione spirituale

Tu sei qui: La voce dei clientiLibri

La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 706 a 720 di 26267)


SPE Salvi il 8 aprile 2024 alle 11:15 ha scritto:

Stupendo. Questo libro dovrebbe essere usato più spesso dalle chiese cattoliche nella liturgia quotidiana dato che dopo di lui non ho memoria di un messale migliore ne’ più bello di questo

Leggi tutti i commenti (2)

Umberto Masperi il 8 aprile 2024 alle 10:09 ha scritto:

Il dolore,soprattutto in certe circostanze,è sempre stato una realtà sconvolgente per l’uomo,in ogni tempo e in ogni civiltà.In tutte le sue forme porta alla possibilità di una risposta di ribellione.E’ significativa l’espressione:’GRIDO’ di dolore,anche se ci sono casi in cui ci si chiude in se stessi,mentre nella sofferenza escono suoni quasi non più umani,lamenti,sussulti di pianto-
In qualche caso poi si è portati a coinvolgere Dio,quasi fosse responsabile o perlomeno insensibile a quel grido.
* Un giorno,mentre uscivo,quasi come un automa, dal reparto di rianimazione dove era ricoverata una persona cara in coma da tempo,una signora vicina,con le lacrime,con tono risentito mormorava---:’Dicono che l’inferno è nell’altra vita;no! è quaggiu’. Dante nella prima cantica in quell’incontro,nella sofferenza della pena inflitta al dannato, ci mostra la sofferenza sulla sofferenza con le famose parole: Tu vuo’ ch’io rinovelli/disperato dolor che ‘l cor mi preme/ già pur pensando,pria ch’io ne favelli.../...parlare e lagrimar vedrai insieme’.
** Famoso nella Bibbia è il libro di Giobbe nel quale l’uomo giusto è colto da continue disgrazie che si accumulano,dopo una vita felice. Giobbe deve confrontarsi con tre amici che, invece di consolarlo,rispondono con il ricorso alla teologia; ad es. il primo rimanda al peccato dell’uomo,cui deve far seguito il castigo. Il card.Ravasi con questo libretto ci aiuta nella lettura del ‘libro di Giobbe’,difficile e sconcertante,anche con riferimenti a pensatori de nostri tempi,che se ne sono interessati. Lo svolgimento della ‘trama’ è complessa,quasi incomprensibile senza una guida,se manca un’adeguata spiegazione. Invece di una ribellione contro Dio (.... che mi colpì nelle parole di quella donna)impariamo un nuovo modo di ‘vedere’ Dio,un capovolgimento che solo la fede rende possibile.

LETTURA IMPEGNATIVA,ma necessaria di fronte al ‘mistero’ della nostra esistenza.I nostri vecchi dicevano:’bisogna aver la pazienza di Giobbe’,esprimendo,in certe circostanze,una forma di saggia rassegnazione;qui con l’aiuto che il biblista Ravasi offre,siamo invece portati a pensare: ‘ Ci serve una ‘conquista’ di Dio come,alla fine, ci fu in Giobbe.
Platone scrisse: ‘kalepà tà kalà’ ( difficili,faticose,sono le cose belle)-
Questo studio di mons.Ravasi lo conferma.


Umberto Masperi il 8 aprile 2024 alle 09:21 ha scritto:

Avvicinandomi alla lettura di questo libretto (83 pagine) ero nell’incertezza, ripensando alle parole della Bibbia. * 2 Samuele 7 ss. (‘Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore:"Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: "Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti?... Il Signore ti annuncia che farà a te una casa’ ;** 1 Corinzi 6,19 (‘Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? ‘). Infine il dramma per il popolo ebraico ,deportazione, distruzione del tempio; guerra antiromana del 69 , Matteo 24 ‘ Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata’. Il pensiero a Maria: Domus aurea. Foederis arca .
Conoscendo la figura del grande studioso di Patristica,profondo teologo :occasione da non perdere.
^^^ Io ripenso sempre all’origine delle parole e,ora, subito mi viene in mente il riferimento al greco antico(tempio ‘temenos’,temno,taglio,separo,luogo circoscritto,separato,dove c’è la presenza divina,riservato quindi a Dio); scatta un richiamo al biblico ‘paradiso’,greco παράδεισος-paràdeisos, iranico pairidaēza: il recinto,luogo recintato. Nel libro della genesi pensiamo al ‘giardino’ ,pienezza di bene,la creazione di tutta la realtà e l’uomo posto in essa come creatura privilegiata: Gen,2,8.15’ Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato... lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.’ Trovo utile che le sette parti,in cui è diviso il libretto,inizi con ‘ Il tempio cosmico’,la natura, che il peccato ha reso ostile all’uomo,meglio:l’uomo ostile alla natura,(che,però, conserva sempre il carattere della creazione e quindi,intendendolo bene,della ‘presenza’ di Dio.
^^^ le ALTRE PARTI di questo libretto,in successione:
a)il tempio mosaico (di Mosè;alleanza:una triplice cerchia:un vestibolo,il temenos templum,una tenda,il santuario,separato da un velo dove si trovano l’Arca,il propiziatorio .
b) il tempio di Cristo(l’umanità di Gesù (Mt.12,6:’Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio).
c) Il tempio della Chiesa (il corpo mistico,comunità cristiana,sulla terra,in pellegrinaggio, il cui Capo è nei cieli).
d) Il tempio profetico . e)Il tempio mistico (ogni anima vero tempio di Dio,tempio consacrato che non deve essere profanato).
e) Il tempio celeste (la salvezza raggiunta una volta per sempre,l’umanità unita alla divinità nella persona stessa del Figlio di Dio. Cielo dimora dell’umanità con Cristo, con la Chiesa trionfante). L’uomo ha sempre avuto di fronte a sé il dramma della morte. Ora essa assume il valore che ci introduce all’unione mistica ,alla casa del Padre.
NB. Limitarsi a dei cenni è necessità in ogni commento, ma il testo di questo studio di Daniélou merita una lettura diretta per la sua ricchezza.


Umberto Masperi il 8 aprile 2024 alle 09:18 ha scritto:

Questo libriccino di sole 80 pagine,piccolo formato , dal titolo comprendiamo che pone un problema molto discusso in anni passati (la data dell’edizione italiana è il 2004 ma l’autore ,Jean Danielou , visse poco dopo la metà secolo scorso.
^^ DUE PAROLE: CRISTiANO, MONDO MODERNO. Sull’essere A) CRISTIANO pensiamo all’impegno che interpella la nostra coscienza di fronte alla persona di Cristo,al suo messaggio di salvezza,alla ‘istituzione ‘ della Chiesa nella promessa della presenza ed opera dello Spirito Santo ( il consolatore). B) MONDO MODERNO= a parte il fatto che ogni età tende a vedere quelle precedenti come ‘inferiori’ o da superare (non in senso hegeliano),fenomeno che si è accentuato a partire daIl’ ‘Illuminismo, con la convinzione che il ‘nuovo’ ricorso alla ragione rende adulti(Kant in primis), riportandoci ad anni più vicini, il ‘ moderno’ è categoria complessa, accompagnata da altre parole (secolarizzazione, decostruzione ,perdita dei punti di riferimento, ‘superamento (ueberwindung) dei valori’tradizionali). Ma nella ‘modernità’ oggi abbiamo nuovi aspetti,meno operanti ad es. negli anni post-conciliari, quando viveva il nostro teologo-studioso francese,come l’inquinamento ed il degrado della natura, la ‘libera’ sessualità o crisi della famiglia, teorie gender, denatalità ,’facile’ utilizzo dell’ingegneria genetica quando si tende a mettere in secondo piano il principio della dignità di ogni persona.
Dopo questi pochi cenni introduttivi, passiamo al contenuto di questo scritto .
+ All’INIZIO ( ‘fede e mentalità contemporanea’) in quattordici pagine il richiamo è su punti essenziali: ateismo oggi come atteggiamento più diffuso rispetto al passato,e più condiviso ; convinzione che i metodi scientifici sono norma di ogni verità,riduzione della fede a semplice scelta personale che non ha la forza di offrire oggettività, ‘riservata’ solo alla ‘ragione’,esclusione però di una ragione capace di elevarsi alla dimensione metafisica, rimanere fermi solo a certezze storiche, a forme di ‘umanesimi’,con prevalenza di quello ateo ( ad es. insistenza sul prassismo :conta solo l’azione); immanentismo, ritenendo che l’amore verso Dio sia un togliere l’amore verso gli uomini.
++ La SECONDA PARTE ( ‘difesa del praticante’) richiama all’inizio la tendenza in ‘molti’ ad una religione di facciata; rifiuto o svalutazione della pratica, ad es. sacramenti ( NB. Sia permesso di ricordare che di tanto in tanto capita di sentire chi dice: ’sono credente,anche se non praticante’): ritenere sufficiente una generica morale di fratellanza,filantropia. Danielou fà opportune precisazioni.
+++ TERZA PARTE (’Beati i poveri’) approfondisce il significato della povertà nel messaggio evangelico. (ricordo quante discussioni ai miei tempi sulla povertà per il credente ,mentre allora si affermava nella società il fenomeno del consumismo). I Vangeli non per nulla parlano di Giovanni Battista,quale asceta, ma di Gesù che vive con persone che non rinunciano ai beni per una vita ‘normale’. Come non aggiungere quanto si legge in Matteo 11,18-19? ( ... ‘È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: "Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori’ )
+ +++ L’ULTIMA PARTE approfondisce il principio della speranza ( ‘speranze umane e speranza cristiana’ ). OSSERVO: in cosa spera l’uomo,oggi?
^^^ Ho in mente la speranza di Abramo (spes contra spem ; Lettera ai Romani, il valore della fede: ‘ qui contra spem in spem credidit’) ... e la speranza,oggi, nel progresso economico e della tecnica (pur molto importanti)-


Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:52 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (2)

Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:52 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (5)

Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:52 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (5)

Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:51 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (3)

Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:51 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (5)

Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:51 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (5)

Amilcara Soana il 7 aprile 2024 alle 23:51 ha scritto:

Interessante

Leggi tutti i commenti (9)

Umberto Masperi il 7 aprile 2024 alle 20:48 ha scritto:

Di libri sulla figura di Gesù, e su certi problemi, suscitati soprattutto negli ultimi due secoli, ne sono stati scritti parecchi,e anche molto ‘belli’,interessanti. Di solito sono opera di singoli studiosi competenti che mettono a frutto i propri studi o ricerche;alcuni hanno carattere collettivo: suddivisi per argomenti precisi offrono il loro contributo esperti del settore. Per questo abbiamo una ricchezza che consente,per chi lo vuole,di non cadere in errori su elementi anche complessi,difficili,trattandosi di realtà lontane nel tempo. Eppure capita anche di frequente di trovarsi di fronte a persone che sostengono critiche negative,condizionati da scelte personali contro il cristianesimo, o contro la fede di chi è credente,come anche viene sottolineato nella prefazione, che fa riferimento al paese di origine degli autori,la Francia ,ma la realtà è presente anche nel nostro. Il contenuto è tratto da otto conferenze poi adattate per l’edizione a stampa. Otto conferenze, da cui otto capitoli ,di quattro studiosi. Una iniziativa di fine secolo scorso, ma che rimane ancora attuale oggi. I punti specifici sono i problemi ‘tradizionali (dai testi delle scoperte di metà secolo scorso,cfr. Qumran ,e approfondimenti sugli apocrifi), alla collocazione storica,ambiente, in cui visse Gesù, ai ‘contenuti’ dei Vangeli. Una osservazione: ancora oggi tra noi c’è chi,citando dal Vangelo secondo Giovanni,(20,31:’ questi (= segni) sono stati scritti, affinchè crediate) esprime una obiezione in questi termini: per noi si tratta di CONOSCERE,non di credere (viene da chiedersi: COSA conoscere,COME conoscere,dato che oggi per conoscenza si tende a limitarsi solo alle conoscenze scientifiche,mentre le altre :o non hanno valore, o sono solo miti,superstizioni,invenzioni,suggestioni.) Questo libro,scorrevole e ben articolato, aiuta a conoscere,nei limiti delle nostre possibilità umane, i dati reali che stanno alla base della fede. Condivido, e sottolineo perché rispecchia la posizione di alcuni tra noi ancora oggi ,quanto è scritto nella Conclusione:
**** ’Per la lettura dei Vangeli,il comportamento fondamentalista,che rifiuta ogni sguardo critico e prende i testi alla lettera,è un rischio che un documento pontificio sull’interpretazione delle Scritture,nel 1993,ha definito suicida.’
^^^ Il ‘suicidio’ che non fa parlare,ma che è ugualmente grave, oggi è quello del pensiero,della conoscenza, adeguata,corretta, suicidio che questo libro permette di evitare.

Leggi tutti i commenti (2)

Gian Paolo Pollina il 6 aprile 2024 alle 19:30 ha scritto:

Perché pregare? Come pregare? Cosa dire se Dio conosce già tutto? In questo breve scritto del celebre Vescovo di Ippona è possibile trovare le risposte a queste domande, e a molte altre, che naturalmente sbocciano nel pensiero di chi si pone con umiltà e devozione in dialogo con Dio.

Leggi tutti i commenti (2)
San'Agostino - Michele F. Sciacca
Libro

Gian Paolo Pollina il 6 aprile 2024 alle 19:26 ha scritto:

Un appassionato studioso dell'opera di Sant'Agostino ci prende per mano e in pagine di squisita fattura e profondità ci introduce al pensiero del celebre Vescovo di Ippona.


Gian Paolo Pollina il 6 aprile 2024 alle 19:22 ha scritto:

Testo di rilevanza fondamentale per conoscere la vita e la spiritualità del grande Santo di Norcia, che ancora oggi ci parla e ci invita a metterci alla ricerca di Dio.