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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 2791 a 2805 di 26206)


Giovanni Basile il 3 luglio 2022 alle 15:28 ha scritto:

Scritto in maniera semplice e chiara, in tutto circa 120 pagine che si farebbero leggere in pochissimo tempo, ma sarebbe un errore. Già, perché queste pagine vanno in realtà assimilate un po' per volta. Un librino adatto alla la riflessione. Per esempio, la parte " Orizzonte di senso" secondo il vangelo di Marco; oppure il "vivere" secondo Matteo. Le parole di Gesù vanno recepite e coltivate dentro di noi. Da leggere e rileggere e sforzarsi, con umiltà, di mettere in pratica.

Massime eterne
Libro
Edizioni Messaggero (settembre 2014, 352 p.)

Giovanni Basile il 3 luglio 2022 alle 15:08 ha scritto:

Formato tascabile, assai resistente con copertina in cartone nero, riportante tutte le preghiere per il cristiano.
La presente edizione è un invito sia a pregare sia a meditare. A pagina 228, infatti, troviamo un apposito capitolo di avviamento alla meditazione sulla parola di Gesù nel Vangelo.

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Mario Giovagnoli il 1 luglio 2022 alle 23:43 ha scritto:

È un libro che contiene tantissimi spunti per la riflessione in quanto parla di temi che toccano il cuore di tutti.
È un'autobiografia scritta con il cuore aperto all'ascolto e la determinazione di raggiungere un obbiettivo.
Intenso, calamitante ma nello stesso tempo semplice e scorrevole.
Assolutamente da consigliare!

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Marco il 1 luglio 2022 alle 16:05 ha scritto:

Non conoscevo l'autore del romanzo e devo dire che sono rimasto sorpreso piacevolmente! Mi è piaciuto molto e mi ha saputo coinvolgere dall'inizio alla fine, una rilettura di Faust davvero originale e moderna, scritto molto bene e ricco di spunti interessanti e coinvolgenti, complimenti!


renzo mandoli il 1 luglio 2022 alle 15:29 ha scritto:

Libro che in alcuni punti bisogna avere una istruzione abbastanza teologica per capire completamente il concetto che vuole esprimere Odifreddi mentre ho notato che il Papa emerito ha espressioni e riferimenti e concetti molto più semplici.


Giovanna Bellati il 1 luglio 2022 alle 10:15 ha scritto:

Il libro raccoglie una serie di interventi del cardinal Martini su tematiche diverse, ma accomunati in maniera più o meno palese dal concetto di speranza come impegno verso il futuro e come visione della storia umana che cerca, malgrado tutto, di essere positiva.
Particolarmente attuale "L'apocalisse del male", discorso severo che prende posizione anche su questioni politiche.
"Il giudizio finale" crea addirittura una sensazione di sgomento per la nuda verità del pensiero che esprime.
Molto presente il tema della morte e della vita eterna, ad esempio in "Dare parola alla morte", "Nella quotidianità l'esperienza del Risorto", e nel testo finale intitolato "Una visuale grandiosa della fine della storia", nel quale il cardinale ribadisce la centralità, per i cristiani, della speranza escatologica.
Come sempre le parole di Martini sono intrise di una sensibilità, di un'intelligenza e di una saggezza che si imprimono nella mente e nella coscienza. Lettura proficua, impegnativa e profonda

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Ernesto Valderrama il 30 giugno 2022 alle 14:22 ha scritto:

Don Enrico Mazza è un grande studioso e amante della teologia liturgica, il presente libro affronta lo studio di una forma accurata, e ordinata uno dei temi ancora di grande rilievo per la vita della Chiesa: la cena del Signore, e il suo contesto storico. Con uno studio delle diversi fonti presenta il panorama della "Cena del Signore" con i suoi discepoli.


Ernesto Valderrama il 30 giugno 2022 alle 14:18 ha scritto:

Il presente libro raccoglie gli atti della XXXIII Settimana di Studio dell'APL, il tema della "Formazione liturgica" a goduto e soprattutto con la recente Lettera Apostolica "Desiderio desideravi" gode di grande attualità.

Piccoli amori - Werfel Franz
Libro
Werfel Franz Guanda (febbraio 2017, 112 p.)

Giovanna Bellati il 30 giugno 2022 alle 05:09 ha scritto:

L'undicenne Hugo, unico figlio di una famiglia dell'alta borghesia, vive una vita iperprotetta sotto il controllo di una madre ossessivamente preoccupata per la sua salute. Quando in casa arriva la giovane governante Erna, l'immediata simpatia per lei si trasforma rapidamente in un'attrazione mai provata prima. Inconsapevolmente il ragazzino facilita relazioni che portano la giovane in una situazione critica, a causa della quale lui viene fugacemente introdotto in un mondo che gli è sconosciuto. È interessante la narrazione quasi interamente condotta dal punto di vista del giovanissimo protagonista, che si trova ad affrontare situazioni e sentimenti per lui misteriosi.


Gianfranco Malucello il 29 giugno 2022 alle 20:02 ha scritto:

Un'opera di sicuro interesse che unisce il rigore esegetico alla riflessione spirituale fornendo al lettore motivo di profonde considerazioni per l'impegno etico e la vita interiore.
L'esame delle due lettere che San Paolo indirizza ai fedeli di Tessalonica permette di coglierne il filo conduttore nella dottrina escatologica: l'imminenza della fine del mondo, la venuta dell'Anticristo, il ritorno di Cristo nella gloria, il giudizio finale, l'avvento del regno di Dio sono i temi dominanti che percorrono i due scritti.
Il richiamo a questi punti basilari della fede cristiana non nasce però da un gusto catastrofista, nè mira a terrorizzare i destinatari delle lettere, ma serve ad esortare ad una vita santa e virtuosa, capace di sostenere le prove dolorose a cui i cristiani vanno incontro e aliena dai vizi e dai disordini morali del paganesimo, una vita che conduca all'incontro definitivo con Cristo e all'ingresso nella Patria eterna dei beati.

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Giovanna Bellati il 29 giugno 2022 alle 11:22 ha scritto:

Il protagonista del romanzo è un funzionario statale austriaco di mezza età, che ha fatto carriera quasi per caso, senza particolari meriti personali. In un giorno dell'ottobre 1936 riceve una lettera nella quale riconosce la calligrafia di un'antica amante, unico vero tradimento nei confronti di una moglie adoratrice e ossessivamente gelosa. Anche Vera, l'amante, era stata da lui ignobilmente ingannata con il miraggio di un matrimonio (ovviamente impossibile essendo l'uomo già sposato) e poi abbandonata senza nessuna spiegazione. Nella lettera la donna gli chiede protezione per un giovane ebreo, la cui età corrisponde all'epoca della relazione: Leonida, il protagonista, si convince che il ragazzo sia figlio suo e di Vera, che è lei stessa di famiglia ebrea. Inizia allora una specie di processo interiore nel quale l'uomo ripercorre le vicende passate, fra auto-accusa e auto-difesa, cercando nel contempo un modo per affrontare il presente, con il timore di affrontare sia la moglie che l'amante, ma anche di perdere la propria posizione sociale. Nel finale il protagonista torna alla vita solita, ma con la sensazione che qualcosa di irreparabile sia accaduto. Il romanzo è notevole soprattutto per la sottigliezza dell'introspezione psicologica e per la portata simbolica del personaggio di Vera, che sintetizza in sé la tragedia delle persecuzioni naziste nei confronti degli ebrei, che l'autore stesso aveva subito

Monarch - Goccia di Stelle
Libro
Goccia di Stelle Edizioni Segno (maggio 2013, 232 p.)

Saraprassede prassede il 28 giugno 2022 alle 16:08 ha scritto:

Ottimo libro grazie


Prof. Stefano Coccia il 28 giugno 2022 alle 12:57 ha scritto:

Anche questo utilissimo sussidio mi è stato molto d'aiuto per la mia tesi. Sono contento di averlo comprato nel reparto "usati" di questo sito. Il movimento ecumenico è molto importante per la Chiesa tutta e non significa rinuncia a qualche aspetto della fede, ma riconoscimento del fatto che il patrimonio di fede contenuto nelle Scritture ed espresso nei simboli di fede della chiesa antica è comune a tutte le chiese. Esse devono però aiutarsi a vicenda "affinché in esse sia presente tutto il contenuto e tutte le esigenze dell'eredità tramandata dagli apostoli. Questo vicendevole aiuto nella ricerca della verità è una forma suprema della carità evangelica (Ut unum sint n.78).


Prof. Stefano Coccia il 28 giugno 2022 alle 12:40 ha scritto:

Libretto che ho consultato per la mia tesi di Licenza. Sono molto contento di averlo letto perché mi è stato di aiuto anche se ho fatto solo una citazione. L'introduzione di Anna Maria Carpi è molto interessante perché spiega gli argomenti trattati in queste due operette in tutti gli scritti di Mann. Per me, che conoscevo solo per sommi capi la vita e le opere di questo premio Nobel, mi ha aperto un mondo e mi ha invogliato a trovare e leggere altre opere di questo scrittore. Queste due operette sono state scritte nel 1925 da un Thomas Mann cinquantenne per un libro-inchiesta sul matrimonio, questo saggio tratta, in effetti, più di omosessualità che del matrimonio stesso. Quanto all'omosessualità, Mann lo pone come unico amore alternativo al matrimonio e racchiude, in questo saggio, tutti i peccati dell'esteta e dell'eccentrico. Il discorso di Mann è estremamente lineare: i giovani aspirano al bello, che è un tratto peculiarmente giovanile e femminile, ed è ciò che caratterizza anche l'omosessuale, con il suo "estetismo erotico" (p. 38) che può essere tollerato, ma che è estraneo all'«imperativo vitale» e moralmente riprovevole, intrinsecamente incapace com'è di rispettare valori quali la responsabilità e la fedeltà. Per Mann la natura dell'omosessualità è il libertinaggio, perché gli manca la fedeltà. Per Mann la fedeltà è "l'essenziale vantaggio morale dell'amore comandato dalla natura, dell'amore generante, possibile solo nel matrimonio" (p. 39).
L'amore che porta al matrimonio è un amore che getta delle basi. Ciò che vi è di più mirabile nel matrimonio è proprio che in esso un sogno e un'ebrezza come l'amore col fondarsi sulla fedeltà si trasforma in azione umana, in una sorprendente avventura procreativa. Si badi bene che non sono mie parole, ma quelle dell'autore.
Nella seconda operetta "Brindisi a Katia" l'autore, dopo aver rimproverato alla comunità svizzera il fatto che la donna non è libera di poter neanche firmare una ratifica notarile, senza l'intervento del marito, perché la famiglia è intesa ancora in modo patriarcale, fa un elogio alla moglie che lo ha sostenuto per tutta la vita e perfino le sue onorificenze sono inutili senza l'ausilio della moglie. Sono parole davvero molto toccanti che mostrano l'amore per questa donna.

Ozio, lentezza e nostalgia - Christoph Baker
Libro

Giovanna Bellati il 28 giugno 2022 alle 09:25 ha scritto:

L'autore tratta argomenti importanti con uno stile il più delle volte divertente e ironico, spesso volutamente provocatorio, a tratti più drammatico, specie verso la fine. Per quanto mi riguarda le sue affermazioni sono in gran parte condivisibili, soprattutto nella critica al culto del lavoro, del benessere materiale, del primato, della competizione e di tutti gli altri pseudo-valori che ne derivano e che ormai purtroppo dilagano. Una visione disincantata del "progresso", l'invito a vivere con più calma e lentezza mi trovano ugualmente d'accordo: se l'uomo imparasse a stare "più fermo", certo la Terra ne guadagnerebbe e avrebbe qualche probabilità di salvarsi. Perciò sono convinta che il discorso dell'autore nelle sue asserzioni di base sia giusto e sacrosanto. Mi ha suscitato qua e là qualche dubbio in certe descrizioni che mi sembrano un po' troppo improntate a un vago egocentrismo, come pure in alcune affermazioni isolate (ad esempio non trovo che nel Vangelo ci sia l'esaltazione dello sforzo fisico, come si legge a p. 18), e soprattutto nella citazione finale, dalla quale dissento completamente. Nell'insieme, dunque, ho apprezzato maggiormente i primi capitoli che quelli finali, ma sono convinta che tutta la prima parte almeno meriti di essere letta e meditata con attenzione.