Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Umberto Masperi il 21 gennaio 2024 alle 15:22 ha scritto:

Il presente libro è la riedizione (2007) di un volume di tanti anni fa (1963) dal titolo “Gnoseologia”. Un testo che fu molto utile nel corso degli studi universitari, in alcuni casi anche durante l’insegnamento scolastico. Affronta il problema della conoscenza nel suo “aspetto” filosofico, ossia del suo valore nell’indagine filosofica , attraverso una panoramica di storia della filosofia. La caratteristica, ed il pregio, sta nella competenza che dimostrò sempre la studiosa con il suo stile di una chiarezza espositiva esemplare ,cosa non facile in sede filosofica, nel senso critico costante, nel cogliere gli aspetti essenziali, con continuo riferimento alla lettura e commento di testi degli autori. Il quadro filosofico del Novecento è complesso nella sua ricchezza di indirizzi ;chi si impegna in questo ambito è condizionato dal pericolo di seguire alcune proposte quasi fosse affascinato dai contenuti culturali, meno stimolato ad approfondimenti critici personali sui problemi “tradizionali” che scaturiscono dal nostro “ essere”, soprattutto “ esistenziale “. Vanni Rovighi ebbe sempre un orientamento di base nel suo “discorso” filosofico incentrato sul problema della conoscenza. Nello studio e nella presentazione di ogni filosofo, nel corso della storia , la loro posizione su tale problema, quello gnoseologico, era come il banco di prova nel processo valutativo. Un volume certo tradizionale ,questo ,ma sempre da tener presente.

Umberto Masperi il 20 gennaio 2024 alle 18:44 ha scritto:

Il presente libro è la riedizione (2007) di un volume di tanti anni fa (1963) dal titolo “Gnoseologia”. Un testo che fu molto utile nel corso degli studi universitari,in alcuni casi anche durante l’insegnamento scolastico. Affronta il problema della conoscenza nel suo “aspetto” filosofico, ossia del suo valore nell’indagine filosofica,attraverso una panoramica di storia della filosofia. La caratteristica,ed il pregio,sta nella competenza che dimostrò sempre la studiosa con il suo stile di una chiarezza espositiva esemplare ,cosa non facile in sede filosofica, nel senso critico, nel cogliere gli aspetti essenziali, con costante riferimento alla lettura e commento di testi degli autori. Il quadro filosofico del Novecento è complesso nella sua ricchezza di indirizzi ;chi si impegna in questo studio è condizionato dal pericolo di seguire alcune proposte ,quasi affascinato dai contenuti culturali,meno stimolato ad approfondimenti critici personali sui problemi “tradizionali” che scaturiscono dal nostro “ essere”, soprattutto “ esistenziale “. Vanni Rovighi ebbe sempre un orientamento di base nel suo “discorso” filosofico incentrato sul problema della conoscenza. Nello studio e nella presentazione di ogni filosofo,nel corso della storia , la loro posizione su tale problema,quello gnoseologico,era come il banco di prova nel processo valutativo. Un volume certo tradizionale questoma sempre da tener presente.


pino pini il 21 gennaio 2024 alle 02:03 ha scritto:

Splendido libro, semplice e avvincente, una bella introduzione alla preghiera per tutti, lo consiglio

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Umberto Masperi il 20 gennaio 2024 alle 17:29 ha scritto:

Da anni utilizzo questo libro,assieme agli altri due,per per una preparazione alle letture della messa domenicale. Mi ritengo fortunato per averli acquistati anni fa’ quando erano in commercio,mentre ora è reperibile solo questo dei tre cicli dell’anno liturgico. C’è da augurarsi che vengano riediti tutti.L’esposizione è semplice e sempre focalizzata sulla lettura del vangelo,con pochissimi cenni sulla prima e seconda,un limite che poteva esse evitato. Gli essenziali elementi del commento sono utili per acquisire una certa preparazione per entrare in sintonia con il discorso biblico-evangelico;dipende dal lettore ,che ricorre al commento, per ottenere uno stimolo alla propria meditazione. I quattro vangeli canonici hanno una esposizione essenziale ,e semplice a livello comunicativo, e questo ci fa capire che sono “contenuti” da meditare; insistendo su questo punto si affina e stabilizza il nostro atteggiamento quando ci poniamo di fronte alla parola di Dio,che è da vivere come fu testimoniata nella,e dalla,vita de primi discepoli. Talora le omelie dei celebrantl ci distraggono da tutto questo soprattutto se in chiesa non ci sono i tradizionali “foglietti”,ma è più importante se la preparazione venga curata a casa,il giorno prima con un sentimento di attesa del giorno dopo,il dies Domini ,ridotto nella nostra società a sola festa,magari senza il dovuto riposo in senso biblico.


Filippo Sorgonà il 19 gennaio 2024 alle 20:19 ha scritto:

Bellissimo il dialogo fra i due autori, che fa meditare moltissimo la Parola. Ti mette in risalto tante sfumature e particolari che sfuggono a che non è un esperto biblista. Da leggere e rileggere con molta attenzione.


Don mauro costantini il 19 gennaio 2024 alle 13:42 ha scritto:

Un testo interessante che vale la pena leggere e riflettere. Il mondo del digitale entra silenzioso nei nostri modi di vivere, causando inconsapevolmente, la necessità di sentire la loro necessità e presenza nella nostra vita.


Don Marcello serio il 19 gennaio 2024 alle 11:17 ha scritto:

ma anche no!

Pontificio Seminario Marchigiano Pio XI il 16 gennaio 2024 alle 18:02 ha scritto:

Si tratta di un testo rivoluzionario, giunto finalmente in Italia e che non può mancare in ogni biblioteca. Ogni singolo libro della Sacra Scrittura viene commentato da parte di teologi e pensatori appartenenti alla cultura queer, i quali quindi offrono una lettura e un'interpretazione insolita, al di là degli schemi preconfezionati.


Marco Cimini il 19 gennaio 2024 alle 06:38 ha scritto:

Una raccolta di varie testimonianze di diversi esorcisti che condividono alcune loro esperienze. La finalità di questo testo, mi sembra, sia quella di metterci in guardia dalle tentazioni, ma soprattutto nel riconoscere che la salvezza viene da Dio, dalla comunione con Gesù.

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Pontificio Seminario Marchigiano Pio XI il 17 gennaio 2024 alle 16:41 ha scritto:

Si tratta di un testo interdisciplinare tra l'antropologia filosofica, la psicologia e la spiritualità dei Padri del deserto. Un testo, dunque, dai molteplici linguaggi, capace di parlare all'uomo di oggi che, nonostante lo sviluppo delle scienze e della medicina, continua da ver bisogno di curare la propria anima con una sapienza di vita


Dott. DONATELLA PEZZINO il 16 gennaio 2024 alle 13:51 ha scritto:

Ancor più bello nella pregevole traduzione di Giacomo Leopardi, il Manuale di Epitteto è una delle migliori espressioni dello stoicismo. Io l'ho trovato interessante soprattutto per i tanti punti di contatto con il pensiero dei primi Padri cristiani. Lettura piacevole e anche di grande attualità.


patrizia marciano il 15 gennaio 2024 alle 06:59 ha scritto:

Carino

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patrizia marciano il 15 gennaio 2024 alle 06:58 ha scritto:

Molto bello


patrizia marciano il 15 gennaio 2024 alle 06:58 ha scritto:

Bellissimo


patrizia marciano il 15 gennaio 2024 alle 06:58 ha scritto:

Bellissimo