Esaurito
Descrizione
Il testamento di Aylan è un singolare monologo pluritematico sviluppato in forma colloquiale. Interlocutore immaginario è il piccolo Aylan Kurdi che, il 3 settembre 2015, fu raccolto morto da un adulto sulla spiaggia turca di Bodrum. Il dialogo col bambino si apre alle suggestioni dell'infinito e si trasforma in occasione e stimolo per avviare una feconda ricerca di Dio. Pellegrino Garofalo si accorge che, senza Dio, la vita terrena ha solo il tragico senso di viaggio verso la morte e si attiva per darle valore con l'esplorazione di tracce di prolungamento nell'aldilà. Così l'autore effettua incursioni in pedagogia, scienze, filosofia, letteratura. Fruga nei versetti del Corano, dell'Antico e del Nuovo Testamento. Viviseziona il Vangelo. S'immerge nell'esperienza mistica di Natuzza Evolo, una veggente della Vergine Maria. E, per queste vie, prova a raccogliere testimonianze inerenti all'esistenza di Dio che siano affidabili e totalmente esenti da dubbi. Il guizzo euristico finale si estrinseca nell'accorato appello all'anima di Aylan, che tanto viene invocata e implorata finché non s'intenerisce e decide di manifestarsi. La percezione del bambino nella dimensione dell'eternità assurge a incontrovertibile evidenza dell'esistenza di Dio e assume carattere di Testamento che vince la sfida con gli altri Testamenti, in termini di supporto alla speranza d'immortalità che anima in radice la coscienza di ogni essere umano.
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