L'entrata in vigore del nuovo Lezionario Ambrosiano (2008) ha comportato una serie di novità non solo nella scelta dei brani biblici che vengono proclamati durante la liturgia eucaristica, ma anche nella struttura stessa dell'anno liturgico che, nella tradizione propria della Chiesa milanese, ha caratteristiche del tutto particolari.
Il presente volume, insieme a una sintetica presentazione del nuovo Lezionario nella sua struttura e nelle sue peculiarità, propone anche una serie di cinquantadue commenti liturgici, storici e spirituali sui vari periodi dell'anno liturgico ambrosiano e sulle principali feste del Signore, della beata vergine Maria e dei Santi.
Introduzione alla seconda edizione
Durante la messa crismale del giovedì santo, 20 marzo 2008, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha solennemente promulgato il nuovo Lezionario Ambrosiano. Si è così concluso un lungo iter, partito nel 1976, quando, con la promulgazione del nuovo Messale Ambrosiano da parte dell'indimenticato cardinale Giovanni Colombo, per ovvi motivi si era fatta la scelta di adottare il Lezionario Romano, integrato da un Lezionario Ambrosiano "provvisorio" (o "ad experimentum") e parziale, nel quale erano raccolte quelle sezioni dell'anno liturgico che potevano vantare una organizzazione delle letture tipica della tradizione ambrosiana.
Tale volume conteneva le due settimane di avvento che il rito ambrosiano prevede in più rispetto al romano; l'intera quaresima, il triduo pasquale, la settimana dopo pasqua; le solennità e le feste del Signore, della Beata Vergine Maria e dei Santi che nella liturgia ambrosiana hanno uno schema di letture proprio. Insomma: quel minimo indispensabile perché il rito ambrosiano potesse dirsi ed essere tale. Per il resto dell'anno liturgico il rimando era al Lezionario Romano.
Da allora sono passati più di trent'anni. Ci sono state consultazioni nel clero; la rivista «Ambrosius» ha dedicato nel 1998 un numero unico con interventi di vari studiosi e pastori d'anime su come impostare la redazione di un eventuale Lezionario Ambrosiano; sono state raccolte le più svariate opinioni. Finché il cardinale Dionigi Tettamanzi ha investito la Congregazione del Rito Ambrosiano del compito delicato e difficile di giungere alla compilazione di un Lezionario Ambrosiano "integrale", che coprisse cioè l'intero anno liturgico con un ordinamento di letture organico e compiuto.
Ora che il nuovo Lezionario è stato promulgato, si può dire che la riforma liturgica ambrosiana ha compiuto un passo significativo in avanti, verso il suo completamento.
Ma la compilazione del nuovo Lezionario ha imposto la revisione dell'anno liturgico, che proprio sull'ordinamento delle letture si plasma e si forma: sono state così recuperate alcune caratteristiche tipiche della tradizione ambrosiana che si erano perse o semplicemente appannate, ma soprattutto all'intero arco dell'anno liturgico è stata restituita una sua specificità spiccatamente "ambrosiana", nel contesto di un progetto unitario di grande equilibrio.
Questo importante evento, destinato a segnare la vita liturgica della Diocesi di Milano nei prossimi decenni, mi ha fatto riprendere in mano il libretto scritto nell'ormai lontano 1993 sull'anno liturgico ambrosiano: mi sono chiesto se non valesse per caso la pena di pensare a una seconda edizione che accogliesse le "antiche novità" introdotte dal nuovo Lezionario e nel contempo mi permettesse di rivedere tanti piccoli particolari bisognosi di correzione o di approfondimento.
Nel 1993 questo libretto era stato pubblicato grazie all'attenzione e all'amicizia di mons. Angelo Majo, arciprete del Duomo, di cui conservo sempre un ricordo affettuoso e grato: devo a lui in gran parte se il mio hobby di studioso della liturgia ha potuto proficuamente esercitarsi all'ombra della Madonnina, in una fruttuosa interazione con la concreta celebrazione dei santi misteri secondo il venerabile e sempre amato rito ambrosiano. E devo a lui se qualche frutto di questo mio hobby ha trovato poi la possibilità di divulgarsi attraverso la carta stampata.
Oggi questo libretto rinnovato viene pubblicato grazie all'attenzione e all'amicizia dell'attuale arciprete del Duomo, mons. Luigi Manganini, presidente della NED: subito ha accettato con cordialità e convinzione la proposta di una riedizione dell'ormai vecchio libretto e mi ha facilitato in ogni modo il lavoro di revisione e di pubblicazione. A lui il mio grazie più sincero.
A quanti sfoglieranno le pagine di questo volumetto l'augurio di trovarvi, se non cose nuove, almeno lo stimolo a vivere con sempre maggiore consapevolezza i tesori della nostra tradizione ambrosiana. Con la richiesta di un ricordo anche per chi l'ha scritto.
Marco Navoni
27 marzo 2008
Giovedì in albis
Commemorazione del transito di sant'Ambrogio
Mons. Marco Navoni - Nato a Milano nel 1953, sacerdote ambrosiano dal 1977, canonico del Duomo e della basilica di Sant'Ambrogio, dal 1991 è dottore della Biblioteca Ambrosiana. Insegna storia della liturgia al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra. Ha pubblicato studi e contributi in particolare sulla storia della Chiesa di Milano e della liturgia ambrosiana.
Per l'Editrice ITL-Centro Ambrosiano ha pubblicato Ambrogio, maestro di vita consacrata, Il ministero sacerdotale in Sant'Ambrogio, La Settimana santa ambrosiana e La liturgia delle ore.
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Sarah Bragonzi il 12 dicembre 2020 alle 10:56 ha scritto:
Chiaro e completo per chi vuole approfondire o conoscere le peculiarità dell'anno liturgico ambrosiano.
Sarebbe preferibile una minima formazione teologico/liturgica che permetterebbe di comprendere meglio la terminologia specifica, ma non è indispensabile.
Utile per chi proviene dal rito romano.