Il presente volume si pone sulla scia dei ben più importanti predecessori, come un tentativo di rendere un ulteriore servizio alla diffusione dei contenuti della cultura cristiana. Esso costituisce una versione singolare del Catechismo della Chiesa Cattolica e del Compendio, di cui mantiene la stessa forma dialogica e la medesima articolazione dei contenuti, sia nelle parti del testo sia nelle 598 domande. Le risposte asseverative, però, sono sostituite con risposte a scelta multipla. Le quattro risposte brevi fornite in sequenza, di cui una sola giusta, richiedono una riflessione ed una scelta da parte del lettore, stimolato ad una interpretazione attenta delle affermazioni presentate in alternativa tra loro, per discernere quella ritenuta più adatta al quesito posto. Elaborato come prova strutturata per la verifica dell’apprendimento, il sistema dei quesiti a risposta multipla è a sua volta un buon metodo di autovalutazione e autoapprendimento, offrendo il modo di riflettere, scegliere e controllare agevolmente ed autonomamente le risposte corrette.
INTRODUZIONE
di Michele Manzo
A quarant'anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II, dopo una prima fase di confusione segnata dagli estremi della contestazione e della reazione, la Chiesa Cattolica ha riscoperto il valore e la solidità della Tradizione, quantomeno nel campo dottrinale. Un segnale in questo senso è costituito dalla favorevole accoglienza del Catechismo della Chiesa Cattolica,' promulgato nel 1992 da Giovanni Paolo II, e del suo Compendio' appena emanato dal pontefice Benedetto XVI, nella cui scia si colloca il presente volume che ne rappresenta una versione particolare in forma di quesiti con risposta a scelta multipla.
Dopo circa un ventennio segnato dalla tendenza alla rottura con il passato, a volte con modalità irriverenti e suicide, la compagine ecclesiale ha sentito l'esigenza di ricomporre i pezzi dispersi affrettatamente per lanciarsi con maggiore solidità nel futuro del terzo millennio. La richiesta di una sintesi teologica all'altezza dell'età contemporanea e in continuità con la dottrina tradizionale è stata sollevata in un primo momento durante il Sinodo dei vescovi del 1985. Giovanni Paolo II ha sostenuto strenuamente la richiesta, formando un'apposita commissione di cardinali che dopo sei anni e nove stesure, dovute ai suggerimenti di tutti i vescovi e delle personalità coinvolte, è giunta all'elaborazione del predetto Catechismo, un volume di quasi 800 pagine promulgato con la Costituzione Apostolica Fidei depositum. Si pensi che il precedente, detto Catechismo Romano, era stato voluto da Pio V nel periodo successivo al Concilio di Trento, all'apice della riforma cattolica, ben quattro secoli prima. Entrambi, insomma, succedono ad un concilio di carattere epocale, quasi per fornire certezze in un momento di difficoltà, quando tutto sembra messo in discussione.
Il Catechismo presenta la fede cristiana alla luce delle tre fonti della teologia: la Sacra Scrittura, la Tradizione vivente nella Chiesa, il Magistero autentico. Il contenuto è articolato in quattro parti:
1. il Credo, la fede professata, le principali verità del cristianesimo riconosciute già dai primi secoli nel cosiddetto Simbolo niceno-costantinopolitano;
2. la liturgia, la fede celebrata, con i sette "Sacramenti" in primo piano;
3. l'agire cristiano, la fede vissuta, la morale cristiana esposta a partire dai Dieci Comandamenti;
4. la preghiera cristiana, la fede pregata, le caratteristiche della preghiera
cristiana e il significato delle espressioni contenute nel Padre Nostro.
Il suo successo lo si deve al fatto che si tratta di una sintesi complessiva sia della fede che della morale professata dal cattolicesimo; un riassunto unico e sicuro dell'intera cultura cristiana presentata in modo biblico e liturgico, non dogmatico, come punto di riferimento per l'insegnamento in tutti i paesi del mondo e per la produzione dei vari catechismi.
Il percorso del Compendio è stato pressoché analogo. Dopo una esplicita richiesta dei partecipanti al Congresso catechistico internazionale dell'ottobre 2002, Giovanni Paolo II ha affidato il compito di elaborarlo ad una Commissione speciale di cardinali nel febbraio 2003. Occorreva una "sintesi fedele e sicura" del Catechismo, troppo poderoso per la gente comune, in una formulazione più adatta alla catechesi, quella dialogica della domanda e della risposta. Il progetto è stato verificato costantemente durante i lavori e poi approvato sia dagli altri cardinali sia dalle conferenze episcopali nazionali.
Il Compendio del Catechismo viene promulgato con motu proprio il 28 giugno 2005 dal nuovo pontefice Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, la stessa persona che ne ha diretto il lavoro di elaborazione nel biennio precedente in qualità di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Si tratta di una versione «tascabile» che contiene in modo straordinariamente conciso "tutti gli elementi essenziali e fondamentali della fede della Chiesa [...] una sorta di vademecum che consenta alle persone, credenti e non, di abbracciare, in uno sguardo d'insieme, l'intero panorama della fede cattolica". La peculiarità della versione non sta soltanto nella riduzione (145 pagine di solo testo rispetto alle 667 dell'altro) bensì nella struttura letteraria costruita sul «sistema dialogico» di domanda e risposta: un antico genere letterario tipicamente catechistico, alla stessa stregua di un dialogo continuo tra maestro e discepolo. Lo scopo, quindi, oltre a quello di abbreviare la mole contenutistica del Catechismo, è quello di suscitare nel lettore coinvolgimento e voglia di scoprire.
Sia pur conservando la stessa articolazione dei temi e dei contenuti del Catechismo, da cui il Compendio dipende strettamente senza volerlo sostituire, il voluminoso testo è stato trasformato in 598 domande brevi corredate da altrettante brevi risposte di poche righe ciascuna. La prima parte, sulla professione di fede, è articolata in 217 domande e risposte; la seconda, sulla celebrazione del mistero cristiano, in 139 domande; la terza, sulla vita in Cristo, in 177 e la quarta, sulla preghiera cristiana, in 65. Il testo è corredato inoltre di un'appendice in cui sono raccolte le preghiere più comuni (nella doppia versione italiana e latina) e le formule tradizionali di dottrina cattolica.
I Quesiti con risposta a scelta multipla sul Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica si pongono sulla scia dei ben più importanti predecessori, come un tentativo di rendere un ulteriore servizio alla diffusione dei contenuti della cultura cristiana. Essi costituiscono una versione singolare del Compendio, di cui mantengono la stessa forma dialogica e la medesima articolazione dei contenuti, sia nelle parti del testo sia nelle 598 domande. Le risposte asseverative, però, sono sostituite con risposte a scelta multipla. Le quattro risposte brevi fornite in sequenza, di cui una sola giusta, richiedono una riflessione ed una scelta da parte del lettore, stimolato ad una interpretazione attenta delle affermazioni presentate in alternativa tra loro, per discernere quella ritenuta più adatta al quesito posto. Elaborato come prova strutturata per la verifica dell'apprendimento, il sistema dei quesiti con risposta a scelta multipla è a sua volta un buon metodo di autovalutazione e autoapprendimento, offrendo il modo di riflettere, scegliere e controllare agevolmente ed autonomamente le risposte corrette, utilizzando gli appositi quadratini anteposti alle lettere e verificando le risposte con quelle riportate alla fine di ogni singola parte.
Nell'elaborazione delle quattro risposte si è proceduto innanzitutto a partire da quella giusta, ricavata attraverso un'operazione d'essenzializzazione della risposta già fornita dal Compendio, che da quattro-cinque righe di ampiezza diventava una sola e breve risposta chiusa formata da poche parole. A partire da questa il lavoro proseguiva con la costruzione delle tre risposte sbagliate, a volte verosimili, a volte inverosimili ma comunque distinte da quella giusta e tra loro in modo tale da non potersi confondere. Tutto ciò per 598 volte. Una scelta consapevole è stata quella di aderire strettamente al contenuto ed alla forma della risposta già presente nel Compendio, fin persino nell'uso delle maiuscole. Le risposte giuste, quindi, non sono state concepite autonomamente ma, al contrario, subordinatamente a quelle fornite dal Compendio.
I Quesiti si pongono come un semplice e moderno strumento docimologico al servizio della conoscenza della cultura cristiana, uno strumento dal possibile duplice uso: principalmente quello della verifica e poi anche quello dell'apprendimento. Il testo si presenta pertanto non come un'opera a sé stante, bensì come un utile sussidio al Catechismo ed al Compendio, cui s'accompagna integrandosi con naturalezza, finalizzato prevalentemente alle più diverse prove selettive fondate su di esso (ammissione alle facoltà universitarie cattoliche, concorsi per docenti di religione cattolica, ecc.) o in preparazione alle stesse prove. Allo stesso tempo la sua utilizzazione può essere feconda all'interno dei corsi di catechesi rivolti ai giovani ed agli adulti. Si rivolge infine a tutti, credenti e non, ai responsabili dei corsi universitari, della selezione del personale, degli uffici diocesani, degli operatori di pastorale scolastica, di catechesi giovanile e per gli adulti, come un sussidio che si offre, come già i suoi illustri predecessori, «ad ogni uomo che si domandi ragione della fede che è in lui e che voglia conoscere ciò che i cristiani credono».
Congedando il testo vorrei rivolgere un ringraziamento particolare all'editore Enzo Colamartini da cui proviene l'iniziativa del progetto di lavoro ed alla mia famiglia che mi hapermesso di dedicare il tempo necessario alla cura del volume.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
LA PROFESSIONE DI FEDE
Sezione prima
"IO CREDO" — "NOI CREDIAMO"
1. Qual è il disegno di Dio per l'uomo?
A. renderlo obbediente
B. soddisfarlo in tutti i desideri
C. farlo vivere
D. renderlo partecipe della sua beatitudine
Capitolo primo. L'uomo è "capace" di Dio
2. Perché nell'uomo c'è il desiderio di Dio?
A. per dare senso alla vita
B. perché la natura e la vocazione dell'uomo sono religiose C. perché così ci hanno sempre insegnato
D. perché Dio lo vuole
3. Come si può conoscere Dio con la sola luce della ragione?
A. riflettendo sulla persona di Gesù
B. non si può, ci vuole per forza la fede
C. a partire dalla creazione
D. se Dio si fa conoscere
4. Basta la sola luce della ragione per conoscere il mistero di Dio?
A. sì
B. con l'aiuto della Rivelazione
C. occorre la grazia
D. dipende dal proprio comportamento
5. Come si può parlare di Dio?
A. come un suddito del re
B. come un figlio parla del padre
C. si può solo ascoltarlo
D. a partire dalle creature, sue opere
Capitolo secondo. Dio viene incontro all'uomo
6. Che cosa Dio rivela all'uomo?
A. se stesso
B. il Vangelo
C. la fine del mondo
D. il senso della vita