Un vescovo racconta l'Islam

SECONDA EDIZIONE

Un nuovo libro sull’Islâm? Ce ne sono già troppi, è una perdita di tempo, diranno gli uni. No, è assolutamente necessario avere una buona conoscenza di una religione così controversa, diranno altri. Forse tutti hanno la loro ragione. Questo libro mostra come la verità stia non solo in una buona conoscenza dell’Islâm, ma anche nel fatto di avere una posizione equilibrata – talvolta critica, sempre rispettosa – nei confronti di questa religione. È il frutto delle riflessione di un cristiano che ha messo a disposizione la sua intelligenza cristiana per conoscere tale religione e che ha deciso di vivere tra i mussulmani come loro amico. Si tratta di un opuscolo di presentazione dell’Islâm e al tempo stesso di una riflessione semplice e alla portata di tutti per tentare di «comprendere» cristianamente l’altro che ci sta accanto. Allora ben vengano i libri che discretamente «gridano agli angoli delle piazze» certezze e non sciocchezze. Questi libri non saranno mai troppi!

Pierre Claverie grazie all’equilibrio di giudizio, alla rete enorme di contatti interpersonali e al suo personale carisma è stato un vero e proprio punto di riferimento e catalizzatore di iniziative per la testimonianza cristiana in Algeria.In questo testo introduce il lettore alla conoscenza del mondo islamico in modo semplice e sulla base della conoscenza diretta del Corano e delle tradizioni. Ecco gli argomenti: la comunità islamica, cioè la Umma; il Corano; il Profeta; la fede; la legge morale; la famiglia; la società civile; la mistica dei sufi; la visione dell´uomo nell´Islam; la salvezza.

Pierre Claverie
Nasce in Algeria da un famiglia francese l´8 maggio 1938 ed è assassinato il 1° agosto 1996. Ordinato sacerdote nel 1965 e, poi, vescovo di Orano nel 1981, si impegnò con passione nel consolidare la testimonianza cristiana in Algeria e nel trasformare l´azione della Chiesa dopo la guerra d´Algeria e durante gli anni di arabizzazione forzata. Egli ricercherà un modo di presenza che s’ispira ad una sorta di mistica del servizio fraterno che è, al tempo stesso, una mistica del nascondimento, che richiama l´esperienza di Charles de Foucault.