Fiammetta, una psichiatra-psicoanalista appassionata di gialli, viene coinvolta da un suo amico chirurgo in una strana inchiesta per capire se l'aumento dei decessi nel Policlinico in cui lui lavora è legato ad eventi naturali o a fatti sospetti. Per svolgere la sua inchiesta, però, Fiammetta ha bisogno della "squadra", composta dai suoi strampalati familiari: il marito, i due figli e il loro cane. Il marito, il Coniuge, è uno psichiatra-poeta. Totalmente privo di senso dell'orientamento, è però in grado di registrare dettagli apparentemente inutili che tuttavia risultano centrali nello svelamento della trama dei fatti. La Grande, la figlia maggiore, è un giovane medico. Alta, mutacica e scorbutica è in grado di accedere con metodi più o meno convenzionali a qualunque tipo di documento cartaceo. Il Piccolo, il figlio minore, è studente universitario. Solare, distratto e affabile quanto silenziosa e scostante è la sorella, è un geek in grado di forzare qualunque sistema informatico. Il Cane, meticcia e trovatella, non fa nulla tranne amare incondizionatamente la sua famiglia. Lei, Fiammetta, sa solo pensare e neanche tanto linearmente. Perciò ha bisogno della sua squadra: loro agiscono, lei taglia e cuce i fatti raccolti cercandone il filo conduttore. La dottoressa e la sua squadra, così, scopriranno che le morti al Policlinico non costituiscono eventi naturali, ma sono legate ad un iniquo esperimento, il cui movente è il denaro, ma anche la vendetta, l'amore, il bisogno di riscrivere un destino segnato dal rancore. Ma Fiammetta verrà scoperta e attirata in trappola insieme ai suoi familiari. Quando tutto sembra perduto, gli artefici del malvagio esperimento dovranno fare i conti con la limetta delle unghie della Grande, il fischietto ad ultrasuoni del Piccolo, la tendenza del Coniuge a far parlare anche le pietre e l'amore, incondizionato, del Cane.