La Croce, debolezza e gloria

La Quaresima ci porta alle feste pasquali, al Triduo e alle domeniche di Pasqua fino alle solennità dell’Ascensione e della Pentecoste. La vita di ciascuno, oggi, è sufficientemente impegnata. Nel lavoro, nella famiglia, nell’azione pastorale e nel ministero, nella testimonianza di vita consacrata, missionaria o laicale. Sembra che di spazi liberi non ce ne siano. La Quaresima soprattutto vuole essere un momento per rimettere ordine alla vita. Non a caso, ma ponendosi davanti al Signore. Non da soli, ma coi fratelli, con la Chiesa, nell’ascolto della sua Parola che converte. Il sussidio è pensato come un momento “comunitario” di ascolto: - Vengono fornite le indicazioni per una lettura dei testi della liturgia festiva e segue un commento, da spezzare e condividere in casa, tra famiglie, in un gruppo che si ritrova per meditare la Parola. - Al termine di ogni riflessione c’è una sintesi di ciò che è stato meditato, un impegno, personale o comunitario, da tradurre meglio e adattare alle situazioni specifiche oltre a una preghiera che può concludere l’incontro o far compagnia, singolarmente, a ciascuno o alla vita della famiglia o della comunità. - Se nella prima parte le riflessioni hanno come titolo la tentazione di distanziarci da Dio, nella seconda, quella pasquale, sono invece permeate dalla luce e dalla gioia che nessuno può toglierci. Le riflessioni sono spesso colorate da episodi presi dalla vita ordinaria che aiutano la riflessione stessa e la calano nell’oggi. - In fine, la Via Crucis che accompagnerà il lettore in tutto il cammino quaresimale.