Si propone il secondo volume di un percorso in otto tappe alla scoperta del Vangelo, della Buona Notizia di Gesù, accompagnati da colei che è Sua e nostra Madre: Maria. Otto libretti che portano la preziosa firma del Card. Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro, autore di numerosi volumi di spiritualità e meditazione, predicatore profondo e ispirato che sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e semplicità. Questi primi quattro volumi vogliono essere una piccolissima stella che illumina la strada verso Betlemme. Un percorso fatto di parole semplici e preziosi suggerimenti che aiutano ad accogliere nel migliore dei modi Dio che si fa bambino nel nostro cuore.
IN QUESTO VOLUME • Chi è la donna, chi è la discendenza? • Come nasce la storia di Maria • Come nasce il “Magnificat” • Figlio di una donna • L’annunciazione vista con gli occhi di Maria • Preghiera a Maria, donna bellissima (don Tonino Bello)
PREFAZIONE
Leggendo la Sacra Bibbia più volte incontriamo espressioni che sottolineano la delusione e la sofferenza di Dio di fronte al peccato degli uomini.
Dio soffre a motivo del peccato umano. Il peccato, infatti, fa male all'uomo, mentre Dio vuole il bene dell'uomo.
Subito dopo il racconto del primo peccato (Gen 3,9-15.20), si avverte l'amarezza di Dio nell'incalzare delle domande rivolte all'uomo: «Dove sei?» «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo?»; «Che hai fatto?».
Dio, proprio perché è buono, è amareggiato quando l'uomo si fa del male; è amareggiato quando la libertà umana diventa ribelle e si avvelena con l'orgoglio e fallisce nello scopo per cui Dio ce l'ha data. Nella Bibbia, infatti, il peccato viene spesso indicato con una parola che significa «fallire il bersaglio», oppure con un'altra parola che significa «deviare dalla strada giusta e smarrirsi nel deserto che non approda a niente». L'autore del libro della Genesi arriva a scrivere:
«Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo» (Gen 6,5-6).
Sono parole che trasudano dolore ed esprimono chiaramente, ancora una volta, l'amarezza di Dio di fronte alla follia del peccato degli uomini: follia, della quale tutti siamo in qualche modo partecipi.
Attraverso il profeta Michea, Dio si rivolge direttamente al popolo e gli domanda:
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi...» (Mi 6,3).
Questi interrogativi ci entrano nell'anima e ci mettono in crisi, perché sono rivolti anche a noi. Questi interrogativi ci invitano a un sincero pentimento, affinché dal pentimento nasca una vera conversione.
Però, accanto alle lacrime di Dio, la Sacra Bibbia registra anche il sorriso di Dio: un sorriso motivato da un futuro, che Dio vede e tenacemente prepara con la sua instancabile misericordia.
Infatti, subito dopo il racconto amaro e deludente del primo peccato, Dio lascia balenare una speranza, che sembra un autentico sorriso che dal volto di Dio si trasferisce dentro la storia umana.
Il Signore Dio si rivolge a satana, il grande ingannatore e il terribile seminatore di disperazione.
E gli dice:
«Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua discendenza
e la sua discendenza:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno» (Gen 3,15).
Dio è certo di quel che dice: le sue parole sono un divino sorriso, che comincia a curare tutta la tristezza seminata dal peccato.
E, sempre nella Sacra Bibbia, troviamo un altro tassello, che completa l'annuncio di una donna e di una discendenza straordinaria. Il profeta Isaia si rivolge all'incredulo Acaz, re di Giuda, che aveva stoltamente sacrificato agli idoli il proprio figlio primogenito. E il profeta, ispirato da Dio, accende una nuova luce e dice:
«La Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, cioè Dio con noi.» (Is, 7,14)
Queste parole prendono volto in Maria e diventano un fatto nel momento in cui Maria interrompe la catena dei nostri «no» a Dio e pronuncia il «sì» più bello e più decisivo di tutta la storia: «Eccomi, sono la serva del Signore! Avvenga di me secondo la tua parola» (Lc 1,38).
Questa risposta di Maria è come una soglia che Dio attraversa per farsi a noi vicino; questa risposta di Maria è come una culla, dentro la quale si compie il grande mistero di Dio, che si fa uomo per restituire dignità e speranza alla nostra umanità. Come potremo sufficientemente ringraziare Maria? Come potremo sufficientemente esprimere il nostro affetto e la nostra ammirazione verso colei che ha riportato il sorriso in mezzo alla tristezza della cattiveria umana?
Maria ci chiede soltanto di seguirla: ci chiede di dire con lei, oggi, finalmente, il nostro «sì» a Dio per moltiplicare la gioia e allargare la casa della speranza. Non manchi il nostro «sì»! Fin da questo momento!
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
«CHI È LA DONNA, CHI È LA DISCENDENZA?»
La Bibbia ci riferisce che la libertà dell'uomo ha clamorosamente rinnegato la gravitazione verso Dio, introducendo nel mondo la novità deleteria del peccato che ha scoperto l'uomo nella sua "nudità":
«Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi» (Gen 3,7); e, da allora, l'uomo è continuamente costretto a riconoscere:
«Siamo diventati tutti come cosa impura e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia: tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre inquietà ci hanno portato via come il vento.» (Is 64,5).
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Prof. Marco Vismara il 18 febbraio 2015 alle 21:05 ha scritto:
Dal testo del libro della Genesi alla scintilla del sì della Vergine Maria, così il card. Angelo Comastri rilegge e ripercorre le tappe più significative della vita di Maria attraverso un linguaggio semplice e adatto a tutti.
nicola giuseppe fioretto il 15 gennaio 2023 alle 17:22 ha scritto:
Facile da capire ma profondo