Carissimi fratelli, ...si sta progredendo la preparazione della causa di beatificazione di Carmen, vi presentiamo una sua opera, che consiste in una tesina dal titolo “Necessità della preghiera nel pensiero di Pio XII” che fece nel 1960 a Valencia, quando il suo Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù la inviò lì a studiare Scienze Sacre. … sono rimasto sorpreso e anche ammirato, perché siamo in un periodo molto simile a quello vissuto da Carmen nei suoi primi trent’anni. Lei aveva una profonda ammirazione per Papa Pio XII … ci troviamo oggi quasi nella stessa situazione in cui si trovò Pio XII. È impressionante constatare come Papa Pio XII abbia affrontato la sua missione, durante la Prima Guerra Mondiale come Nunzio Apostolico a Berlino, e poi durante la Seconda Guerra Mondiale, come Papa, negli anni quaranta, pienamente sostenuto dalla forza della preghiera. Pio XII riponeva tutta la sua speranza nella preghiera, appena passata la guerra, dice: "Abbiamo un’arma potentissima. La Preghiera è la nostra difesa, la nostra arma e il nostro dardo contro il nemico che ci perseguita ovunque". E Carmen aggiunge una sua riflessione: "Mai come oggi si è visto il mondo con un tale bisogno di pregare: una pericolosa forma di materialismo cerca di minare le relazioni dell’uomo con il suo Creatore e con i suoi simili e allo stesso tempo di distruggere la santità della vita familiare". … Ancora Carmen dice: "La storia della Chiesa dimostra come i grandi apostoli siano stati grandi uomini di preghiera, grandi mistici. Il caso di San Paolo, di San Francesco d’Assisi, di San Francesco Saverio, lo dimostrano chiaramente. L’Apostolo non è un semplice funzionario, l’apostolato sacerdotale deve nascere da un altro principio diverso e superiore al lodevole desiderio di assicurarsi un mezzo di vita. La fonte viva da cui sgorga un’attività apostolica feconda è la vita interiore, lo spirito della preghiera". … Carmen nella sua tesina, sottolinea l’importanza che Papa Pio XII dà alla preghiera dei bambini. Afferma che la preghiera dei bambini arriva al cuore di Dio, anche se non ne sono molto consapevoli. Concludo con un’ultima riflessione di Carmen che afferma: "La Preghiera nascosta delle monache, di un’anima rinchiusa in un monastero, contribuisce alla diffusione del Vangelo".
Dalla prefazione di P. Mario Pezzi
Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale insieme a Kiko Argüello, nacque in Spagna, a Ólvega (Soria), il 24 novembre 1930. Quinta di nove fratelli, visse l'infanzia e la giovinezza a Tudela (Navarra). Nel 1954 si laureò in Chimica a Madrid. Seguendo la vocazione missionaria che sentiva fin da bambina, decise di entrare nell'Istituto delle Suore Missionarie di Cristo Gesù. Nel 1960 si laurea in Scienze Sacre presso l'Istituto Sedes Sapientiae di Valencia. Dopo il soggiorno a Londra per formarsi alla missione in India, torna a Barcellona, dove incontra il giovane insegnante di liturgia Pedro Farnés Scherer, che la introduce alle fonti pasquali dell'Eucaristia. Dalla metà del 1963 alla metà del 1964 viaggia in Terra Santa, visitando i Luoghi Santi. Al suo ritorno a Madrid inizia a lavorare nelle baracche di Palomeras Altas, dove incontra Kiko Argüello. In mezzo ai poveri nasce la prima comunità neocatecumenale, grazie alla forza del Mistero Pasquale e alla predicazione del Kerigma. È morta il 19 luglio 2016, a Madrid, all'età di 85 anni. Il 19 luglio 2021 ha avuto luogo la richiesta di apertura della causa di beatificazione di Carmen durante la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Madrid, Mons. Carlos Osoro Sierra, nella Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena.