New York. Ludovico Sarli, medico legale italiano, viene coinvolto in un’indagine federale che vede come vittime degli innocui cittadini americani di religione ebraica, atrocemente torturati e seviziati in modo da riprodurre scene di martirio dei primi secoli dell’era cristiana. Da qui nasce la caccia all’assassino, soprannominato dagli inquirenti Shatnetz, l’impuro, che si snoda attraverso miti, leggende nascoste fra le pieghe della storia, riti misterici e libri introvabili. L’azione si muove in diversi continenti, dall’America all’Europa, e su diversi piani temporali. Uno scavo nei recessi aberranti del comportamento senza perdere di vista la profondità storica e il fascino di epoche e culture lontane. Perché, a un certo punto della storia umana, una massa di uomini e donne, giovani e anziani, ha immolato la propria vita per diventare testimone privilegiato, per trasformarsi in oggetto di venerazione per i suoi congiunti, per la sua comunità, per l’intera Chiesa? Qual è il motivo che ha spinto tante persone ad accettare l’insulto violento della propria carne? Qual è il particolare che il protagonista deve cercare nel Giudizio di Michelangelo per prevenire lo spaventoso sistema di morte utilizzato dai carnefici? Il medico legale italiano, così come l’oscuro e spietato omicida la cui azione sfugge agli inquirenti dell’F.B.I., intuisce che all’origine del martirio si cela un significato profondo e indecifrabile ai più. Un thriller avvincente e convincente, ricco di imprevedibili colpi di scena e di intrigante suspense, con un finale che lascia sicuramente interdetti. Shatnetz è un romanzo intenso, che si muove su un eccellente equilibrio tra arte, storia e narrazione. Shatnetz è il nome attribuito al diabolico ideatore di una serie di raccapriccianti delitti che riproducono le esecuzioni dei martiri dell’era cristiana. Una storia intensa che si muove su un eccellente equilibrio tra arte e narrazione. Un giallo intrigante, ricco di suspense e di ingegnosi colpi di scena, la cui fabula è costituita da alcuni “flashback” e da una struttura circolare sul modello di Stephen King. Flavia Weisghizzi