La Chiesa cattolica e il comunismo in Europa centro-orientale e in Unione Sovietica
(Storia della Chiesa in Europa centro-orientale)EAN 9788860992932
Il volume curato da J. Mikrut sulla storia della Chiesa cattolica e greco-cattolica sui territori dell’Unione Sovietica e nei paesi satellite, tutti sotto l’influsso dell’ideologia comunista e del sistema politica da essa sviluppato, offre ai lettori una visione d’insieme dal dopoguerra fino alla caduta del Muro di Berlino, accolto comunemente come il simbolo della fine del regime comunista in quella parte dell’Europa. La pubblicazione apre la collana che si snoderà, secondo il piano editoriale, in tre volumi, tutta dedicata alle dolorose vicende della chiesa e gli scontri tra essa e il comunismo.
Aprendo solo l’indice generale del volume ci si può subito rendere conto della complessità dell’esposizione, poiché allora molti paesi, che oggi esistono come stati indipendenti, erano o inglobati nell’Unione Sovietica, come nei casi di Ucraina, Lituania, Lettonia, Estonia, Bielorussia, Moldova, delle Repubbliche di Asia e di Caucaso, nonché di Kazakhistan, oppure unificati sotto un solo stato creato artificialmente dopo la seconda guerra mondiale, come nel caso di Cecoslovacchia o di Jugoslavia (Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Slovenia), o divisi, come nel caso della Germania dell’Est (DDR). Per un lettore moderno, che non era testimone di tale situazione geo-politica nell’Europa centro-orientale, il primo impatto può essere di difficile comprensione, anche visiva, perciò fortemente sarebbe auspicabile, e d’innegabile utilità, una cartina geografica, che presenta in paragone la trasformazione territoriale e politica, prima e dopo gli anni 90 del secolo scorso.
Un’altra questione, che non a tutti può essere d’immediata chiarezza, è la situazione della chiesa greco-cattolica, particolarmente presente in Ucraina, Slovacchia e Romania, che doveva inoltre convivere con la realtà della Chiesa Ortodossa, che era in maggioranza e considerava gli Uniati come traditori.
Leggendo l’introduzione del curatore, queste tematiche subito diventano molto più comprensibili, poiché le pagine redatte da Mikrut sono molto chiare, sintetiche e ben elaborate, e si nota subito che sono state scritte da uno storico completo e un autore affermato di tanti libri e articoli sulla storia moderna della Chiesa.
Un valore del primo volume della collana è anche la scelta degli autori, che spesso sono provenienti dai Paesi di cui scrivono la storia. È una politica redazionale vincente, perché solo chi ha vissuto e chi può ricercare le notizie tra le fonti edite e inedite nella propria lingua madre, riesce ad esporre in maniera più completa, convincente, autentica, ma anche appassionata, i fatti storici di particolare delicatezza in maniera oggettiva e onestà. Questo rende appetibile il volume, che con le sue quasi 800 pagine potrebbe spaventare un potenziale lettore interessato. Infatti il curatore afferma: «Di tutto cuore, esprimo la mia gratitudine agli autori dei contributi di questo libro. Le loro ricerche svolte negli anni, spesso in condizioni molto difficili, in diversi archivi statali ed ecclesiastici, vengono qui presentate come un importante contributo per la storia europea dopo il crollo del sistema comunista. Al progetto hanno collaborato più di 50 studiosi, provenienti da diversi paesi, sicché ciascuno può essere considerato non solo autore dell’articolo, ma anche e soprattutto testimone degli eventi che ha raccontato. Trattandosi di storici, il lavoro è basato su una seria ricerca archivistica e documentale. Gli autori sono in gran parte o professori universitari o docenti presso i seminari delle loro diocesi» (p. 24). Ovviamente il lavoro redazionale ha uniformato le esposizioni, ma non ha tolto minimamente l’originalità degli autori sia al livello linguistico, sia concettuale. Inoltre la divisione della descrizione per la chiesa cattolica e la chiesa greco-cattolica permette subito di andare sull’argomento d’interesse.
Non è nostra intenzione presentare qui ogni contributo singolarmente, perché ognuno meriterebbe una pagina dedicata, ma una panoramica dell’insieme del volume. La divisone in due parti, e cioè la chiesa nell’Europa centro-orientale e la chiesa nell’Unione Sovietica, delinea la situazione geo-politica dei cinquant’anni del dopoguerra nei Paesi e nelle popolazioni governati dal comunismo o dal socialismo. Dentro due filoni la presentazione è guidata dall’elenco alfabetico e non secondo la chiave topografica. Anche questa è una scelta che può aiutare, ma è un po’ discutibile. Nella parte dedicata all’URSS, alcuni Paesi sono raggruppati secondo il criterio topografico, come per i Paesi baltici oppure per le Repubbliche Asiatiche e del Caucaso. Invece gli altri Paesi, precedentemente anche essi le repubbliche dell’Unione, sono ordinati alfabeticamente. I singoli contributi sono preceduti non solo dalla già accennata introduzione di Mikrut, ma pure dalla parola del card. Miroslav Vlk, che esprime in essa la sua valutazione e l’apprezzamento per la presente pubblicazione. Il volume è fornito di quattro indici – abbreviazioni, collaboratori, nomi e luoghi – di cui quello degli autori dei saggi offre anche una breve scheda bio-bibliografica.
Il primo libro della collana promette la più completa, finora prodotta in lingua italiana, ricerca ed esposizione sulla storia della Chiesa sotto il regime comunista sul territorio dell’Europa centro-orientale, perciò già si aspetta con interesse gli altri due volumi. Sicuramente gli studiosi e le persone appassionate di storia troveranno in essi le notizie, spesso inedite, che aprono le finestre di conoscenza e di comprensione riguardo la vita ecclesiale perseguitata, considerata nemica del sistema comunista, in molti casi sistematicamente e completamente distrutta lungo cinquant’anni di regime. Crediamo che la gratitudine per l’immenso lavoro già fatto e quello che aspetta la successiva pubblicazione sia un sentimento comune di tutti quelli che si accingeranno a leggere e a approfittare delle ricerche offerte. Auguriamo la più celere conclusione della collana per poter godere la visione a 360° della difficile storia di questi Paesi dove lo scontro tra il cristianesimo cattolico e l’ideologia marxista-leninista ha segnato la contemporanea situazione della Chiesa nel Terzo Millennio.
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n. I-II/2016
(http://www.seraphicum.com)
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