Il Concilio Vaticano II
(Quality paperbacks)EAN 9788843065141
Il libro del professor Chenaux analizza sinteticamente e storicamente l’evento del Concilio Vaticano II, coprendo tutto il periodo temporale che lo ha contraddistinto, dalla fine degli anni Cinquanta (ciò che lo ha preceduto e preparato) alla fine degli anni Settanta (ciò che è stato recepito e attuato), utilizzando un linguaggio a un tempo semplice e scientifico e uno stile narrativo che lo rendono accessibile anche a coloro che non sono particolarmente edotti sull’argomento. Il libro si compone di dodici capitoli, dei quali l’ultimo è una sorta di conclusione che tenta un bilancio sulle fonti e la situazione attuale delle ricerche storiografiche sul Concilio.
Nei primi due capitoli l’autore tratteggia brevemente la situazione della Chiesa ereditata da Pio XII: una Chiesa trionfante? una Chiesa onnisciente? Una Chiesa assediata?, e l’analisi dei movimenti che l’hanno contraddistinta sotto i pontificati di Pio XI e Pio XII: liturgico, biblico e patristico, mariano, ecumenico e per l’apostolato dei laici. Nei successivi due capitoli il prof. Chenaux espone sia l’idea conciliare di Giovanni XXIII, asserendo che ciò che è sicuro è che solo nei primi giorni del suo pontificato (settembre 1958) egli inizia a pensare alla convocazione di un Concilio, in parte per ispirazione divina e anche a seguito della conversazione con alcuni cardinali, sia la preparazione del Concilio nelle sue fasi antepreparatoria e preparatoria.
A questo punto si entra nel vivo del testo attraverso i due capitoli volti a trattare, sia i partecipanti al Concilio, sia lo svolgimento dello stesso. L’autore sottolinea la dimensione mondiale dell’assemblea conciliare, dotata di potere deliberativo, che mai si era vista nella storia, composta oltre che dai padri conciliari, anche dai periti, dagli osservatori non cattolici e dagli uditori laici. Quindi passa ad analizzare i singoli periodi del Concilio e le loro intersessioni. Molto interessanti sono i due capitoli successivi, denominati “la Chiesa ad intra” e “la Chiesa ad extra”, che evidenziano i principali dibattiti dottrinali della storia del Concilio Vaticano II: ad intra il dibattito sulle fonti della rivelazione e sulla collegialità dei vescovi e ad extra il rapporto Chiesa-mondo e sulla libertà religiosa.
Tali capitoli consentono di osservare la storia della redazione dei testi e le intenzioni di coloro che li hanno scritti. I capitoli nono e decimo evidenziano alcuni aspetti immediati dell’epoca postconciliare, estremamente ottimistica ed euforica, sia in merito al dialogo: tra la Chiesa cattolica e le altre Chiese e comunità cristiane, dialogo con gli ebrei e dialogo con i comunisti, sia in merito alle prime riforme istituzionali volute da Paolo VI, riguardanti la liturgia e la Curia romana. A seguito di questa euforia però, il professor Chenaux evidenzia nell’undicesimo capitolo, anche la cosiddetta crisi cattolica (della fede, del Magistero, del clero e del laicato organizzato) che ha contraddistinto il periodo postconciliare, che motiva con le espressioni di padre Congar per il quale “molte realtà preoccupanti si annunciavano già negli anni Cinquanta” e del teologo Routhier per il quale «la recezione di un Concilio è necessariamente un tempo di crisi, di apprendistato e di tirocinio».
L’ultimo capitolo funge anche da conclusione, ed è insieme bibliografico e progettuale. Evidenzia come negli ultimi venti anni il Concilio sia divenuto oggetto di storia e si sia intrapreso un suo studio sistematico e metodico, volto alla storicizzazione del Vaticano II, che ha condotto all’individuazione di due criteri di interpretazione: il Concilio come evento e il Concilio come rottura. L’autore sottolinea uno dei principali limiti della storiografia del Concilio, ovvero il suo carattere trionfalista, basato sull’opposizione tra due schieramenti composti da una maggioranza progressista e una minoranza oscurantista. Ma la storia teologica del Vaticano II è ancora da scrivere, afferma Chenaux, e almeno quattro problematiche sono a tutt’oggi ancora aperte: il ruolo del papato e degli ambienti romani, il contributo delle scuole teologiche, il ruolo dei corpi intermediari e la questione dell’informazione e dell’opinione pubblica.
Il libro, informativo e formativo insieme, si chiude quindi con un invito ad approfondire e a studiare ulteriormente l’evento del Concilio Vaticano II senza cedere alle due tentazioni di coloro che o desiderano sganciarlo completamente dal passato o tentano invece di farne rientrare gli insegnamenti nell’alveo della continuità.
Tratto dalla Rivista di Vita Spirituale n. 1/2013
(http://www.vitaspirituale.it)
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