Una introduzione ragionata alla normativa che regola l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane, aggiornata alla nuova Intesa tra il Ministero dell’istruzione e la Conferenza episcopale italiana, datata giugno 2012. Uno strumento indispensabile per insegnanti di religione, dirigenti scolastici, responsabili di uffici scuola.
Descrizione
L’intento di questo Prontuario è quello di offrire una guida nel complicato panorama giuridico che descrive l’insegnamento della religione cattolica nel nostro Paese, raccogliendo con ordine le fonti normative vigenti e proponendo una sintesi ragionata delle disposizioni, argomento per argomento e distinguendo i vari ambiti operativi.
Analisi degli argomenti:
1. La natura dell’insegnamento della religione cattolica
2. La scelta dell’insegnamento della religione cattolica
3. Organizzazione e didattica
4. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica
5. Le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica
6. Lo stato giuridico dell’insegnante di religione
7. Il servizio dell’insegnante di religione
8. L’idoneità ecclesiastica
9. Mobilità
10. Formazione e aggiornamento
11. Trattamento economico e previdenziale
12. Le assenze dell’insegnante di religione
Repertorio normativo distinto per ambito:
A. Normativa concordata
B. Normativa statale
C. Normativa canonica
D. Indicazioni didattiche
PREFAZIONE
L’insegnamento della religione cattolica (Irc) in Italia è regolato su base concordataria dal comune intervento di due autorità distinte, quella scolastica e quella ecclesiastica, e dall’interazione di due differenti ordinamenti, civile e canonico. Il quadro giuridico che ne risulta è ancora lontano dall’essere compiutamente definito e pacificamente acquisito: polemiche e difficoltà interpretative hanno spesso accompagnato la storia dell’Irc, soprattutto negli anni immediatamente successivi all’Accordo di revisione del Concordato lateranense, sottoscritto a Roma il 18 febbraio 1984.
Proprio questo Accordo ha solennemente dichiarato la volontà dei due contraenti di impegnarsi «alla reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e il bene del Paese» (art. 1); ma nonostante le buone intenzioni, la stratificazione impressionante delle norme che hanno cercato di regolare l’Irc in questi anni testimonia le difficoltà del settore e scoraggia chiunque si voglia accostare all’argomento. L’intento di questo Prontuario è perciò di offrire una guida nel complicato panorama giuridico che descrive l’Irc, raccogliendo con ordine le fonti normative vigenti e proponendo una sintesi ragionata delle disposizioni, distintamente per i vari ambiti operativi.
La settima edizione di questo Prontuario esce a otto anni di distanza da quella precedente nonostante le richieste insistenti di aggiornamento, ma una serie di motivazioni diverse ne aveva fatto rinviare ogni volta la sempre imminente pubblicazione. Negli ultimi anni la scuola italiana è stata interessata da progetti di riforma di varia natura e provenienza, che hanno coinvolto anche l’Irc sul piano didattico e organizzativo. A ciò si deve aggiungere la graduale attuazione del nuovo stato giuridico degli insegnanti di religione (Idr), che ha visto l’espletamento del concorso nel 2004 e la graduale assunzione dei vincitori tra il 2005 e il 2007. Solo di recente, con l’avvio del processo di mobilità degli Idr di ruolo, il settore sembra essersi assestato secondo equilibri e prassi che consentono di fornire indicazioni operative sufficientemente consolidate, anche se il processo di rinnovamento del sistema scolastico e la conseguente evoluzione dell’Irc lasciano prevedere ulteriori sviluppi. Da ultimo, dopo un’attesa che si immaginava più breve, il 28 giugno 2012 è stata firmata la nuova Intesa tra Miur e Cei, che non solo introduce significative modifiche nei profili professionali degli Idr ma sostituisce anche integralmente la precedente Intesa del 1985.
Proprio la firma dell’Intesa può costituire un punto di arrivo o di svolta che consente di immaginare uno scenario sufficientemente stabile almeno per l’immediato futuro. Sembra perciò questo il momento opportuno per offrire al mondo della scuola e dell’Irc una nuova edizione del Prontuario, che si presenta nella consueta struttura ma con un testo completamente riscritto.
I principali destinatari del volume sono come sempre gli Idr, i dirigenti e gli amministratori delle scuole, i responsabili degli uffici scuola diocesani e tutti coloro che abbiano necessità di muoversi in questo delicato e complesso settore.
Come nelle precedenti edizioni, la prima parte del Prontuario è dedicata all’esposizione del quadro normativo, articolata in dodici succinti capitoli. La seconda parte contiene la documentazione giuridica suddivisa in quattro sezioni, rispettivamente dedicate alla normativa di origine pattizia, a quella civile, a quella canonica e alle indicazioni didattiche. Questa disposizione dovrebbe rendere più agevole la consultazione e il reperimento delle norme.
Il Prontuario è principalmente uno strumento di consultazione e non richiede una lettura completa: in ogni capitolo della prima parte è ricostruito il quadro generale, con qualche ripetizione che ha lo scopo di evitare al lettore continui rinvii da un capitolo all’altro. Nel testo sono contenute le informazioni essenziali, con la citazione della fonte che può essere facilmente reperita nelle sezioni documentarie. Nella seconda parte documentale sono riportate solo le disposizioni (o le parti di esse) che riguardano direttamente ed esplicitamente l’Irc e che possono risultare ancora di attualità. Sono state infatti antologizzate solo le norme in vigore o significative, escludendo disposizioni ormai decadute, per non appesantire il volume in nome di una completezza informativa che può avere solo interesse storico. Non figura in queste pagine, ad esempio, tutta la vasta produzione normativa legata al concorso per l’immissione in ruolo degli Idr, dato che si tratta di disposizioni che hanno ormai esaurito la loro funzione. Nel caso di provvedimenti che vengono annualmente rinnovati (come quelli relativi alle iscrizioni, agli esami o alla mobilità del personale), vengono riprodotte solo le parti di effettivo interesse contenute nella versione più recente. Tali atti sono rinnovati ogni anno, ora con minime variazioni, ora con modifiche più rilevanti: si raccomanda perciò, nel corso degli anni, di ricorrere sempre al provvedimento effettivamente in vigore.
Va notato infine che, di fronte alle difficoltà e incertezze del potere legislativo, il settore è stato progressivamente regolato da istruzioni amministrative e da interventi del potere giudiziario, oltre che da parziali aggiustamenti di natura contrattuale. Un gran numero di sentenze costituiscono oggi una fonte non trascurabile per disegnare la fisionomia dell’Irc, ma esse non figurano in questa raccolta che si limita a riprodurre leggi, atti amministrativi e contratti di lavoro. La sola Corte costituzionale si è pronunciata nove volte in materia tra il 1985 e il 20061, mentre i numerosi ricorsi alla giustizia amministrativa hanno dato luogo a pronunciamenti talora divergenti sull’insegnamento o sull’insegnante. Anche per il rilievo mediatico che talune sentenze hanno avuto, non sembra che il contenzioso sia destinato a diminuire. Nelle pagine che seguono si darà puntualmente conto anche della giurisprudenza accumulatasi in materia e delle principali controversie interpretative.
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Paolo Giancaterino il 29 novembre 2012 alle 21:29 ha scritto:
Libro ottimo, un compendio di tutto quello che può interessare ad un professore di religione in un unico testo. Lo si può leggere di seguito, ma è anche utile come un manuale da consultare, con l'indice che permette una ricerca facile e veloce. Consigliato.