Dialogando con l'autobiografia di s. Antonio Maria Claret

«L'autobiografia di S. Antonio Maria Claret è uno scritto didattico che il Fondatore dei Figli del Cuore Immacolato di Maria scrisse a vantaggio della Congregazione da lui fondata...In tal modo, egli pensò di offrire ai giovani missionari che lo avrebbero seguito la sua vita e i suoi pensieri più nobili, il percorso attuato e il cammino ascetico ancora in atto, come modello storico cui ispirarsi per mantenersi in armonia con la proposta cristiana...

Forse qui, in questo ambito, è necessaria una certa attenzione. Il mondo contemporaneo, a causa di tante sue impegnative domande e di tante risposte urgenti in misura della severità della domanda, rischia di portare fuori dall'interiorità e, appunto, rischia di portare al di là della motivazione. Questo, secondo la mentalità del Claret, sarebbe cosa tragica perché, alla lunga, metterebbe l'Istituto in condizione di operare senza più possedere la ragione motivante. L'uomo ha bisogno di cose, ma ha soprattutto bisogno di capire e di possedere le ragioni delle cose. La libertà è qui. E se andiamo a vedere, si tratta proprio della libertà religiosa, l'unica che chiarisce e colloca gli obiettivi...

Questo libro è un piccolo libro. Non presume di presentare né l'autobiografia completa di padre Claret né una sua fotografia adeguata e sufficiente. Ha uno scopo più modesto, quello di suscitare un interesse attorno alla sua persona e alla sua spiritualità. Ecco: se qualcuno leggendo, magari casualmente, questo volumetto, incuriosito, decidesse di sapere qualcosa di più del Claret e del suo mondo storico e interiore, il libro avrebbe raggiunto il suo obiettivo» (FRANCO STANO).