Sui sentieri dello Spirito

Un incontro, due anime elette, una data: 1947. Qui è condensata la radice carismatica delle Sorelle Misericordiose e il significato stesso della loro presenza nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Dall'umile terra di Lucania il loro respiro si è dilatato alle dimensioni del mondo, i loro linguaggi si sono intrecciati e coloriti, ma nel cuore tutte vivono di quell'antica nostalgia e di quel richiamo profetico delle origini: Salviamo il fanciullo! Il fine specifico della congregazione delle Sorelle Misericordiose è duplice: esercitare ogni opera di misericordia spirituale e corporale, particolarmente verso la fanciullezza; offrirsi al Signore per la santificazione del clero, in unione alla Vittima divina Gesù. Padre Achille Fosco (1897-1971) nacque a Orsogna (Chieti). Entrò tra i Frati Francescani Conventuali e fu ordinato sacerdote. Approdato a Rionero in Vulture (Potenza), ideò la famiglia dei "Fratelli Misericordiosi", cominciando a raccogliere gli orfani in alloggi di fortuna, la cui assistenza era prodigata da pie donne del luogo, chiamate "Collaboratrici Misericordiose" e presto costituite in Istituto delle "Sorelle Misericordiose". Fu in questi momenti, di idealità e sacrifici, che incontrò madre Francesca Saveria Semporini. Rientrato nell'Ordine Francescano, continuò a seguire queste sue figlie. Morì nell'ospedale di Atri. Madre Francesca Saveria Semporini (1915-1972) nacque a Lovere, nel bergamasco, e ricevette la prima educazione tra le suore di Maria Bambina. Riprese il cammino vocazionale con l'incontro di padre Achille Fosco. Prestò la sua opera di insegnante ad Atella e a Rionero, fino a quando le urgenze del nuovo Istituto l'assorbirono totalmente. Morì a Betania di Sale Marasino (Brescia).