Frère Roger di Taizé. Una fiducia molto semplice. Antologia dagli scritti

Questo libro rappresenta per me il compimento di un percorso cominciato circa dieci anni fa. Nell'inverno del 1994, alcuni amici mi hanno invitato a partecipare all'incontro di giovani che la comunità  di Taizé anima ogni anno in una grande città  europea. Così sono stato a Parigi, dove una coppia di anziani signori mi ha aperto con disponibilità  la propria casa, e dove ho scoperto la possibilità  di essere aiutato a pregare dai bei canti e dai semplici gesti proposti dai fratelli di Taizé. Negli anni successivi, cercando nelle biblioteche di diverse città , ho recuperato tutti i testi scritti da frère Roger e mi sono appassionato sempre più al suo modo di vivere la fede e di cercare il volto di Dio (dalla Premessa di Marcello Fidanzio). Nell'estate del 2000, al termine di una preghiera comune, desideravo vedere da vicino frère Roger e, quasi per caso, mi sono trovato a parlare con lui: abbiamo scambiato qualche frase sul suo arrivo a Taizé e sui suoi primi scritti. In seguito ci siamo incontrati più volte: era straordinario per me poter risentire dalla sua viva voce parole lette e rilette più volte e, attraverso il dialogo, andare più in profondità  e avvicinare l'esperienza da cui erano nati quei testi (dalla Premessa di Marcello Fidanzio). Nel 1940, all'età  di 25 anni, Frère Roger lasciò il paese dove era nato, la Svizzera, e si stabilì nel piccolo villaggio di Taizé, vicinissimo alla linea di demarcazione che divideva la Francia libera da quella occupata dai tedeschi: lì accolse profughi che fuggivano la guerra, tra cui molti ebrei. Nell'autunno 1942, venne scoperto e dovette partire; poté ritornare due anni più tardi: non era più solo, nel frattempo alcuni fratelli si erano uniti a lui e avevano iniziato insieme una vita comune che poi continuarono a Taizé. Poco alla volta altri giovani si unirono ai primi fratelli, cattolici e di diverse origini evangeliche: oggi provengono da oltre 25 nazioni. Con la sua stessa esistenza, la comunità  è un segno concreto di riconciliazione tra cristiani divisi e tra popoli separati. Dalla fine degli anni Cinquanta, il numero di visitatori che si reca a Taizé ha continuato ad aumentare. Ogni settimana giovani di diversi continenti salgono sulla collina di Taizé alla ricerca di un senso per la loro vita, in comunione con molti altri. Alcune settimane d'estate, più di 5000 giovani da 75 paesi diversi possono ritrovarsi uniti in questa comune avventura. Per molti di loro, come per tanti altri nel mondo, gli scritti di frère Roger tracciano un cammino di riconciliazione, di fiducia, di speranza.