Pianto di Maria e dolore di Dio. L'evento di Siracusa

La questione del dolore di Dio resta ancor oggi uno dei crocevia più delicati e affascinanti della teologia contemporanea. E' possibile dire che Dio, l'Onnipotente, soffre? C'è un senso 'teologico' anche per il dolore dell'uomo? L'autrice si immette in questo acceso dibattito da una via particolare: il pianto a Siracusa di un'immagine di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria. Un evento che dal 1953 interpella scienziati e teologi, 'addetti ai lavori' e gente comune. Alla sintesi delle interpretazioni (biblica, antropologica, cristologica, mariologica, storica e morale) del passato lontano e recente si aggiunge ora una nuova pista di riflessione: le lacrime di Maria quale epifania del dolore di Dio Trinità. Il presente volume, con semplicità e acume, non solo richiama i paradigmi che la teologia contemporanea ha ereditato dall'epoca dei Padri, della Scolastica e della filosofia hegeliana, ma evidenzia anche i contributi di autori del calibro di Moltmann, von Balthasar, Maritain. Il lettore è accompagnato così a compiere il passaggio graduale da un''ontologia dell'essere' a un''ontologia dell'essere come amore'. Attraverso il caleidoscopio della mariofania di Siracusa, si potrà quindi mettere a fuoco il 'pathos' del Padre, del Figlio e dello Spirito riflesso in Maria, icona della Trinità. La proposta dell'autrice, dal sapore fortemente biblico, mostra la solida pregnanza del tema della 'com-passione' divina, che si realizza nel mistero pasquale e si dilata nella vicenda terrena e celeste di Maria.