Per vincere il male. La lotta contro i demoni

Il tema del male non cessa di tormentarci, poiché il male sembra fare da padrone nel mondo, oggi come ieri. Ogni giorno la cronaca nera si arricchisce di qualche fatto che ci lascia sconvolti: i media ci parlano di persone diventate così insensibili da compiere i delitti più efferati senza batter ciglio, senza alcun apparente rimorso di coscienza. Un giovane, dall'aspetto gentile e timido, tutt'ad un tratto violenta e uccide una ragazza: come ha potuto fare questo? Come è potuto entrare il male in una persona ritenuta da tutti normale? C'era già il male in quest'uomo? Da dove viene il male? Se ne può spiegare la presenza attuale con l'educazione ricevuta nel passato? La psicologia spiega il male a partire dalla storia personale; essa cerca le cause del male guardando indietro, vorrebbe poter sottoporre a osservazione ed elaborare le ferite del passato, in modo tale che non generino altro male. I monaci antichi, invece, descrivono il male come qualcosa di presente, opera dei demoni; essi cercano di osservare il male così come si presenta, di comprenderne le strutture e i modi di agire, per poterlo affrontare con successo nel momento presente. Le loro esperienze e i loro insegnamenti possono costituire uno stimolo - per quanti cercano di giustificare il male in cui cadono con la loro storia personale (e non si assumono così la responsabilità della propria vita e del proprio comportamento) - ad affrontare la sfida presente, a osare la lotta ora senza ripiegarsi sul passato.