Citazione spirituale

Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere

di

Bonhoeffer Dietrich


Copertina di 'Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere'
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EAN 9788821515248

Esaurito
Tipo Libro Titolo Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere Autore Editore San Paolo Edizioni EAN 9788821515248 Pagine 578 Data marzo 1996 Peso 677 grammi Altezza 21,5 cm Larghezza 14 cm Profondità 3 cm Collana Classici del pensiero cristiano
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il 19 febbraio 2008 alle 11:38 ha scritto:

Dietrich Bonhoeffer, nell'ora più scura della storia della Germania, non si perse mai d'animo. Una forza lo sosteneva: la fede.
Coinvolto nei complotti contro Hitler e per questo incarcerato, non smise mai di pensare al futuro, in un momento che proibiva questi pensieri a milioni di persone - concentrati solo sul disperato bisogno di sopravvivere.
Bonhoeffer, in un'eterna custodia cautelare, senza la speranza di un processo, e con il terrore che amici e famigliari potessero essere coinvolti nella sua vicenda, studia, pensa, rivede tutta la storia del Cristianesimo.
Cerca nuove modalità per il rapporto uomo-Dio.
Il mondo, per lui, è diventato adulto (oggi possiamo forse pensare che fu fin troppo ottimista). Non ha più bisogno di Dio. Ma proprio per questo motivo Dio può tornare al centro della vita dell'uomo. Perchè è inutile, non è più quel tappabuchi che deve risolvere i nostri guai, e che sentiamo vicino solo all'approssimarsi della morte.
Dio può veramente diventare centro, presenza. E così anche la religione non serve più: Dio stesso è presente, nella persona del Figlio incarnato, del Figlio diventato totalmente uomo per poter essere tra gli uomini.
Il Cristianesimo deve diventare non religioso. Ci occorre un Dio senza religione (e oggi non corriamo forse il rischio di ricadere in una religione senza Dio?).
La fede deve diventare modo di vivere. La Parola di Dio vera guida alla vita umana.
E' un miracolo che un pensiero così profondo - che può anche fare discutere, ma di cui non può essere messa in dubbio la portata - sia stato concepito in una prigione nazista. E' un miracolo che Bonhoeffer riusciva a immaginare la fine di quell'inferno in terra portato dalla follia hitleriana. E' un miracolo che riuscisse a pensare a un mondo nuovo, che avrebbe messo Dio, il Dio incarnato, al centro.
E nei momenti di scoraggiamento, Bonhoeffer aveva la consapevolezza di non essere solo e pregava "Io non capisco le Tue vie, ma Tu conosci la via per me".
E' riduttivo liquidare Bonhoeffer come un teologo protestante, che mirava a rinnovare la Chiesa luterana criticando le teorie in auge all'epoca (in primis la teologia liberale). Bonhoeffer era prima di tutto un Cristiano, e come persona illuminata dalla figura di Cristo, ha da dire molto a tutti i Cristiani, protestanti e non.
In una prospettiva ecumenica Bonhoeffer, che già aveva in mente l'importanza della riconciliazione dei Cristiani, porta un pensiero che deve far riflettere tutti, per superare le divisioni e potersi concentrare sulla questione fondamentale: adorare Dio in Spiritò e Verità, perchè il Regno di Dio possa veramente essere in mezzo a noi.