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«Molti altri segni fece Gesù» (Gv. 20,30). Sintesi di teologia dei sacramenti
(Manuali)EAN 9788810430101
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Tipo
Libro
Titolo
«Molti altri segni fece Gesù» (Gv. 20,30). Sintesi di teologia dei sacramenti
Autore
Padoin Giacinto
Editore
Edizioni Dehoniane Bologna
EAN
9788810430101
Pagine
200
Data
gennaio 2006
Peso
310 grammi
Collana
Manuali
COMMENTI DEI LETTORI A ««Molti altri segni fece Gesù» (Gv. 20,30). Sintesi di teologia dei sacramenti»
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Recensioni di riviste specialistiche su ««Molti altri segni fece Gesù» (Gv. 20,30). Sintesi di teologia dei sacramenti»
Recensione di Ermanno Roberto Tura della rivista Studia Patavina
Il titolo, suggerito dall’evangelista Giovanni, è originale; il sottotitolo è sincero: si tratta infatti di una sintesi fitta fitta nella stampa come nella riflessione sui sacramenti in luce cattolica. Lo scopo del volume è altrettanto chiaro: «L’intento di questo scritto è quello di presentare, in una visione organica e motivata, i sacramenti. I loro vari aspetti saranno proposti in termini brevi ed essenziali, con richiami solo schematici quanto alla trama storica, rinviando, per un ulteriore approfondimento, agli studi indicati nella vasta letteratura teologica riportata in nota» (p. 11).
Il manuale inizia con una simpatica presentazione del vescovo di Vittorio Veneto, diocesi a cui G. Padoin appartiene come prete e dove da decenni svolge il suo ministero di insegnamento teologico. Proprio della fatica di questi decenni l’amico teologo fa tesoro, ripresentando le buone radici della tradizione teologica latina con l’annunciato stile schematico-narrativo. Il forte impulso della tradizione si accompagna all’attenzione pastorale contemporanea nello sforzo di evidenziare in ogni pagina la plausibilità dei sette sacramenti per l’oggi della comunità credente e in linea con l’antropologia tipica della sensibilità attuale. Per farsi capire l’a. tuttavia non disdegna il richiamo ad antiche immagini agricole (ad esempio, a p. 32 l’incalmo di un ramo giovane in una pianta, per dire la nuova vita battesimale nell’uomo «vecchio»), senza dimenticare l’attenzione ad accuse sempre insorgenti verso la pastorale sacramentale cattolica (ad esempio alle pp. 29 e 70 l’ombra della magia sacramentale).
Di ogni sacramento l’a. rileva gli elementi biblici e liturgici fondamentali su cui costruire una riflessione personale. Ma sa anche insistere su quello aspetto storico-teologico che gli sembra più bisognoso di luce, sempre tenendo conto della tradizione e dell’oggi. Così per il Battesimo, nell’evidenziare gli aspetti pastorali nel quadro dell’iniziazione cristiana, emerge la domanda sul battesimo dei bambini e sul peccato originale che per secoli ne ha motivato la prassi (pp. 44-53): l’a. sa ricamare una risposta senza pretese di esaustività ma senza paura. Analogamente per l’Eucaristia la tradizione cattolica latina ha insistito sull’aspetto travagliato di sacrificio: prendendo ispirazione da H.U. von Balthasar, Padoin spiega il valore sacrificale sulla linea del dono di sé e lo colloca al primo posto tra i significati dell’eucaristia (pp. 89-102). Così sul Matrimonio l’a. si fa accompagnare da W. Kasper per un ripensamento che dia speranza in situazioni pastorali senza via d’uscita (pp. 183-186).
A un manuale non si può chiedere particolare originalità: a priori ci si aspetta una linea mediana, una medietas (che non dovrebbe mai diventare sinonimo di mediocritas: in ogni caso non lo è nel manuale di G. Padoin, che si prospetta «edificante» nel senso più intenso teologico e spirituale-pastorale). Nell’augurare all’a. amico una seconda edizione vorremmo suggerire il tentativo di un itinerario di riflessione che si prospetti, per quanto possibile, omogeneo per tutti i sacramenti, onde facilitare la comprensione e la memorizzazione per alunni teologi e lettori catechisti o operatori pastorali desiderosi di rimotivare la loro fede e arricchire l’esperienza celebrativa sacramentale. Le «tessere» per un buon mosaico teologico su ogni sacramento nel volume ci sono tutte: si tratta di comporle allo stesso modo, sempre nei limiti del possibile. Forse sulla Penitenza/riconciliazione si potrebbe aggiungere con un pizzico di coraggio in più qualche «tessera»: ma ogni teologo ha suoi sogni (in senso biblico!). Più semplice sarebbe aggiungere alla fine del volume un elenco degli Autori citati per facilitare il ritrovamento di studi utili ad un particolare approfondimento. Ma anche così come sta, il volume di G. Padoin ci è motivo di riflessione riconoscente.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 2
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Il manuale inizia con una simpatica presentazione del vescovo di Vittorio Veneto, diocesi a cui G. Padoin appartiene come prete e dove da decenni svolge il suo ministero di insegnamento teologico. Proprio della fatica di questi decenni l’amico teologo fa tesoro, ripresentando le buone radici della tradizione teologica latina con l’annunciato stile schematico-narrativo. Il forte impulso della tradizione si accompagna all’attenzione pastorale contemporanea nello sforzo di evidenziare in ogni pagina la plausibilità dei sette sacramenti per l’oggi della comunità credente e in linea con l’antropologia tipica della sensibilità attuale. Per farsi capire l’a. tuttavia non disdegna il richiamo ad antiche immagini agricole (ad esempio, a p. 32 l’incalmo di un ramo giovane in una pianta, per dire la nuova vita battesimale nell’uomo «vecchio»), senza dimenticare l’attenzione ad accuse sempre insorgenti verso la pastorale sacramentale cattolica (ad esempio alle pp. 29 e 70 l’ombra della magia sacramentale).
Di ogni sacramento l’a. rileva gli elementi biblici e liturgici fondamentali su cui costruire una riflessione personale. Ma sa anche insistere su quello aspetto storico-teologico che gli sembra più bisognoso di luce, sempre tenendo conto della tradizione e dell’oggi. Così per il Battesimo, nell’evidenziare gli aspetti pastorali nel quadro dell’iniziazione cristiana, emerge la domanda sul battesimo dei bambini e sul peccato originale che per secoli ne ha motivato la prassi (pp. 44-53): l’a. sa ricamare una risposta senza pretese di esaustività ma senza paura. Analogamente per l’Eucaristia la tradizione cattolica latina ha insistito sull’aspetto travagliato di sacrificio: prendendo ispirazione da H.U. von Balthasar, Padoin spiega il valore sacrificale sulla linea del dono di sé e lo colloca al primo posto tra i significati dell’eucaristia (pp. 89-102). Così sul Matrimonio l’a. si fa accompagnare da W. Kasper per un ripensamento che dia speranza in situazioni pastorali senza via d’uscita (pp. 183-186).
A un manuale non si può chiedere particolare originalità: a priori ci si aspetta una linea mediana, una medietas (che non dovrebbe mai diventare sinonimo di mediocritas: in ogni caso non lo è nel manuale di G. Padoin, che si prospetta «edificante» nel senso più intenso teologico e spirituale-pastorale). Nell’augurare all’a. amico una seconda edizione vorremmo suggerire il tentativo di un itinerario di riflessione che si prospetti, per quanto possibile, omogeneo per tutti i sacramenti, onde facilitare la comprensione e la memorizzazione per alunni teologi e lettori catechisti o operatori pastorali desiderosi di rimotivare la loro fede e arricchire l’esperienza celebrativa sacramentale. Le «tessere» per un buon mosaico teologico su ogni sacramento nel volume ci sono tutte: si tratta di comporle allo stesso modo, sempre nei limiti del possibile. Forse sulla Penitenza/riconciliazione si potrebbe aggiungere con un pizzico di coraggio in più qualche «tessera»: ma ogni teologo ha suoi sogni (in senso biblico!). Più semplice sarebbe aggiungere alla fine del volume un elenco degli Autori citati per facilitare il ritrovamento di studi utili ad un particolare approfondimento. Ma anche così come sta, il volume di G. Padoin ci è motivo di riflessione riconoscente.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 2
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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