Come celebrare l'eucaristia. Risposte dal Concilio al Sinodo. Atti della XLI Settimana liturgico-pastorale, Monastero di Camaldoli, 16-22 luglio 2006
(Quaderni di Camaldoli)EAN 9788810411308
Sono molte e ben qualificate le iniziative culturali direttamente organizzate oppure ospitate dal Monastero di Camaldoli. Tra le prime si situa la ben nota Settimana liturgico-pastorale che si prefigge di approfondire la connessione tra liturgia, pastorale e spiritualità con l’obiettivo primario di formare laici «e» clero insieme. Ad oggi sono già 43 le settimane organizzate, l’ultima ha avuto come tema la celebrazione della Parola (2008), precedentemente si era approfondita l’idea di sacrificio (2007) e il tema del Come celebrare l’eucaristia (2006); ed è di questa che il libretto che presentiamo ci offre gli atti.
La XLI Settimana si è soffermata a riflettere sul modo di percepire e attuare la celebrazione eucaristica negli ultimi quarant’anni di vita ecclesiale: quelli che vanno dal concilio Vaticano II fino ai nostri giorni, segnati dal sinodo dei vescovi dell’ottobre 2005 sul tema: L’eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa. È caratteristica delle settimane camaldolesi proporre non solo una pluralità di tematiche, ma anche di metodi e linguaggi. Così nei contributi raccolti nel volume i vari temi riguardanti la celebrazione dell’eucaristia sono stati affrontati con approcci e metodi tra loro molto diversi: si va dalla prospettiva teologico-liturgica a quella storico-teologica, da quella pastorale a quella più specificamente antropologica.
Il quadro complessivo della settimana e il filo conduttore delle riflessioni sono efficacemente illustrate dal curatore M. Ferrari, monaco liturgista della comunità di Camaldoli, in termini di «memoria del passato» e «attenzione al presente». Emerge la legittima preoccupazione di cogliere il senso, e quindi l’orientamento, che sembrano assumere alcune recenti e persistenti affermazioni correlate ad argomenti prettamente liturgici, e tendenziose perché infine manifestamente sintomatiche di alcune «difficoltà» nell’affrontare prima che accogliere le istanze di riforma provenienti dal concilio Vaticano II. Come riassume il testo in quarta di copertina: «“Riformare la riforma” è uno slogan che negli ultimi tempi ha fatto un po’ strada e trovato qualche consenso. Nel presente volume alcuni noti studiosi di liturgia approfondiscono i temi che vengono usati per provare la necessità di tale “riforma della riforma”: la teologia del sacramento, i nodi della celebrazione, il rapporto tra Parola e rito, l’ascolto della Parola, l’omelia, la musica, lo spazio liturgico».
Così ben edotti dalla chiara e perspicace Introduzione (pp. 7-17), si possono leggere fruttuosamente anche le relazioni ben strutturate in cinque capitoli e un’ampia Appendice. Apre la relazione di A. Grillo dal titolo: La «partecipazione attiva» come obiettivo della riforma liturgica dell’eucaristia. Una verità dimenticata? (pp. 20-51), nella quale, tra le numerose e sapide considerazioni conclusive, è opportuno segnalare l’invito a non considerare chiusa la «questione liturgica», ma a farsene carico proprio oggi, in questa fase così «delicata» e «decisiva» (cf. p. 50). R. De Zan tratta, invece, de La traduzione. Problemi inerenti ai testi biblici e ai testi eucologici dell’eucaristia (pp. 54-75) esprimendo la consapevolezza che «sembra fuori luogo trarre conclusioni» e che è ancor più oggi necessario «procedere senza fretta con la collaborazione di più persone» (p. 75). G. Cavagnoli offre alcune riflessioni in merito alla riscoperta della Sacra Scrittura «in quella ritualità che costituisce la liturgia della Parola»: Scrittura e rito nel cammino ecclesiale aperto dal concilio. Bilanci e prospettive (pp. 78-117). Come peraltro ancora oggi ha evidenziato il recente Sinodo dei vescovi su La parola di Dio nella vita e nella missione della chiesa, è necessaria una ripresa di quanto racchiuso nell’Ordo lectionum missae allo scopo di far maturare i frutti della Parola nel cuore dei credenti. Infatti, se il luogo e il momento nei quali il fedele accosta la parola di Dio è la celebrazione domenicale dell’eucaristia, vanno seriamente ripresi e valutati i problemi inerenti alla Parola ma dal versante della liturgia e principalmente dall’eucaristia. Il lavoro da fare qui è molto e urgente a partire da quello fondamentale della formazione dei presidenti delle assemblee liturgiche. E. Mazza compie un affondo storico-teologico sulle Due concezioni dell’eucaristia a confronto: il medioevo e l’epoca patristica (pp. 120-140); si tratta di riflessioni note e… presto dimenticate, per cui è opportuno una loro permanente ripresa e riproposta con inesausta costanza e puntuale attenta verifica almeno nelle istituzioni di formazione teologica. E. Costa, infine, offre opportune riflessioni su Canto e musica nella liturgia eucaristica (pp. 142-157), di cui piace segnalare il concreto suggerimento dell’autore: partecipare «a iniziative di formazione spirituale, teologica, liturgica e musicale» non solo per le varie ministerialità, ma è necessario anche «persuadere chi di fatto è già attivo nella liturgia come musicista ad accettare di imparare ancora, di superare gli eventuali limiti dell’autodidattismo, di allargare i propri orizzonti e di raggiungere un livello almeno medio nelle tecniche del canto e del suono, entro il quadro esigente della preghiera della Chiesa» (pp. 156-157).
Il libro è facile da leggere, ben curato e accessibile a tutti. Alcune riflessioni possono sembrare scontate e già acquisite su larga scala, ma quanto espresso di recente sempre più con frequenza in conferenze e pubblicazioni fa ritenere che così non sia e che occorra, invece, tornare a impegnarsi sulle questioni fondamentali proprio, come lascia trapelare il titolo, a partire dal concilio. Sulla stessa linea si è proceduto anche durante le settimane degli anni successivi. La speranza è che aumentino sempre più gli «strumenti che aiutino a comprendere la direzione da percorrere in questo delicato momento della vita ecclesiale» (p. 17).
Tratto da "Letteratura liturgica" n. 5/2009 della "Rivista liturgica"
(http://www.rivistaliturgica.it)
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