Il ritorno della speranza. Una nuova teologia, una nuova spiritualità

La crisi della speranza è una delle caratteristiche della nostra epoca. Ed è una crisi su tutto il fronte: speranza escatologica, nel futuro definitivo; speranza storica, nel futuro temporale. In ambito cattolico la teologia della speranza, costruita con tanta passione e intelligenza negli anni '60, era nata nel tempo degli aneliti per il domani: a un uomo decisamente proiettato verso il futuro la teologia andava incontro presentando il messaggio cristiano sotto la prospettiva della speranza. Ma oggi c'è bisogno di un supplemento di riflessione e di aggiornamento per poter incontrare la sensibilità e le attese dell'uomo contemporaneo. Ora infatti la speranza cristiana non si colloca più in continuità con le speranze dell'uomo, che in senso forte non ci sono più, ma in aggiunta, in superamento, quasi in contrasto con la sua mentalità. Proprio per questo, a detta dell'autore, il ministero oggi più necessario, consegnato nelle fragili mani del cristiano e della comunità credente, è proprio quello della speranza. Come già fu per l'apostolo Paolo, gli attuali discepoli di Gesù devono avvertire come impellente il bisogno di testimoniare e annunciare agli uomini la speranza. Nato dal desiderio dell'autore di "rendere ragione della propria speranza", nella convinzione che su di essa si giocheranno le sorti dell'umanità futura, il volume prende avvio da uno sguardo della situazione attuale nella cultura e nella teologia; passa poi all'analisi dei testi fondamentali e fondanti della tradizione apostolica ed esplicitanti della tradizione post-apostolica; torna quindi al presente per una visione sistematica della materia, sulla base delle domande emerse nella prima parte e delle possibilità di risposta reperite nella seconda. Un circolo ermeneutico che prende avvio dal presente e al presente ritorna per una risposta documentata, significativa e attuale.