Metà anni Ottanta: l'Europa e l'Italia sono molto diverse da quelle che ci ricordiamo. Mussolini non è caduto alla fine della Seconda guerra mondiale, ma è stato deposto negli anni Sessanta. Da quel momento una monarchia di stampo dittatoriale guidata dal re Savoia e affiancata dal partito reazionario Repubblicano e dai Pretoriani si è reinstaurata in Italia. Ma anche il resto d'Europa è diviso tra le spinte del blocco comunista e quelle democratiche della Federazione europea a cui dovrebbe finalmente unirsi anche l'Italia: le prime elezioni politiche da diversi decenni, in cui socialisti e repubblicani si contendono il potere, dovrebbero certificarlo. In questo contesto instabile, da guerra civile, in cui forze sotterranee di rivoluzione e restaurazione si combattono per sopraffare il nemico, i destini di tre personaggi si intrecciano nella guerra di resistenza senza regole che si sta consumando nella Zona Autonoma, un territorio conteso e impervio delle Alpi Giulie, tra l'Italia e l'ex Slovenia. Il destino del capitano Sforza, che con la sua logica algida e spietata guida il contingente italiano nella Zona Autonoma, quello di David Barroso, aspirante sceneggiatore alla ricerca, suo malgrado, del fratello Mark che è disperso in quelle montagne, e infine quello di Bianca, giovane studentessa socialista, travolta da eventi più grandi di lei. Tre personaggi apparentemente lontani, ma con ambizioni e desideri che si legheranno indissolubilmente nella spirale violenta di una lotta per la sopravvivenza: non solo la propria, ma anche quella dell'Italia e della Federazione europea. Un romanzo che mescola fantapolitica, thriller, storia e azione, creando un mondo alternativo e inquietante, una ucronia avvincente in cui una folla di protagonisti, spinti da una corrente che li travolge e li supera, si muove verso uno sbocco ignoto. Contrabbandieri, studenti, militari, narcotrafficanti, agenti segreti, inconsapevoli pedine di un grande disegno che aleggia sopra le loro vite.