Lo splendore dell'icona nelle feste liturgiche

Il diacono Antonio Bongiorno colloca l'icona nel suo autentico contesto, cioè nella chiesa e nella casa cristiana. Evidenzia i rapporti che legano l'icona alla parola di Dio, alla liturgia e alla preghiera. L'intento dell'A. è di formare un corretto approccio alle icone. Il libro riproduce 25 scene iconiche, dipinte dallo stesso A. negli ultimi 13 anni, che costituiscono quelle più usate nelle maggiori feste liturgiche oppure nelle preghiere della tradizione bizantina.

Per ognuna di esse offre il medesimo schema di accostamento: descrizione e spiegazione, spunti di meditazione e di preghiera. Ogni icona è quindi accompagnata da brani biblici e da preghiere composte dallo stesso artista. Egli intende collocare l'icona nel suo autentico contesto, che è quello ecclesiale-liturgico, in modo da evidenziare i nessi tra icona, Parola di Dio, liturgia, chiesa e credente. Lo icone non sono oggetti da guardare o analizzare, ma "soggetti" con e su cui pregare, lasciandosi illuminare da esse, nel pensiero, nella visione e nella contemplazione. Citando una frase di s. Giovanni Crisostomo, afferma che "le icone sono un mezzo per santificare la vista, così come la Parola lo è per l'udito".

P.G.

(RL 2007)