EAN 9788831114387
spiritualità, apocalisse, letteratura, apostoli, san Giovanni, Giovanni, letteratura cristiana antica, testi paleocristiani, letteratura subapostolica, san leolino
EAN 9788831114387
spiritualità, apocalisse, letteratura, apostoli, san Giovanni, Giovanni, letteratura cristiana antica, testi paleocristiani, letteratura subapostolica, san leolino
Libro in condizioni pari al nuovo.
Privo di segni d`usura e di qualunque tipo di danno o vizio.
Trattasi, nella maggior parte dei casi, di libri acquistati da privati o biblioteche pubbliche o private in condizioni pari al nuovo, che vengono ceduti poiché costituiscono doppioni.
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Gaetano Ferri il 20 maggio 2008 alle 18:45 ha scritto:
Ma è questo il modo di essere cristiani?
Per me à una vergogna scrivere, pubblicare e vendere libri a questo livello di misoginia.
La donna ha diritto ad essere rispettata, ed i Padri della Chiesa erano in un contesto storico sociale completamente diverso dall'attuale.
Se queste sono le radici cristiane dell'Europa, grazie no!
Laicità, laicità e laicità.
Francesco De Vito il 5 giugno 2008 alle 12:22 ha scritto:
Caro Gaetano Ferri,
conosco Dag Tessore da anni e non è un misogino, forse dovresti leggere il libro e leggerlo bene. Il fatto che da più parti (ti lascio immaginare quali) lo si chiami "pazzo, eretico, disgustoso" ecc. la dovrebbe dire lunga.
Ho partecipato ed assistito a decine di suoi convegni in cui cercava semplicemente di essere oggettivo ed è stato, prima attaccato, poi completamente ignorato dalle gerarchie ecclesiastiche che, conscie di non poter batterlo sul piano della preparazione e della competenza, hanno preferito boicottarlo!
Fabrizio Giannoni il 3 luglio 2008 alle 23:19 ha scritto:
Caro Gaetano Ferri
ma lo sai cosa è laicità? o la confondi con laicismo? Usata poi come slogan finale è proprio deprimente. Se ti fa schifo uno che studia e conosce la patristica stai segando il ramo su cui sei seduto. O non sai nemmeno cosa significa cristianità.
Un consiglio generale: leggete i padri della Chiesa.
E se vi fanno schifo, significa che avete dei problemini irrisolti.
Albanese Pasquale, lbnpql@libero.it il 19 aprile 2013 alle 14:07 ha scritto:
Forse un presbitero della Chiesa di Roma, non necessariamente il fratello del Papa Pio; sicuramente una personalità di spicco, culturalmente evoluta, che primeggia nel contesto di penombra nel quale vive i propri inizi la Comunità Romana. Erma (concedendo credito a quello che non può sembrare altro che uno pseudonimo) è uomo che conosce la MISERICORDIA, sa dove e come nel cuore dell'uomo si annida il peccato, capisce che solo con l'adesione ad un cammino costante di conversione e penitenza possiamo entrare nella vera antropologia della necessità di Dio e della sua opera di Grazia.
Padre Giacinto Torchia, giacinto.torchia@gmail.com il 11 dicembre 2014 alle 11:27 ha scritto:
Il Pastore di Erma è a mio avviso un testo da leggere e meditare da tutti i cristiani, riesce a dare un fondamento sicuro alla nostra fede sulla Sacra Scrittura e sull'esperienza personale. E' utile anche come percorso catechetico di formazione per gruppi parrocchiali, perchè con un linguaggio semplice ma mai banale, suggestivo ma mai artificiale, riesce a trasmettere contenuti fondamentali per la vita cristiana. Non mi meraviglia che dagli antichi fosse quasi considerato Scrittura ispirata, fatti i dovuti distinguo possiamo anche chiamarlo "l'imitazione di Cristo" dei primi secoli.
Studente Marco Marinelli, marchiuz@hotmail.it il 16 luglio 2020 alle 11:12 ha scritto:
Un vero gioiellino da gustare. Va chiaramente contestualizzato nell'ambito culturale della Chiesa dei primi secoli. Applicata la giusta tara, Pastore di Erma è un testo fecondissimo per la riflessione personale nella Chiesa odierna.
Dott. DONATELLA PEZZINO il 2 maggio 2024 alle 13:31 ha scritto:
Lettura piuttosto lunga e impegnativa che unisce la precettistica alla mistica, con immagini di grande bellezza e momenti di altissimo lirismo. Per il lettore di oggi sicuramente ha dei punti di interesse, tuttavia molte delle sue parti potrebbero risultare poco scorrevoli e un po' oscure, a differenza di altri scritti Apostolici come la Lettera a Diogneto e la Didachè. Resta comunque un testo fondamentale per conoscere la spiritualità dei primi secoli cristiani.