Il metter mano a un nuovo corso di Storia Sacra parrà certamente a taluno fatica inutile, mentre ne esistono già tanti da poter soddisfare ogni condizione di persone. Così pareva anche a me, ma postomi a far l’esame di quelli che maggiormente vanno per le mani dei giovanetti, ebbi a convincermi che molti sono o troppo voluminosi, o troppo brevi, e spesso ancora per sfoggio di concetti e di frasi perdono la semplicità e la popolarità dei libri santi. Altri poi omettono quasi interamente la cronologia, di modo che l’inesperto lettore può difficilmente accorgersi a quale epoca appartenga il fatto che legge, se più si approssimi alla creazione del mondo, oppure alla venuta del Messia. Quasi in tutti poi s’incontrano espressioni che a me sembrano poter destare men puri concetti nelle mobili e tenere menti dei fanciulli.
Indotto da queste ragioni, mi proposi di compilare un corso di Storia Sacra, che contenesse le più importanti notizie dei libri santi e si potesse presentare ad un giovanetto qualunque, senza pericolo di risvegliare in lui idee meno opportune. A fine di riuscire in questo divisamento, narrai ad un numero di giovani d’ogni grado, ad uno ad uno, i fatti principali della Sacra Bibbia, notando attentamente quale impressione facesse in loro quel racconto e quale effetto producesse di poi. Questo mi servì di norma per tralasciarne alcuni, accennare appena altri, e corredarne non pochi di più minute circostanze.
Lo studio della Storia Sacra mostra l’eccellenza sua da se stesso, e non ha bisogno di essere raccomandato, ché la Storia Sacra è la più antica di tutte le Storie; è la più sicura, perché ha Dio per autore; è la più pregevole, perché contiene la divina volontà manifestata agli uomini; è la più utile, perché rende palesi e prova le verità della nostra Santa Religione. Nessuno studio adunque essendo di questo più importante, non deve esservene alcun altro più caro a chi ami davvero la Religione. Se questa mia fatica, qual ch’essa sia, sarà a taluno giovevole, ne sia gloria a Dio, per il cui onore fu da me unicamente intrapresa.