Felicità e strategie d'impresa. Persona, relazionalità ed etica d'impresa
(Biblioteca di Tesi)EAN 9788889386361
Discussa come tesi di dottorato alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Dipartimento di Storia della teologia, la ricerca in esame è un’analisi argomentata e, per molti versi, innovativa, del “personalismo aziendale”, via maestra per impedire che l’uomo sia ridotto a fattore di produzione. Il punto chiave, intorno a cui ruotano i sette capitoli del volume, è costituito dalla centralità della persona, capitale primario dell’impresa, con la conseguente svolta etica dell’attività produttiva.
La forza gratificante di questa prospettiva per un verso aiuta a far fronte al peso della fatica quotidiana e per l’altro impedisce che la logica dell’economia trasformi il mondo in un immenso mercato e gli operai in macchine funzionali allo sviluppo dell’impresa. È un altro modo di guardare alla vita sociale nel suo insieme, con l’obiettivo di indebolire quell’ideologia, che impedisce di vedere gli effetti distruttivi della struttura economica dominante, causati dalla riduzione della persona a “materiale umano”. Attraverso una letteratura di primo piano, messa a frutto con sorprendente spirito critico, l’autore recupera il valore della cultura e della spiritualità come alimento della relazione interpersonale, e tenta di «sostituire la competitività, intesa come assoluta regola del mercato, capace di distruggere tutti gli altri aspetti della vita, con qualcosa di nuovo, che parta dalla solidarietà, che arrivi a portare a compimento un reale progetto democratico, dove tutti possano sentirsi ed essere fattivamente responsabili di tutto» (pp. 117-118). Prima che all’interno dell’azienda, l’attenzione dell’autore si concentra sulla società, e cioè su come siamo e viviamo, persuaso che l’azienda rifletta la società. Ebbene, in merito egli nota che occorre andare oltre la solidarietà, verso la fraternità di matrice francescana (p. 211). Se la solidarietà consente ai diseguali di essere eguali, la fraternità è quel principio di organizzazione sociale che consente agli eguali di essere diversi o meglio di esprimersi ognuno a suo modo. È il trionfo del valore-legame, anima nobile e sostegno inesauribile di tutti i valori, perché include e non esclude, apre il circuito senza chiuderlo.
È l’affratellamento cosmico, propriamente francescano. Prima che alla luce del valore d’uso e del valore di scambio, che l’economia classica ha assolutizzato, escludendo dal consorzio sociale quanti non rientrano in tale logica mercantile, un qualunque prodotto andrebbe giudicato in rapporto alla capacità che ha di stringere gli uomini tra loro – i singoli, i gruppi, le nazioni – non contro, ma assieme alla natura. Ebbene, con “valore-legame” si allude appunto alla forza aggregante delle molte forme in cui un popolo si esprime, dalla letteratura alla filosofia, dalla meditazione alla teologia, dalla musica alla scienza, entro il cui circolo l’economia cessa di costituire il tronco del grande albero della convivenza per ridiventare uno dei rami, sia pure portante e privilegiato. Occorre creare tale sinfonia, perché l’economia per un verso e la tecnica per l’altro siano strumenti di elevazione della qualità della vita o, in genere, delle relazioni sociali. È l’alimento dello spirito la via maestra per ridimensionare la fame del corpo e contenere le possibili esasperazioni della tecnica. Complimentadoci con l’autore, giovane sacerdote della diocesi bolognese, auguriamo al volume un meritato successo, in questo periodo di cambio epocale, quando colui che diffonde certe idee vale più di colui che le fa progredire.
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n. I-II/2011
(www.seraphicum.com)
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