Vassalli del papa

Questo volume analizza gli elementi che rendevano al tempo stesso peculiare e rappresentativo il più grande stato dell'Italia centro-settentrionale, lo Stato della Chiesa, poco indagato nonostante dimensioni e importanza. Per comprenderne la storia, ricorrere alla chiave interpretativa della eccezionalità pontificia non basta. Occorre innanzitutto soffermarsi sull'uso papale dei giuramenti di vassallaggio e delle idee feudali di sovranità, sulle relazioni fra la Curia e le città grandi e piccole dello Stato, sui rapporti con i regimi signorili e le aristocrazie. E quindi individuare quali fossero i numerosi aspetti che accomunavano lo Stato dei papi agli altri Stati del tempo e quali i tratti distintivi. Nel medioevo (e non solo), lo Stato della Chiesa costituì infatti una realtà peculiare. Le specificità del potere temporale dei papi diedero vita ad istituzioni e meccanismi di governo talvolta del tutto unici. Questa peculiarità si manifestò nella concezione della sovranità, negli strumenti di controllo e governo, nei rapporti con famiglie nobili e città, negli apparati burocratici e in tanti altri settori.