Natura e ragione. Saggi di antropologia

Clara il 7 luglio 2019 alle 20:39 ha scritto:

La vostra presentazione della raccolta non è esaustiva né precisa. I quattro saggi di Spaemann ambiscono a rispondere alla domanda su cosa sia l'uomo. Il primo saggio si interroga su cosa significhi parlare di natura umana; il secondo investiga su quale contributo di noi stessi può arrivare dalle ricostruzioni su base genetico-funzionale; il terzo si pone un ulteriore quesito: la dignità umana è una convenzione sociale o no?; e infine, il quarto saggio cerca di capire come si possa pensare l'uomo come "essere ragionevole" ed "essere naturale".
Spaemann rifiuta il riduzionismo scientista della società moderna, ed evita di accontentarsi di un'antropologia filosofica che ignora la vera domanda a cui invece dovrebbe sempre guardare: che cos'è l'uomo. Spaemann torna ad interrogarsi con decisione, convinto che proprio un'antropologia filosofica contemporanea debba cogliere il carattere teleologico (nulla succede per caso) della natura. E, certo che come disciplina incentrata sull'uomo, essa risieda in una idea di ragione in grado di ricordare in quale rapporto la ragione stessa stia con la natura. Sono queste le idee sviluppare nei quattro saggi che compongono la raccolta. Nessuna risposta definitiva, però. Del resto, la filosofia, e ancora l'antropologia filosofica, sono ben lungi dal fornirne, ed esistono per fornire all'uomo un appiglio che lo salvi dalla forza fagocitante della società moderna.