L’a., Abdelwahab Meddeb, tunisino, è docente di Letteratura comparata a Parigi e Ginevra. La sua tesi è che nell’islam siano prevalse la norma e il diritto sulla cultura. Incapace di elaborare il lutto della propria decadenza, l’islam ha smesso di lavorare culturalmente per irrigidirsi nella scuole giuridiche e rifiutare ogni meticciato. Il passaggio del nuovo universalismo e l’interrogativo radicale sull’individuo e i suoi diritti tornano in queste note scritte fra il 2003 e il 2006. Esse spaziano dalla guerra alle dittature, dalla trasgressione alle memorie arabe in Europa, dai dati di cronaca ai temi come il male, il digiuno, la festa. Un islam pensoso e liberale.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 2/2010
(htto://www.ilregno.it)
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